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Cari amici, credo dopo tre settimane di questa Operazione Militare Speciale possiamo fare una pausa e pensare a dove siamo e dove andiamo. La mia prima osservazione è questa: ci sono due gruppi principali di persone, quelli che “l’hanno capita” e quelli che “non l’hanno capita”. In pratica, questo per me vuol dire: quando scrivo, io sto “predicando in chiesa” o cercando di raggiungere gente che è “irraggiungibile” (a esser
A.B. Abrams ha pubblicato da poco il suo ultimo libro intitolato “Guerra mondiale in Siria – Conflitto globale nei campi di battaglia mediorientali”. Si può ordinare [in inglese] su ClarityPress o su Amazon. Per chi non si ricordi chi sia A.B. Abrams, qui e qui ci sono due dei suoi precedenti contributi [in inglese] al blog del Saker. Il libro ha già riscosso UN SACCO di apprezzamenti, che ho raccolto
La strategia militare americana si basa su tre presupposti. Già nel 1945 gli Stati Uniti davano per assodato che avrebbero avuto la superiorità aerea: sapevano che avrebbero dovuto lottare contro i Sovietici per averla, ma davano per certo che sarebbero stati in grado di ottenerla, almeno nelle aree dove serviva (superiorità aerea locale). La Corea ha opposto una certa resistenza, ma l’aeronautica militare americana ha potuto bombardarla senza particolari limitazioni.
Proprio come nel 2006, quando sia Ehud Olmert che George Bush dichiararono che l’“invincibile IDF” aveva, ancora una volta, ottenuto una “gloriosa vittoria” e l’intero Medio Oriente quasi morì di risate ascoltando questa ridicola affermazione, oggi sia negli Stati Uniti che in Israele la macchina della propaganda ha dichiarato un’altra “gloriosa” vittoria per lo “stato Ebraico di Israele” nonché “unica democrazia in Medio Oriente”. E, proprio come nel 2006, tutti
Ci ricolleghiamo con Stefano per fare il punto della situazione su ciò che è accaduto in Libano. Abbiamo avuto notevoli difficoltà nel registrare puntate questo ultimo mese, ci scusiamo quindi con i nostri ascoltatori se non siamo riusciti a pubblicare materiale. Dovremmo riprendere a breve la nostra solita programmazione, nella prossima puntata parleremo di Bielorussia.
Discorso del Segretario Generale di Hezbollah Sayed Hassan Nasrallah del 14 agosto 2020, in occasione della celebrazione del 14° anniversario della vittoria del 2006. Fonte: moqawama.org Traduzione in inglese: resistancenews.org https://www.dailymotion.com/video/x7vm4hz (in questo video i sottotitoli sono disponibili solo per l’ultima parte) [Israele ha assassinato un combattente di Hezbollah in Siria e la nostra ritorsione corrispondente è inevitabile] […] Oggi c’è un’equazione che protegge il Libano, cioè quella della deterrenza
Qualche volta il ciclo delle notizie e il ciclo geopolitico, semplicemente, si separano. Questa è una di quelle occasioni: la devastazione del porto di Beirut. Ciò che è successo è destinato a costituire un grande evento geopolitico, indipendentemente dal modo in cui le sue conseguenze avranno effetto e plasmeranno il futuro. Ci sono buone e storiche ragioni di questa separazione: una (che spiega il silenzio nella regione) è che non
Il Libano sta andando verso una iperinflazione e un conflitto armato. La ragione principale è lo sgonfiamento dello schema Ponzi con cui il Governatore della Banca Centrale ha arricchito le banche d’affari e i politici libanesi. Dal dicembre 1997 il tasso della lira libanese è fissato a 1507.5 sul dollaro americano. Il Paese aveva bisogno di dollari per importare cibo, carburante per le sue centrali termoelettriche e praticamente per tutto
Ci ricolleghiamo con Stefano dopo oltre un mese di assenza. Sarà una lunga puntata con numerose novità dal punto di vista geopolitico, novità che vedono protagonista la Turchia in più di uno scenario. In Libia ci sono cambiamenti importanti, in Siria non cessano gli attacchi alla sua sovranità. Parleremo di nuovi combattenti dell’ISIS trasportati in elicotteri americani, dall’Iraq alla Siria. Esamineremo gli attacchi aerei israeliani. Ricorderemo Odessa come altri avvenimenti
Cari amici, Solo un rapido aggiornamento: come avevo previsto, le forze siriane hanno ripreso gran parte della strategica città di Saraqib. La Russia ha confermato che le unità di polizia militare russa sono già entrate in città. Questa città cruciale è stata persa dai Siriani, in gran parte a causa di un utilizzo molto efficace degli attacchi con i droni fatti dai Turchi che, evidentemente, i Siriani non avevano previsto.