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“Se ne abbiamo il coraggio, guardiamo noi stessi per capire cosa ci sta succedendo”- Jean-Paul Sartre Le parole di Sarte dovrebbero risuonare nella nostra testa dopo la grottesca decisione della Corte Suprema del Regno Unito di estradare Julian Assange negli Stati Uniti, dove lo aspetta “una morte vivente”. E’ la punizione per il crimine di vero, corretto, coraggioso, vitale giornalismo. In queste circostanze, il termine “errore giudiziario” non è adeguato.
L’ultima “valutazione” dell’intelligence americana di questa settimana ha cercato di trovare un modo per aumentare le sanzioni contro Russia e Iran, e per dare una copertura politica a Biden. Il rapporto [in inglese] non classificato e altamente politicizzato è stato ingoiato senza obiezioni dai media mainstream, che hanno svolto il loro doveroso ruolo di fare da tramite della disinformazione verso il pubblico americano, senza ombra di dubbio. Il paragrafo iniziale
Nel dicembre 2018 ho ricevuto un sms che mi ha cambiato la vita. Diceva: “Conosci qualcuno coinvolto nel gruppo inglese del Movimento Internazionale di Solidarietà?”. Un’inchiesta pubblica [in inglese] aveva diffuso il nome dell’“ufficiale sotto copertura che, a quanto pare, vi si era infiltrato, Rob Harrison”. Memorie sepolte da molto tempo affioravano lentamente. Conoscevo quel nome. Quando avevo 20 anni ero stato in effetti coinvolto nel Movimento Internazionale di Solidarietà,
Il casino è iniziato la scorsa settimana quando il direttore dell’intelligence nazionale ha sganciato la bomba nella Commissione Giustizia del Senato. Ieri sera [6 ottobre 2020], a casa da solo e a quanto sembra ringalluzzito dagli steroidi prescritti, il presidente Donald Trump ha tempestato Twitter di messaggi, tra i quali anche una sfida aperta all’FBI ed alla CIA a smetterla a porre ostacoli alla desecretazione dei documenti sul Russiagate e
Dopo cinque anni di cronaca sulla Guerra Globale al Terrore, molte domande sugli attacchi americani rimangono senza risposta. L’Afghanistan è stato bombardato e invaso a causa dell’11 Settembre. Ero lì dall’inizio, prima dell’attacco alle Torri Gemelle. Il 20 agosto 2001, avevo intervistato [in inglese] il comandante Ahmad Shah Massoud, il “Leone del Panjshir”, che mi aveva parlato della “non-santa alleanza” tra Talebani, al-Qaeda e ISI (l’intelligence pakistana). Tornato a Peshawar,
Quest’anno ricorre il 70-esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani [in inglese]. Firmato dagli Stati Uniti e adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, il documento fu un grande e luminoso passo avanti nell’articolazione del modo in cui gli esseri umani potrebbero organizzare i loro sistemi sociali e politici in accordo agli ideali di democrazia e di civiltà. Gli Stati Uniti hanno per lungo tempo maneggiato la
Cari lettori: questo è uno degli articoli più importanti che ho scritto, insieme a questo [in inglese]. Se resterà impunita la cospirazione del Russiagate contro Trump e la democrazia americana, negli Stati Uniti cesserà di esistere il governo tenuto a rendere conto delle proprie azioni. Le agenzie di sicurezza statunitensi sono state a lungo coinvolte in colpi di Stato contro governi stranieri. Questa volta sono coinvolte in un colpo di Stato contro l’America. C’è
Uno scambio di ruoli portato dal Russiagate è che i liberali, usualmente i più scettici nei confronti delle agenzie di controspionaggio statunitensi (specialmente delle loro affermazioni prive di prove) ora mettono in dubbio il patriottismo di quegli americani che insistono sul fatto che la comunità di quelle agenzie debba fornire le prove a sostegno delle pericolose affermazioni su di un “hacking” russo delle email democratiche, specialmente quando alcuni veterani esperti
La reazione di Kiev alla pubblicazione sui media occidentali di un possibile coinvolgimento della società ucraina Yuzhmash nel successo del programma missilistico della Corea del Nord è stata piuttosto emotiva. Questa è una grave ragione di preoccupazione per le autorità ucraine. La situazione attuale ricorda molto la faccenda della fornitura di armi all’Iraq del 2002, che ebbe gravi conseguenze per il paese. 15 anni dopo Lo scandalo della possibile
Le guerre civili sono forse le più tragiche e amare: quando un paese va in guerra contro se stesso, fratello contro fratello. Oggi gli Stati Uniti sembrano essere di nuovo in guerra contro se stessi. Anche se non è ancora un massacro totale come nella Guerra Civile del 1861-65, sembra tuttavia che il paese si stia gettando in un processo intestino di auto-distruzione, che abbatte proprio la struttura