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Un alto diplomatico russo ha esortato gli Stati Uniti a smettere di usare “metodi di palese estorsione e intimidazione” per costringere l’Iran a rinunciare all’accordo nucleare multilaterale del 2015, dicendo che Washington sarà responsabile se l’accordo fallirà. In una dichiarazione pubblicata mercoledì sul sito web del ministero degli Esteri russo, Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, ha denunciato la “linea irresponsabile” dell’America verso il
14 giugno 2019 10:30 Bishkek Presidente della Russia Vladimir Putin: Signor Presidente del Kirghizistan, colleghi, Sono certamente d’accordo con le valutazioni positive delle attività della nostra organizzazione, la SCO, che sono state appena espresse qui. La SCO sta infatti sviluppando e rafforzando con successo le sue posizioni negli affari regionali, contribuendo in modo significativo a garantire pace, sicurezza e stabilità in Eurasia. Dato che alla fine della riunione odierna, la
Se 7.000 greci poterono fermare l’impero persiano nello stretto passaggio delle Termopili [in italiano] penso sia assurdo pensare che l’Iran non possa fermare il 20-30% del traffico globale di petrolio sul passaggio dei 3 chilometri dello Stretto di Hormuz. Ciò, naturalmente, provocherà una crisi globale e un disastro economico. Questa è “l’opzione nucleare” dell’Iran. Secondo quanto riferito, fa parte di un piano militare chiamato “Ghadir”, che evoca [in inglese] la
Alti funzionari, tra cui ex ufficiali della CIA, del Pentagono, dell’Esercito ed ex diplomatici, chiedono spiegazioni delle azioni di Israele. In una lettera indirizzata al presidente Donald Trump, inviata per conoscenza alla Corte Internazionale Penale e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, quattro ex alti ufficiali con ruoli di spicco nel governo americano gli hanno dato notifica legale con l’obbligo di avvisare il Congresso degli Stati Unit e, tra
Il siparietto [in inglese] del primo ministro israeliano Netanyahu di ieri (vedi il video, e la presentazione [entrambi in inglese]) non era basato su materiale acquisito in Iran dai servizi segreti israeliani, ma molto probabilmente sui dati forniti dall’Iran all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) durante il periodo di attuazione del Piano di Azione Comprensivo Congiunto (JCPOA [in inglese]). Ali Vaez, direttore dell’Iran Project presso il Crisis Group, è stato
Ci sono stati sviluppi importanti questa settimana, tutti pessimi, tra cui Putin che ha nominato nuovamente Medvedev come suo Primo Ministro, e Bibi Netanyahu invitato a Mosca per la parata della Giornata della Vittoria nonostante abbia bombardato la Siria, un alleato russo, proprio alla vigilia della sua visita. Una volta a Mosca, Netanyahu ha paragonato l’Iran a, cos’altro, la Germania nazista [in inglese]. Che originalità e profondità! Poi ha proceduto
Kelsey Davenport @KelseyDav 04:52 – 8 mag 2018 In attesa della dichiarazione di Trump sull’accordo con l’Iran, in cui ci si attende l’annuncio di nuove sanzioni in violazione dell’accordo, vale la pena di ricapitolare ciò che l’accordo ha ottenuto e sottolineare il suo valore per la non proliferazione. Kelsey Davenport @KelseyDav Come risultato dell’accordo temporaneo del 2013, sono state
Esfandyar Batmanghelidj @yarbatman 14:17 – 30 apr 2018 La prima diapositiva della sessione in PowerPoint presentata stasera da Netanyahu afferma che, nel 2017, “l’Iran ha spostato i suoi archivi sulle armi nucleari in un luogo segretissimo di Teheran”. Io credo che questa diapositiva riveli qualcosa. Netanyahu non ha ottenuto dall’Iran la sua raccolta di immagini e file. Esfandyar Batmanghelidj
Anche nel contesto di un ambiente geopolitico post-verità fuori controllo, il presidente russo Vladimir Putin che dice al telefono alla sua controparte iraniana Hassan Rouhani che ogni ulteriore attacco occidentale contro la Siria potrebbe “portare al caos nelle relazioni internazionali”, dovrebbe essere visto almeno per ciò che è, cioè un’enorme eufemismo. Secondo il Cremlino, Putin e Rouhani hanno concordato che i bombardamenti di Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, cioè secondo
L’Arabia Saudita si volge alla Russia, il nuovo sceriffo in città Che differenza può fare, un anno – un’eternità in termini geopolitici. Nessuno avrebbe potuto prevederlo; la matrice ideologica di tutti i ceppi del terrorismo salafita-jihadista – che la Russia combatte senza esclusione di colpi, dall’ISIS/Daesh all’Emirato del Caucaso – che costruisce una via verso il Cremlino e abbraccia la Russia come alleato strategico. La Dinastia Saudita è rimasta sconvolta