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La grande bellezza della guerra di logoramento è che la strategia militare dei tentativi dei belligeranti di vincere una guerra logorando il nemico potrebbe non ottenere necessariamente il successo strategico previsto. Peggio ancora, può rimanere inconcludente e diventa difficile distinguere tra il vincitore e il vinto. Il miglior esempio dei tempi moderni è stata la Guerra d’Attrito che l’Egitto lanciò nel marzo 1969 per logorare Israele mediante un lungo impegno,
Quinta settimana delle operazioni in Ucraina.
L’esercito egiziano è emerso alla fine degli anni ‘60 e all’inizio degli anni ‘70 come uno dei più grandi operatori del carro armato sovietico T-54/55, con oltre 1200 in servizio a metà degli anni ‘70, nonostante centinaia siano stati persi o abbandonati nel 1967 e nella Guerra dei Sei Giorni con i vicini israeliani e durante gli scontri nei successivi sei anni. Quando diversi paesi iniziarono ad avviare pacchetti di
Egitto e India sono stati i primi due clienti per l’esportazione del caccia leggero bimotore francese Rafale di “generazione 4+”, con i due paesi che hanno firmato contratti rispettivamente a febbraio 2015 e settembre 2016. Nonostante il marketing aggressivo da parte di Parigi, l’aereo francese aveva precedentemente ottenuto prestazioni scadenti sui mercati dell’esportazione a causa della mancanza di competitività in termini di prezzo o prestazioni [in inglese] rispetto ai modelli
Quando Erdogan ha ospitato recentemente i leader di Hamas, inclusi quei leader della resistenza palestinese dichiarati dagli USA “terroristi” e “ricercati”, non sono suonati allarmi a Gerusalemme, Abu Dhabi o Riad. Al contrario, l’incontro di Erdogan ha dimostrato come la Turchia stia pianificando la risposta alla nuova configurazione regionale [in inglese] che mette Israele nel cuore del Medio Oriente a fianco degli Emirati Arabi Uniti, come nuovo leader auto-nominatisi del
In questa puntata parliamo di Siria, di Libia e di Mediterraneo. La nostra situazione politica e diplomatica nell’area e la drammaticità della stessa. Parliamo anche delle nuove mire turche e dell’incremento delle attività russe attorno a Idlib.
Questa settimana nel Mar Egeo, al largo dell’isola greca di Kastellórizo, una spedizione navale turca di scorta alle navi per la prospezione e perforazione petrolifera è quasi degenerata in guerra tra Turchia e Grecia, alleati nella NATO. Ciò è avvenuto mentre crescono le divisioni all’interno dell’alleanza imperialista sulla guerra civile in Libia, innescata dalla NATO nel 2011, che ha rovesciato il regime del colonnello Muammar Gheddafi. Sostenuto dalla Francia, l’Egitto
Sembrerebbe logico aspettarsi che le guerre nell’era del Coronavirus diventino secondarie rispetto all’ossessione globale di un’orribile pandemia che si rifiuta di estinguersi. Invece, in molte parti del Medio Oriente si continua a combattere. Il regime saudita (appoggiato dall’intera coalizione occidentale) prosegue la sua brutale guerra contro lo Yemen, mentre la guerra civile libica (innescata dalla “liberazione” del paese ad opera della NATO del Presidente Barack Obama) non si è placata,
Tripoli Ingenti forze di terra delle GNA hanno ricevuto l’ordine di portarsi a ridosso del fronte di Sirte, presumiamo anche Jufra e Sabah. Molte colonne con centinaia di mezzi stanno convergendo in queste ore al fronte avanzato di Sirte. Nei giorni scorsi il fronte difensivo è stato rafforzato dalle LNA anche con una componente di contractors della compagnia Wagner. Appare sempre più solida la notizia della presenza di missili antiaerei
Crisi nel Mediterraneo Siria Mentre ancora resiste il cessate il fuoco sui fronti nella sacca di Idlib, in Siria proseguono gli scontri minori. Situazione Siria Idlib 24-7-2020 L’esercito siriano affronta in scontri a fuoco l’ISIS ad est di Homs, in quell’area desertica le veloci e piccole formazioni terroriste si muovono e colpiscono. È sempre palese che godano dell’appoggio USA, grazie alla base di Al Tanf riescono sempre a mantenere aperti