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Fino all’entrata in carica di Joe Biden, pensavo spettasse a George W. Bush il premio per la “più stupida cantonata in politica estera della storia”. La sua decisione di invadere l’Iraq, piuttosto che eliminare Al Qaeda, danneggiò gli Stati Uniti e alimentò il terrorismo internazionale. Ma diciamo la verità, Joe Biden ha stracciato G.W. imponendo sanzioni alla Russia che stanno infliggendo l’olocausto economico agli Stati Uniti e all’Europa. Lavoro splendido,
Il Presidente Trump trascorrerà l’ultimo anno del suo primo mandato portando i suoi ragazzi a casa. Ci si aspetta che tutte le truppe statunitensi di stanza nel Medio Oriente e in Africa si ritirino. Tuttavia, questo ritiro delle truppe non significherà in alcun modo la fine dell’autorità degli Stati Uniti in queste regioni del mondo. Al contrario. La strategia del Pentagono Dal 2001 – e questo è uno dei
Un animale in un angolo è un animale pericoloso. Le élite di Washington, con il declino terminale del loro “secolo americano” e l’impero globale che hanno costruito, si sono ritrovate in un angolo per niente comodo, e sono quindi diventate sempre più imprudenti e pericolose nei loro processi decisionali. A complicare esponenzialmente la faccenda c’è il fatto che in quell’angolo e in mezzo alla disperazione di Washington, si ritrovano in
Maxim A. Suchkov @MSuchkov_ALM 2 feb 2019 – 14:07 Una corta serie di tweet sul ritiro di Russia e Stati Uniti dal trattato INF [in italiano]. Il trattato è stato firmato dagli Stati Uniti e dalla Unione Sovietica l’8 dicembre 1987. È entrato in vigore il 1° giugno 1988. La Unione Sovietica si è frantumata il 26 dicembre 1991. Io stento a credere che il trattato sia stato un pilastro
Da quando fu deciso di insediare la sede delle Nazioni Unite a New York, l’organismo mondiale è stato tormentato da continue ingerenze da parte del paese ospitante, ovvero gli Stati Uniti, che hanno violato sempre di più la lettera e lo spirito del trattato del 1947, riguardante la sede dell’ONU tra gli Stati Uniti e le Nazioni Unite. Il trattato, firmato il 26 giugno 1947 a Lake Success (New York)
Il corrente genocidio di fatto nella Repubblica dello Yemen, in una guerra la cui fase più intensa è iniziata nel 2015, è stato fino a poco tempo fa ignorato dai media occidentali. Ciò che è stato ignorato è anche il casus belli fondamentale per la guerra saudita sostenuta dagli Stati Uniti, apparentemente contro gli Houthi sciiti da parte dei wahhabiti sunniti dell’Arabia Saudita. Come praticamente in ogni guerra e destabilizzazione,
Trump ha premuto il grilletto, ma invece di un “bang!” quello che il mondo ha sentito è stato un modesto “clic”. Considerando che stiamo parlando di un pericolosissimo gioco della roulette russa anglo-sionista potenzialmente nucleare, il “clic” è davvero una buona notizia. Ma, per usare le parole di Nikki Haley [in inglese], la “pistola” statunitense è ancora “pronta e carica”. Ci sono un certo numero di versioni, là fuori, su
Durante la guerra russo-georgiana di agosto 2008, le operazioni della 58-esima Armata russa vennero definite “coercizione alla pace”. È una definizione appropriata se ci si ricorda come andarono le cose. I russi vinsero quella guerra e, in effetti, costrinsero la Georgia ad assumere un atteggiamento molto più pacifico. Per dirla con Von Clausewitz, i russi raggiunsero l’obiettivo principale della guerra, costringendo il nemico a conformarsi alla loro volontà. I russi,
Uno scambio di ruoli portato dal Russiagate è che i liberali, usualmente i più scettici nei confronti delle agenzie di controspionaggio statunitensi (specialmente delle loro affermazioni prive di prove) ora mettono in dubbio il patriottismo di quegli americani che insistono sul fatto che la comunità di quelle agenzie debba fornire le prove a sostegno delle pericolose affermazioni su di un “hacking” russo delle email democratiche, specialmente quando alcuni veterani esperti
Alcuni documenti declassificati rivelano le garanzie ai leader sovietici contro l’espansione della NATO da parte di Baker, Bush, Genscher, Kohl, Gates, Mitterrand, Thatcher, Hurd, Major e Woerner. La tavola rotando di Studi Slavi tratta “Chi ha promesso cosa e a chi in merito all’espansione NATO?” Washington D.C., 12 dicembre, 2017 – La famosa dichiarazione “non un pollice verso est” da parte del Segretario di Stato americano James Baker in merito