Tag "Elezioni USA 2016"
Con la quantità di chiacchiere dilaganti che giungono sulle interferenze russe, vale la pena di raccontare il ruolo giocato da Washington nel compromettere le elezioni russe del 1996. Nel mese di gennaio, la CIA, l’FBI, e la NSA hanno pubblicato il loro tanto atteso rapporto sulle interferenze russe [in inglese] nelle elezioni del 2016. Esso afferma che Putin ha avuto una “netta preferenza” per Trump, ed ha ordinato personalmente operazioni
Nonostante i grandi sforzi recentemente messi in atto per rafforzare la credibilità della “comunità dell’intelligence americana” a seguito del suo rapporto in merito a presunti “hackeraggi russi”, va ricordato che questa stessa “comunità” ha volutamente e maliziosamente fabbricato una miriade di bugie riguardanti le cosiddette armi di distruzione di massa in Iraq, che hanno condotto ad una guerra distruttiva che ha portato via più di un milione di vite –
Se Trump avrà successo, allora avrà bisogno di creare un nuovo movimento politico, e dovrà sostenerlo. Le elezioni americane del 2016 sono state per molti aspetti abbastanza “eterodosse”, e altrettanto sarà la presidenza di Donald Trump. Se avrà successo, allora avrà bisogno di creare un nuovo movimento politico, e dovrà sostenerlo. Il momento è particolare e richiede un approccio al potere differente: tutti sono allineati contro di lui e
Gli Americani sono indignati dalle accuse secondo le quali il presidente russo Vladimir Putin avrebbe ordinato ad un servizio di intelligence di hackerare gli account di posta elettronica del Comitato Nazionale Democratico. Che cosa indicibilmente atroce, un paese, la Russia, avrebbe cercato di influenzare le elezioni di un altro paese sovrano, in questo caso gli Stati Uniti! Una cosa senza precedenti! Diabolica! Tipicamente russa! In risposta, l’amministrazione Obama ha espulso
Devo confessare che la mia prima reazione è stata semplicemente quella di ignorare questa relazione, dal momento che è un inutile mucchio di stupidaggini. Poi ho ascoltato un blogger ucraino, Anatolii Sharii, farsi beffe di questo rapporto per più di 10 minuti. Mentre lo ascoltavo, la mia prima reazione è stata “non può essere così, Sharii sta esagerando”. Poi Sharii ha iniziato a riportare dei lunghi estratti del documento e,
Ci sono chiari segnali di come i Neoconservatori che governano l’Impero Anglo-Sionista e il suo “Stato Profondo” siano quasi in preda al panico, e le loro azioni fanno capire che sono veramente terrorizzati. Il fronte interno Sul fronte interno, i Neoconservatori hanno dato fondo a tutti i trucchi possibili e immaginabili per cercare di impedire a Donald Trump di entrare alla Casa Bianca: essi hanno *organizzato tumulti e dimostrazioni
Certo, ancora una volta sto per cimentarmi in questo stupido gioco, quando faccio finta di credere che il mio blog sia un “rispettabile organo di informazione“ e, come tale, per darmi la dovuta credibilità e serietà, devo copiare riviste, come Time o altre, e scegliere un “uomo dell’anno”. Quest’anno, comunque, la scelta era proprio un gioco da ragazzi. “L’uomo dell’anno” per il 2016 è, naturalmente, il “cesto dei deplorabili” americani
Lasciatemi dire subito che nutro il massimo rispetto per F. William Engdahl e che lo considero una persona molto più esperta di politica americana del sottoscritto. Inoltre, voglio chiarire anche che non confuterò neanche una sola delle argomentazioni che Engdahl porta a sostegno della sua tesi, semplicemente perché sono dell’opinione che i suoi ragionamenti siano logici e basati sui fatti. Consiglio caldamente a tutti la lettura dell’articolo di Engdahl “The
Con l’elezione di Donald Trump, ci viene detto che ora è il momento di aver paura del fascismo in America. A cosa si suppone assomigli questa visione da incubo di un’America fascista? Sotto il regno particolarmente malvagio del regime di Trump, questa realtà alternativa statunitense prevede che le minoranze devono temere per le proprie vite. Il presidente parlerà in un linguaggio apertamente suprematista bianco. I Neri Americani avranno paura di
“Le riforme provocano sempre la rabbia di quelli che dal vecchio ordine traevano vantaggi”. Arthur M. Schlesinger, Jr., The Crisis of the Old Order [La crisi del vecchio ordine]. Chi sono i manifestanti anti-Trump che infangano il nome dei progressisti, dicendo di essere loro dei progressisti, e che poi rifiutano di accettare il risultato dell’elezione presidenziale? Sembrano, e, anzi peggio, agiscono proprio come quella “feccia bianca” che stanno biasimando. Penso di