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La strategia militare americana si basa su tre presupposti. Già nel 1945 gli Stati Uniti davano per assodato che avrebbero avuto la superiorità aerea: sapevano che avrebbero dovuto lottare contro i Sovietici per averla, ma davano per certo che sarebbero stati in grado di ottenerla, almeno nelle aree dove serviva (superiorità aerea locale). La Corea ha opposto una certa resistenza, ma l’aeronautica militare americana ha potuto bombardarla senza particolari limitazioni.
Nei recenti conflitti in Medio Oriente, le battaglie più pesanti sono avvenute per le grandi città. Tuttavia, in termini di arte bellica, le questioni relative all’assalto delle aree urbane e alla riduzione al minimo delle vittime rimangono fondamentalmente irrisolte. Le principali forze militari del mondo stanno attualmente elaborando e concettualizzando qualsiasi esperienza che hanno nel condurre la guerra nelle grandi città. I primi di novembre hanno segnato i tre anni
Danny Makki @Dannymakkisyria 12:12 PM · 14 ott 2019 Una serie di tweet con i punti principali dell’accordo fra il governo siriano e i curdi. Danny Makki @Dannymakkisyria Le SDF (Forze Democratiche Siriane) sono abolite, tutte le forze curde e i gruppi militari confluiscono nel 5° Corpo (Legione Assaltatori) sotto il controllo dei russi. Danny Makki
Elijah J. Magnier @ejmalrai 05:07 – 8 lug 2018 L’Esercito Siriano si è trovato d’accordo con i russi, i quali suggerivano di spedire ad Idlib tutti i siriani che si fossero rifiutati di riconciliarsi col governo: autobus verdi (o di qualunque altro colore sia stato scelto) si stanno approntando a Daraa, in Siria. Elijah J. Magnier
Anche in questo appuntamento Stefano ci farà il punto della situazione in Siria. Partiremo dalla sacca del Ghouta per spostarci poi alla sacca del Qalamoun e quella di Hama-Homs. Tratteremo i recenti combattimenti in corso tra le città di Raqqa e Mayadin, dove ancora ci sono dei residui ISIS. Poi ci sposteremo ad Afrin ed esamineremo le prossime mosse Turche, tenendo in considerazione i recenti incontri tra Russia, Turchia ed
Negli ultimi mesi, i politici americani hanno presentato al pubblico una costante raffica di dichiarazioni sulle varie roccaforti dello Stato Islamico (ISIS) in Iraq e in Siria che cadono nelle loro mani una dopo l’altra. Si può ricordare che l’anno scorso il cosiddetto Stato Islamico ha perso entrambe le sue capitali: la città irachena di Mosul e la città siriana di al-Raqqah. In effetti la suddetta formazione radicale wahabita ha
Perché nessuno osa pronunciare il termine “genocidio” in connessione con le atrocità commesse da Washington in tutto il mondo? Se c’è una nazione che è colpevole di omicidio di massa, questa è gli Stati Uniti d’America e i suoi manipolatori sionisti. Ma nessuno sembra farci attenzione. O, piuttosto, nessuno osa dirlo, è diventata la nuova normalità incorporata nella testa delle persone. La nazione eccezionale può commettere quello che vuole, quando
In una settimana importante per i colloqui di pace siriani, il presidente Assad è stato ospitato dal presidente russo Vladimir Putin a Sochi, dove si trovano anche i leader dell’Iran e della Turchia. Giustamente, forse, gli Stati Uniti non hanno voce in capitolo sul rinnovato sforzo per la pace in Siria. Putin ha detto che con la sconfitta dell’ISIS (Daesh, Stato Islamico) e di altri gruppi terroristici in Siria ora
In questo appuntamento parliamo di Abukamal e della fine del Califfato in Siria, apriremo inoltre una parentesi sull’avanzata curda oltre le sponde dell’Eufrate, verso il confine iracheno. Durata circa 48 min. Buona visione!
Appuntamento settimanale per riassumere la situazione sui fronti siriani dopo i fatti descritti nella sitrep del 20 ottobre. Vediamo nel dettaglio i fronti attivi al momento, allargando lo sguardo al vicino Iraq. Aggiornamento flash dai fronti siriani del 22-10-2017 Se qualche sprovveduto avesse nutrito dubbi sulla reale natura e sul compito delle SDF-YPG in Siria, oggi potrebbe osservare l’ultimo tassello mancante al puzzle che chiarisce a cosa servano realmente e quale