Tag "Europa"
Quando inizierà l’offensiva invernale russa? Alcuni pensavano che sarebbe iniziata a dicembre, quando il terreno si era ghiacciato. Ora ci avviciniamo a febbraio. Ma è bene ricordare che la cosiddetta offensiva invernale russa è stata pensata da generali da poltrona. Certo, potrebbe esistere come uno dei tanti scenari dello Stato Maggiore russo, e potrebbe ancora verificarsi, e presto, ma un’offensiva invernale potrebbe anche trasformarsi in un’offensiva primaverile o addirittura in
Dopo aver completato un tour riassuntivo della lotta condotta in tutto il continente dall’Ucraina, questo giornalista può affermare che il regime ucraino di Zelenskyj è decisamente vittorioso nella sua guerra contro gli europei medi. Quella che segue è solo un’infarinatura dei modi con cui Zelenskyj e le sue coorti stanno schiacciando le vite e gli spiriti degli uomini e delle donne comuni che hanno avuto la temerarietà di opporsi alla
Prefazione: l’attesa del freddo L’Europa del nord, fino all’Italia settentrionale, è ora nella morsa di un’ondata di freddo gelido (senza dubbio il risultato del riscaldamento globale). Di conseguenza gli osservatori si aspettano che l’offensiva invernale russa in Ucraina inizi quanto prima, anche se nessuno sa quando. Questo mese o il prossimo? Forse con un’entrata drammatica dalla Bielorussia, tagliando i rifornimenti della NATO? Nessuno lo sa. Per il momento le forze
Cari amici, sono nato in Svizzera, probabilmente il cuore dell’Europa, e come europeo di nascita, se non per cultura, sento che dovrei affrontare la questione della responsabilità dell’europeo medio per ciò che sta accadendo in Ucraina e in Serbia. Non credo nella colpa collettiva, quindi la risposta breve è “no”. Ma credo nelle conseguenze, e credo nella giustizia di Dio (e nell’amore, ovviamente!). In altre parole, non credo che tu
“Al diavolo Washington!” Colonnello Douglas Macgregor . Introduzione: L’Atlantico e l’Europa A giudicare dal suo nome, NATO, l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, ha sempre riguardato solo gli Stati Uniti e il Regno Unito, un accordo tra gli americani e il mezzo americano Churchill. Dopotutto, che rilevanza ha il “Nord Atlantico” per la Germania baltica o l’Italia mediterranea, per non parlare della Grecia egea e della Turchia del Mar Nero?
Se vi aspettate notizie e immagini drammatiche dal Donbass dove, ogni settimana, le truppe alleate stanno avanzando lentamente ma inesorabilmente, distruggendo migliaia di nazisti di tutte le nazionalità occidentali e decine di loro veicoli militari e mucchi di loro attrezzature, mentre liberano città e villaggi (senza che tutto ciò sia stato riportato dai media occidentali), scusate. Questa è una storia dal fronte interno. È una storia umana che spero vi
Sir A. Conan Doyle: Holmes: Curioso: il fatto che il cane non abbaiò quando ci si aspettava che lo facesse. I media occidentali sono pieni di speculazioni sul fatto che ci troviamo o meno sull’orlo della terza guerra mondiale. In realtà, ci siamo già. La lunga guerra non si è mai fermata. Sulla scia della crisi finanziaria del 2008, gli Stati Uniti avevano bisogno di rafforzare la base di risorse
Nota: nella scatola o fuori? Ho scritto questo articolo prima che Scott Ritter pubblicasse [in inglese] il suo saggio …uhm…. ritterologico su Consortium News, che si rivolge alla cosiddetta sinistra occidentale “filorussa”. Ritter e questo segmento della sinistra soffrono purtroppo di “occidentalizzazione”, il che significa che fanno fatica ad andare oltre gli assunti di base che sono loro insegnati sulla guerra e sul conflitto. Sono nella scatola, non ne escono.
Cari amici, sembra che l’uragano Ian sarà pericoloso per la costa orientale della Florida. Quindi non so quando avremo l’elettricità. Sono preoccupato anche per i preparativi di quello che ho da scrivere oggi. Ma i pochi titoli sottostanti sono, penso, piuttosto sorprendenti [tutti i link in inglese]. Gli americani hanno dichiarato guerra all’Europa La guerra alla Germania è appena entrata nella sua fase calda Esperti svedesi riferiscono di esplosioni nei
Un lettore tedesco, che è anche un giornalista, mi ha fatto una bella domanda: “Quali sarebbero il modo e le implicazioni pratiche se l’Europa in generale, e la Germania in particolare, rompessero con gli Stati Uniti per trovare una pace europea e un quadro economico che includa la Russia?” La vile sicofantìa dimostrata da Germania, Francia e Regno Unito nel loro appassionato abbraccio al confronto dell’America con la Russia è