Tag "Nicola II"

5 regnanti russi che divennero santi Ortodossi

La tradizione della canonizzazione dei governanti apparve nell’antica Russia già nel X secolo, quando il paese aveva appena adottato il Cristianesimo. Più spesso la santità veniva conferita non per i servizi al paese, ma per una vita retta o per il martirio. 1. La Principessa Olga di Kiev (890-925 – 969) Olga era la moglie del principe della Rus’ di Kiev Igor, figlio del principe variago Rjurik che, secondo la

Draža Mihailović: l’uomo sul quale sarà ricostruita la futura Serbia!

Questo è un giorno molto speciale per me, perché gli argomenti che tratterò sono molto cari al mio cuore e a tutta la mia famiglia. Dopo la rivoluzione Bolscevica, la mia famiglia e altri 1,5 milioni di russi sono fuggiti dalla loro amata patria alla fine della guerra civile. Tutti i nostri cosiddetti “alleati” europei ci hanno immediatamente tradito (cos’altro c’è di nuovo?), organizzato un intervento e appoggiato il regime

A ricordo dell’armistizio del 1918: il romanzo “Il Placido Don” di Michail Šolochov come documento della Prima Guerra Mondiale e della vita cosacca

Sebbene l’ultimo zar russo, Nicola II, amasse considerarsi un uomo di pace, favorì l’espansione dell’Impero russo, e considerava la Germania la principale minaccia al suo territorio. Sono trascorsi cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, dal novembre 1918 al novembre 2018. Con la celebrazione della Giornata dell’Armistizio, l’11 novembre 2018, è arrivato il momento giusto per guardare indietro a quei tempi difficili dalla prospettiva di uno scrittore cosacco russo.

Konstantin il Grande: lo Zar segreto della Russia

Il problema del potere e della personalità ha affascinato le persone fin dall’inizio della storia. In America ne stiamo attraversando la nostra versione particolare proprio ora. Tutti sembrano essere in guerra con il Presidente e il Congresso. Poi abbiamo un’ossessione strana, a volte morbosa, con Vladimir Putin in Russia. Sono affascinato dalle persone nella storia che riescono a raggiungere l’apice del potere, dove lui (o lei) influenza direttamente la politica

Potrebbe esserci un fondo di verità nella propaganda ucraina? (riproposto con una nuova introduzione)

  Prefazione del Saker Il mio articolo sul 2016 come anno del trionfo russo [in italiano] ha suscitato un certo numero di commenti, decisamente bizzarri, riguardo alla mia dichiarazione sul fatto che non esista nulla che si possa definire “etnia russa”. Alcune commentatori hanno anche insinuato che stessi negando l’esistenza di un’unica nazione russa. Altri sono stati scioccati dalla mia affermazione (ripetuta molto spesso nel blog) che i Russi non

Il vero Grigorij Rasputin

Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare. Salmo 146: 3 Quando la Verità di Dio comincerà ad essere rivelata, allora in Russia tutto cambierà. Starec Nikolaj Gurjanov Prefazione Il mio interesse in Grigorij Rasputin venne scatenato per la prima volta da un programma televisivo cinquant’anni fa, il cinquantesimo anniversario del suo assassinio. Anche se, in quanto bambino, non potevo indagare sulle affermazioni fatte, capii d’istinto che

Un nazionalista russo rigorista condivide la sua opinione sull’Islam

Lasciatemi cominciare dicendo che non sono un grande sostenitore di Konstantin Dushenov. Senza entrare in una discussione lunga e dettagliata su questo punto, diciamo solo che io non mi considero un nazionalista. Tuttavia, devo ammettere che Dushenov solleva alcuni argomenti eccellenti e che sono d’accordo con molto di quello che dice. Questa volta, ho deciso di pubblicare il suo breve commento sull’islam per dimostrare che in Russia anche i nazionalisti

Articolo di Sergey Lavrov “La Politica Estera Russa: Retroterra Storico” per la rivista “Russia in Global Affairs” 3 Marzo, 2016

Le relazioni internazionali attraversano un periodo molto difficile, e la Russia ancora una volta si trova al crocevia tra tendenze chiave che determinano il vettore del futuro sviluppo globale. Sono state espresse molte opinioni differenti al riguardo, compresa la paura che noi abbiamo una visione distorta della situazione internazionale e del ruolo internazionale della Russia. Io avverto in questo un’eco dell’eterna disputa tra i liberali pro occidente e i sostenitori