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Gli USA forniscono armi letali all’Ucraina per aggravare il conflitto e seppellire le speranze di pace

Washington ha confermato la consegna [in inglese] di sistemi missilistici anticarro FGM-148 Javelin a Kiev. Il personale ucraino inizierà ad addestrarsi con le nuove armi il 2 maggio. Il pacchetto di aiuti approvato nel mese di marzo comprendeva 210 missili anticarro Javelin e 37 lanciatori Javelin. Dal 2014, gli Stati Uniti hanno fornito oltre 850 milioni di dollari per rafforzare la sicurezza dell’Ucraina. Anche se il National Defense Authorization Act

Una settimana interessante per Vladimir Putin e Donald Trump

L’ultima mossa di Putin Non seguo i media corporativi occidentali, perciò non so veramente quanta copertura mediatica abbia avuto in Occidente questo fatto, ma in Russia e in Ucraina la grande notizia è stata la decisione della Russia di riconoscere i documenti ufficiali novorussi, come i passaporti, le patenti di guida, i diplomi scolastici ed universitari, ecc. I Russi sono stati molto dettagliati nel loro annuncio. Hanno detto che questa

Né guerra né pace, il formato Normandia prolungherà gli accordi di Minsk per il 2017

Il 19 ottobre 2016 il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Berlino per i colloqui sull’Ucraina nel “formato Normandia”. Il programma della visita a Berlino prevedeva anche colloqui del presidente russo con il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese François Hollande in merito alla situazione in Siria. Insieme a Putin, hanno partecipato ai negoziati sull’Ucraina Vladislav Surkov, consigliere del presidente russo, e il ministro degli Esteri russo

Il rischio di un’operazione false-flag a Kiev è altissimo!

Il leader della DNR, Alexander Zakharchenko, è stato intervistato ieri durante uno dei talkshow più seguiti della TV russa, “Una serata con Vladimir Soloviev” e, alla domanda del conduttore se fossero già stati identificati gli (eventuali) complici sul posto che avevano reso possibile l’omicidio, ha replicato dicendo unicamente: “le indagini sono tuttora in corso”. Questo breve scambio di battute fa capire un paio di cose interessanti. Primo, anche se c’è

La Russia manterrà le relazioni con Kiev dopo l’incidente in Crimea

Nell’intervento al Consiglio di Sicurezza della Russia, il Presidente russo Putin dice che la Russia non romperà le relazioni diplomatiche con Kiev. Tuttavia la sicurezza sia in Crimea che nel Donbass viene rinforzata, e l’UE è costernata dal fatto che i Russi stanno mettendo in attesa il processo Minsk II. Nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza pubblicato oggi Il Presidente russo Putin ha confermato che la Russia non intende

Poroshenko non ha offerto di cedere il Donbass alla Russia

L’edizione russa di Forbes sostiene che Putin ha riferito agli industriali che durante i negoziati di Minsk 2 l’Ukraina di Poroshenko avrebbe offerto di cedere il Donbass alla Russia. Un articolo recentemente apparso sull’edizione russa di Forbes sostiene che Putin, durante un meeting di industriali svoltosi il 19 Marzo, avrebbe riferito  che durante le negoziazioni di Minsk del Febbraio 2015 il presidente ucraino Poroshenko avrebbe offerto di cedere il Donbass alla Russia. Si

Bombardamento notturno sui civili a Donetsk

Nonostante la presenza del contingente di osservatori OSCE con il compito di far osservare il cessate il fuoco (compito svolto non senza continue contestazioni da parte della popolazione locale, che accusa il personale interposto di parzialità a favore degli uomini di Kiev) il conflitto in Donbass continua a covare sotto la cenere. I tiri con armi leggere sono quasi ininterrotti, e talvolta vengono impiegati anche artiglieria e carri armati e

Kiev ha schierato alla frontiera con la RPD più di 500 tank e 90.000 soldati

Le truppe ucraine sono pronte ad una guerra di grande scala, Kiev ha schierato lungo la linea di contatto più di 500 carri armati e 90.000 militari. E’ stato annunciato oggi, nel corso di una manifestazione in occasione dell’anniversario della fondazione della Repubblica di Donetsk-Krivorogje, dal Presidente della Repubbica Popolare di Donetsk Aleksandr Zakharchenko. “Ad oggi sulla linea di contatto (linea del fronte n.d.t.) solo di carri armati ne sono

Incontro Nuland-Surkov: gli USA Provano a Riscrivere Minsk II; la Russia Dice di No

La conferenza stampa del Ministro degli Esteri Lavrov dimostra che il governo russo respinge a tutti i livelli i tentativi di riscrivere i termini dell’Accordo di Minsk II sulla ricomposizione del conflitto ucraino. Il Dott. Gilbert Doctorow recentemente ha fatto una discussione magistrale riguardante la conferenza stampa di Lavrov lo scorso gennaio. Argomento dell’incontro con la stampa di Lavrov è stato uno dei più strani e misteriosi meeting che hanno avuto luogo nel

La Siria salverà il Donbass?

Ecco che finalmente il modello di comportamento della Russia nelle attività non ufficiali sul piano  internazionale ha cominciato a delinearsi. La Russia è entrata nella fase finale di trattative, che non  saranno menzionate dalla stampa ed i cui risultati non diverranno mai pubblici. La Russia è stata  riconosciuta come importante referente geopolitico ed in questo momento si stanno svolgendo le  “trattative” per la definizione delle rispettive sfere di influenza. Stanno cercando di buttar fuori la Russia dal Donbass, facendole mancare l’ossigeno per mezzo delle sanzioni, sottoponendola a pressioni politiche, stanno tentando di destabilizzarne la sua sfera  sociale dall’interno. La Russia si attiene ad  una linea ben determinata, che è contraria agli interessi  della comunità mondiale. Ma dopo la visita di Putin a New York e gli incontri di Parigi, nel quadro  delle consultazioni quadrilaterali in formato “normanno”, tutta la situazione ha cominciato a cambiare. La Russia corregge la sua posizione riguardo alle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, ma  parallelamente manda le truppe in Siria. Sembrerebbe che non ci sia nessuna logica nel rinunciare  alle repubbliche, che si trovano appena oltre il confine, in cambio del diritto, sul quale ci possono  essere dei dubbi, di sostenere Assad e colpire ISIL (organizzazione fuorilegge nel territorio russo per  decisione della Corte Suprema). Che  ISIL sia una minaccia diretta anche per la Russia è un dato di  fatto. Ma il Donbass? Hanno concesso alla Russia l’annessione della Crimea. Non avevo praticamente nessun dubbio su  questo. Ma non possono concedere il Donbass alla Russia. Quest’ultimo diviene quindi oggetto  di trattativa. Si aggiunge il desiderio espresso dalla Francia e anche da tutta una serie di paesi  dell’Unione Europea, di porre fine alla politica delle sanzioni nei confronti della Russia. Si capisce che  le cose non stanno semplicemente così. Anche a Poroshenko sono stati imposti limiti rigorosi. Tali  limiti si chiamano “Accordi di Minsk”. É giunta l’ora di mettere in atto ciò che è stato sottoscritto. Per  tutti. Dopo l’incontro di Parigi Putin si è espresso in modo abbastanza inequivoco: “è assolutamente  necessario portare a compimento gli accordi di Minsk”. In primo luogo ha richiamato a far ciò Poroshenko, al quale ha ricordato della riforma costituzionale. É necessario portarla a compimento, nei  termini degli accordi raggiunti, invece che secondo una libera interpretazione, così come ha fatto Kiev.  Le correzioni apportate alla costituzione dell’Ucraina, riguardanti lo statuto speciale del Donbass, senza accordarsi su di esse con i governi delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, costituiscono una flagrante violazione degli accordi di Minsk e possono costituire causa sufficiente per il loro annullamento. Così si è espresso Putin. Poroshenko lo ha ascoltato,