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Vladimir Putin è il più grande leader sul palcoscenico mondiale. E’ sopravvissuto e risorto da una Russia corrotta da Washington e da Israele durante il periodo di Yeltsin, e ha riportato la Russia ad essere una potenza mondiale. Ha gestito con successo l’aggressione americano/israeliana contro l’Ossezia del Sud e contro l’Ucraina, e, su richiesta della Crimea, ha re-incorporato la provincia nella Madre Russia. Ha tollerato gli insulti senza fine e
Cari amici, Sento la necessità di chiarire alcune cose che ora a quanto pare sconcertano e lasciano perplesse molte persone. Fin dall’inizio di questa crisi la Comunità del Saker in tutto il mondo (letteralmente!) è stata super impegnata nel tentativo di tenere il passo con gli eventi e dare un senso a ciò che sembra essere totalmente folle. Negli ultimi due giorni ho lavorato senza mai fermarmi fino ad ora,
I contraccolpi sono iniziati Innanzitutto, cominciamo con un breve riepilogo di ciò che è accaduto (nota: le informazioni continuano ad arrivare, quindi potrebbero esserci correzioni una volta che le fonti ufficiali avranno rilasciato le loro dichiarazioni ufficiali). Il Primo Ministro iracheno Adil Abdul-Mahdi ha ora rivelato ufficialmente che gli Stati Uniti gli avevano chiesto di mediare tra loro e l’Iran, e che il generale Qasem Soleimani era arrivato per parlargli
Non esiste una provocazione più stupefacente contro l’Iran di quanto è accaduto a Baghdad. Non è importante da dove sia venuta la “luce verde” per l’uccisione dell’obiettivo degli Stati Uniti, il comandante delle Forze Quds, Maggior Generale Qasem Soleimani e del vice di Hashd al-Shaabi, Abu Madhi al-Muhandis Questo è un atto di guerra. Unilaterale, ingiustificato e illegale. Il presidente Trump potrebbe aver dato l’ordine. Oppure lo Stato Profondo americano
Innanzitutto, un breve riepilogo della situazione Dobbiamo iniziare riassumendo rapidamente ciò che è appena accaduto: Il Generale Soleimani era a Baghdad in visita ufficiale per partecipare al funerale degli iracheni assassinati dagli Stati Uniti il 29 Gli Stati Uniti hanno ora rivendicato ufficialmente la responsabilità di questo omicidio Il leader supremo iraniano, l’Ayatollah Ali Khamenei ha dichiarato ufficialmente [in inglese] che “Una grave rappresaglia attende i criminali che hanno sporcato
Le reazioni americane più significative dopo l’uccisione del Generale Soleimani. Gli Stati Uniti, nelle persone di Pompeo, Trump e Mark Esper, sono in piena modalità “contenimento danni”. Se fosse possibile, farebbero marcia indietro mentre cercano di guardare avanti. Primo, Mr Trump: il suo ruolo è diffamare, screditare e denigrare il Generale Soleimani al fine di convincere la sua audience interna che lui ha fatto la cosa giusta. E’ il
Cari amici, sono appena tornato a casa e ho visto la notizia che è stato ucciso il Generale Qasem Soleimani, insieme ad altre 5/8 persone, da ciò che è stato inizialmente indicato come un attacco con lanciarazzi multiplo (fonti russe parlano di un attacco con un drone). Era già una cattiva notizia, e poi questo: Il canale Telegram della testata RIA News riporta che gli Stati Uniti hanno dichiarato di
Elijah J. Magnier @ejmalrai 6:17 AM · 3 gen 2020 L’Iran ha deciso di rispondere direttamente all’assassinio statunitense di Qassem Soleimani, generale delle IRGC, e di Abu Mahdi al-Muhandes, comandante delle Hashd al-Shaabi irachene [PMU, Forze Popolari di Mobilitazione, una branca dell’esercito]. Elijah J. Magnier @ejmalrai I movimenti di Qassem Soleimani non erano un segreto perché era assodato che il suo assassinio avrebbe scatenato una
Prima o poi la “massima pressione” USA sull’Iran troverà inevitabilmente la “massima contropressione”. Le scintille sono minacciosamente destinate a scoccare. Negli ultimi giorni, i circoli dell’intelligence in tutta l’Eurasia avevano sollecitato Teheran a considerare uno scenario piuttosto semplice. Non ci sarebbe bisogno di chiudere lo Stretto di Hormuz se il comandante della Quds Force (una branca delle Guardia Rivoluzionaria Iraniana), il generale Qasem Soleimani, l’ultima bestia nera del Pentagono, spiegasse
Girando e rigirando in una spirale crescente, la geopolitica del giovane XXI secolo assomiglia a un mandala psichedelico concepito da Yama, il Signore della Morte. Kim Jong Un, presidente della Repubblica Popolare Democratica di Corea, reduce da un viaggio in treno di 70 ore, si è incontrato in una prospera Hanoi comunista con il candidato rivale concorrente al Premio Nobel per la pace Donald Trump, sotto lo sguardo benevolo dello