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La storia di due ordini mondiali

Cari amici, sono stato contattato di recente da Ron Unz che mi ha chiesto se ero d’accordo a scrivere un articolo per The Unz Review. Ho risposto che ero certamente interessato, ma gli scrissi per avvertirlo che ho una propensione molto forte al “crimethink” e che avevo la necessità di sapere se c’erano argomenti dalla quale avrei dovuto tenermi alla larga. La sua risposta è stata esattamente quella che volevo

L’Ucraina che ho conosciuto non esiste più

  In futuro potrebbe esserci una sorta di Ucraina, ma sarà molto, molto diversa da quella che conoscevamo e che purtroppo è finita. Per quanto sia difficile dirlo, per quanto sia triste per quelli di noi che hanno amato l’Ucraina, come me– vivendo lì oltre 2 anni prima della guerra, era un Paese a cui ero molto legato – ma dopo l’Euromaidan, l’Ucraina è morta. Ed ecco perché. Se non

Il caos (non la vittoria) è ciò che conta per l’Impero

“Ancora una volta un Paese ‘liberato’ dall’Occidente sta affondando sempre di più nel caos”. Global Research Potrebbe essere uno qualunque dei Paesi in conflitto in cui Washington e le sue pedine occidentali e mediorientali stanno seminando la guerra: caos eterno, miseria, morte e sottomissione. Il punto è esattamente questo: la strategia di Washington e della NATO non è quella di “vincere” una guerra o un conflitto ma di creare un

Un golpe tra le élites occidentali

Mikhail Khazin Izborsky Club I problemi delle élites del progetto globale “occidentale” Breve descrizione del principale problema dell’élite del progetto globale “occidentale” È ormai ovvio che le divisioni all’interno delle élites mondiali hanno avuto un’intensificazione. Negli Stati Uniti e nell’Unione europea è già visibile a occhio nudo, ma neppure in Cina o in altre regioni la situazione è molto migliore. Nella nostra fondazione abbiamo addirittura iniziato a preparare dei documenti

Un’ intera generazione di ucraini dovrà rispondere per i fatti di Maidan

Il Fondo Monetario Internazionale è indeciso: dobbiamo prolungare l’agonia di questa nazione e di questo governo o dobbiamo porvi fine una volta per tutte? Sembrerebbe che la si voglia prolungare. Il Vicepresidente della commissione europea Kristalina Georgiyeva lunedì scorso ha riconosciuto che l’Ucraina avrà bisogno di 40 miliardi di dollari nel corso dei prossimi anni, molto più di quanto i creditori hanno in programma di concedere in prestito. Kiev ha

M. Khazin: una previsione sullo sviluppo dei processi che influenzeranno la Russia nel 2015

Non scrivevo previsioni sulla Russia da anni. Sopratutto perchè non ne valeva la pena, non era cambiato nulla, i processi di base stavano semplicemente andando per la loro strada e non c’erano cambiamenti da descrivere. Oggi la situazione è mutata e questo richiede una nuova previsione. Non ci saranno analisi delle previsioni precedenti dal momento che è passato troppo tempo. Questa proiezione parte da zero (al contrario delle previsioni in

Parziale razionamento alimentare introdotto a Kiev

  Molti supermercati di Kiev hanno introdotto limiti alla quantità di prodotti alimentari che possono essere acquistati da un singolo individuo. Dal momento che prodotti del cosiddetto “gruppo sociale” sono divenuti più costosi nelle ultime settimane, i rivenditori stanno introducendo limiti negli acquisti. I limiti sono stati già adottati da numerosi supermarkets. Un singolo individuo può fare un acquisto una tantum di: 2 bottiglie di olio di semi di girasole

Scoppiata una bomba atomica nell’incontro tra Tsipras e Martin Shultz- Richiesta di Tsipras: “vogliamo Mandare la Merkel a giudizio presso il Tribunale Internazionale “

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da una nostra corrispondente in Grecia…….. Alexis Tsipras, durante l’incontro con Martin Shultz, presidente del Parlamento Europeo, ha inviato alcuni messaggi alla cancelliera tedesca Angela Merkel. Non soltanto ha inviato messaggi , ma in pratica ha voluto anche consegnare un memoriale dove si dimostrano i brogli dei grandi industriali (businesmen) greci e tedeschi e quanto questi loro affari sono costati alle casse dello Stato Greco. Tsipras

E l’inferno li seguiva…

Io non so chi esattamente (Turchinov? Poroshenko?) ha ordinato all’esercito ucraino di rompere la tregua, ma sono certo che questa decisione è stata presa a Washington. Non è un caso che questa provocazione suicida è stata preceduta dalla visita di G. Soros a Kiev. Questo vecchio “filantropo”, che insieme al Dipartimento di Stato statunitense ha sponsorizzato tutti i regimi fascisti post-sovietici (dalla Georgia di Saakashvili all’Ucraina di Poroshenko), era il