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Come gli Stati Baltici si proteggono da qualche “pericolo imminente”

Negli ultimi anni, una serie di figure politiche occidentali e fonti giornalistiche sono state particolarmente esplicite a proposito di “politiche aggressive” perseguite da paesi non-NATO. Nella lista di questi presunti aggressori, non ci può sorprendere di trovare Russia, Cina e molti altri Paesi asiatici e mediorientali che non vogliono seguire i dettami di Washington. Tuttavia, dietro queste accuse improbabili, Washington e la NATO stanno rapidamente espandendo il numero delle loro

Chi sei, signor Trump?

Veniamo spesso colpiti dall’eloquenza e dalla tempra di determinate figure di politici e analisti. Non è un segreto che a codeste persone vengano spesso affibbiati soprannomi che, in un modo o nell’altro, possono essere connessi alle loro abitudini. Molte volte i suddetti personaggi scelgono vicendevolmente i nomignoli dell’altro. Per esempio non c’è dubbio che il segretario dei liberaldemocratici inglesi, Timothy James Farron, abbia colpito nel segno soprannominando il suo ministro

Come la carestia è diventata un’arma che il ricco e potente usa contro il povero

Quando la carestia in alcune regioni del mondo è provocata da calamità naturali, questi eventi attivano automaticamente un senso universale di compassione, e il desiderio di fornire ogni possibile mezzo di assistenza a quelle povere anime che muoiono di fame. Ma quando la fame è il risultato diretto di giochi politici di gruppi finanziari e militari occidentali, scatenano la rabbia verso queste manovre disumane. I continui tentativi dei particolari gruppi

La Merkel ha ereditato il titolo di Obama di più grande perdente politico?

Proprio di recente, meno di due mesi fa, durante il suo tour di addio all’Europa, Barack Obama ha colto l’occasione per esprimere la sua gratitudine al cancelliere tedesco Angela Merkel, definendola una cara amica, rilevando allo stesso tempo che sarebbe diventata una portabandiera dei “valori democratici” una volta insediato Donald Trump. A quel punto Obama si è dimenticato delle cautele diplomatiche, dal momento che ha descritto senza mezzi termini la

I crimini di guerra inglesi non dovrebbero rimanere impuniti

Proprio l’altro giorno, il Primo Ministro inglese Theresa May ha duramente criticato, insieme al Segretario alla Difesa inglese Michael Fallon, la possibilità che i soldati inglesi che hanno combattuto all’estero, soprattutto in Iraq e Afghanistan [in Inglese], finiscano sotto processo penale. Questa pratica è stata descritta dalla May e da Fallon come una “caccia alle streghe”, e di conseguenza entrambi hanno chiesto al governo, per conto del Partito Conservatore al potere,