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Le recenti sanzioni e la ritorsione russa hanno dato la stura ad un fiume di speculazioni sui media ufficiali e nella blogosfera – tutti tentano di venire a capo di una situazione che non sembra avere alcun senso. Perché mai il Senato degli Stati Uniti ha adottato nuove sanzioni contro la Russia, quando la Russia non ha fatto assolutamente nulla per provocare questo voto? Tranne Rand Paul e Bernie Sanders, ogni
Eccoci di nuovo… “Gli USA mettono in guardia la Siria su un ‘potenziale’ piano per un attacco chimico”: è il titolo melodrammatico che mi ha accolto quando ho aperto il sito della BBC, la mattina di martedì 26 giugno. Una dichiarazione della Casa Bianca annuncia che gli Stati Uniti hanno “identificato potenziali preparazioni per un altro attacco con armi chimiche da parte del regime di Assad, che potrebbe facilmente risultare
Un lettore, SunriseState, ha recentemente pubblicato la seguente domanda nella sezione commenti [in Inglese]: “quale pensi che sia la strategia ottimale della Russia contro la Polonia?”. Quando l’ho letta ho pensato “questa sì che è una domanda interessante!”. Oggi cercherò di dare una risposta, passo dopo passo. Prima di tutto, una diagnosi. Siamo in presenza di una sindrome polacca. Possiamo attribuirle tutti i tipi di cause, alcuni descriveranno i Polacchi come
Il colloquio della settimana è il prossimo incontro tra i presidenti Trump e Putin [in Inglese] ai margini della conferenza del G20 questo venerdì. Sono stati già scritti articoli molto buoni su questo argomento, raccomando in particolare “5 ostacoli che Donald Trump e Vladimir Putin dovranno affrontare nel loro incontro” [in Inglese], scritto da Adam Garrie per The Duran, e “Cosa dirà Putin a Trump?” [in Inglese], scritto da Israel Shamir per The Unz Review.
Il militarismo americano sotto la presidenza di Donald Trump sta alzando la sua orribile testa come mai prima. Gli attacchi missilistici USA stanno massacrando la popolazione civile in Iraq e in Siria con una tale sete di sangue che sorprenderebbe anche l’osservatore più assuefatto. I generali dell’esercito e James Mattis, il capo del Pentagono dell’amministrazione Trump, stanno chiedendo una maggiore potenza di fuoco statunitense da dispiegare in Yemen [in inglese], anche
Il recente attacco missilistico americano contro una base dell’aeronautica siriana è un evento così importante, da così tanti punti di vista, da richiedere il suo esame in dettaglio. Proverò a farlo oggi, con la speranza di riuscire a fare un po’ di luce su un attacco piuttosto strano che, nondimeno, avrà profonde conseguenze. Ma per prima cosa, cominciamo dando un’occhiata a ciò che è effettivamente accaduto. Il pretesto: Non credo
Cavolo ragazzi, non ci è voluto molto. Come ho scritto a febbraio, i Neoconservatori e lo stato profondo americano hanno completamente castrato Trump [in italiano]. Basta guardare questi due titoli di RT (e leggere gli articoli) [in Inglese]: “Ha oltrepassato diversi limiti”: Trump parla del presunto attacco con gas chimici in Siria “Saremo costretti a intraprendere azioni unilaterali” se le Nazioni Unite falliranno in Siria – afferma l’inviato degli Stati Uniti
Senza dubbio Israele pratica l’apartheid contro i Palestinesi, ai quali vengono ampiamente negati i diritti umani, ma il peso politico di Israele è tale che negli USA e nelle Nazioni Unite la realtà deve essere negata, come spiega Lawrence Davidson. Il 15 marzo, la Commissione Economica e Sociale per l’Asia Occidentale delle Nazioni Unite (ESCWA) ha pubblicato un rapporto [in Inglese] sulle pratiche israeliane e le politiche nei confronti dei Palestinesi.
La squadra di politica estera degli Stati Uniti è confusa, mentre la volontà politica della Russia di aiutare il Donbass è deludente. La squadra di politica estera di Donald Trump continua a percorrere un sentiero di confusione e indecisione, prendendo in prestito la retorica dei tirapiedi falliti di Obama. Ieri, il palcoscenico è stato quello delle Nazioni Unite, dove l’Ambasciatore alle Nazioni Unite di Trump, Nikki Haley, ha dimostrato quanto
E’ un raro privilegio quello di poter criticare un uomo politico solo perché rispetta le promesse della sua campagna elettorale, ma Donald Trump è un presidente unico nel suo genere e questa settimana ci ha offerto proprio questa opportunità, con non una, ma con ben tre differenti situazioni disastrose di cui parlare. Primo, c’è stata la maldestra incursione contro il presunto rifugio di al-Qaeda a Yakla, nello Yemen. Lasciatemi pensar