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Questa domanda l’ha fatta una qualche giornalista leccapiedi mentre Biden saliva sul suo elicottero oggi [1° marzo] : “Signor Presidente, l’Ucraina sta vincendo la guerra?” ‘Azz…, proprio ‘azz.. O lei ci credeva davvero e allora ‘AZZ… oppure lei non ci credeva e allora ‘AZZ… lo stesso. Questo è un “Let’s Go Brandon” a livello geostrategico! Fra l’altro, lei ha continuato con una domanda se lui fosse preoccupato di una guerra
Il Segretario degli Esteri Liz Truss sta visitando Mosca. Ha incontrato Lavrov. La riunione non ha prodotto [in inglese] alcun risultato. Considerando che la Truss è il genio che scorrazza sui carri armati ma non sa [in inglese] che i paesi baltici non si affacciano sul Mar Nero, non c’è affatto da sorprendersi. L’unica sorpresa di questa riunione si è avuta quando si è rifiutata [in inglese] di considerare Voronezh
Ieri stavo guardando una TV russa, e vi riporto (grossolanamente) lo scambio avvenuto fra il conduttore e un ospite. Ecco su cosa sembravano entrambi d’accordo: —- inizio della sciocchezza —- La Russia ha un grosso problema, non può davvero scoraggiare gli Stati Uniti. Perché? Per due ragioni: La Russia si è ritirata fin dove poteva, mentre gli Stati Uniti hanno uno spazio di manovra praticamente senza limiti. Gli Stati Uniti
Qualcuno ha avuto un’idea esilarante: creare una nuova alleanza fra Regno Unito, Polonia e Ucraina. Non è una coincidenza che l’acronimo di questa alleanza sia UPA, che in russo (УПА) è il nome dei banderiti “Esercito Ucraino Rivoluzionario del Popolo” e/o “Esercito Insurrezionale Ucraino” [entrambi in inglese] . Questo è forte, e fa tutti contenti: Per i britannici, è un modo per medicare i loro dolori fantasma con l’illusione di
Un’agenzia finanziata dal governo americano, che sostiene di promuovere la democrazia e invece contribuisce a indebolire i governi indipendenti da Washington, è entrata decisamente nello spazio dei media dal 2016. Il NED, National Endowment for Democracy, ha finanziato gruppi come Bellingcat, Index on Censorship, Article 19, Finance Uncovered e la Fondazione Thomson Reuters Un ex funzionario della CIA ha detto a Declassified che il NED è un “veicolo” per la
Nel 2011 ho scritto un articolo per una pubblicazione sconosciuta di nome “Chartist”. Era intitolato: “Europa: il progetto incompiuto”. Scrivevo quanto segue: “Al momento, il progetto della UE sembra essere bloccato nella terra di nessuno, incapace di andare avanti con l’integrazione politica o di ritirarsi in un’area di protezionismo del marco tedesco nordeuropea, lasciando gli Stati periferici alla tenera pietà del capitalismo globalizzato e senza limiti. Ma in questa fase
Quando ho parlato [in inglese] della fuga di notizie riguardante il rapporto “Integrity Initiative” del 2018/19, che rivelava la portata della guerra di propaganda del Regno Unito contro la Russia, non pensavo potesse essere più organizzata e coordinata di quanto lo era. Coinvolgendo centinaia di giornalisti e accademici di tutto il mondo per diffondere disinformazione sulla Russia, e dipingere questo Paese nel modo più negativo possibile sui media mainstream, la
Mentre il tentativo di cambio di regime degli Stati Uniti in Siria sembra essere giunto ad un fallimento definitivo, vari stratagemmi propagandistici usati per vendere la guerra continuano, nella speranza che – perlomeno – tali stratagemmi possano essere meglio rodati e migliorati quando e dove gli Stati Uniti rivolgeranno la loro attenzione la prossima volta. Uno di questi stratagemmi include un “processo” in corso in Germania contro i siriani accusati
Un saluto alla comunità del Saker ed ai suoi lettori. Questo è un aggiornamento sull’evoluzione degli eventi di cui ho parlato nell’articolo precedente. Come i lettori del Saker forse già sanno, Grecia e Turchia si sono imbrigliate in una disputa nel Mediterraneo Orientale a causa dei limiti della Zona Economica Esclusiva (ZEE). Dopo la collisione [in inglese] tra la fregata F-451 Limnos (classe S) e la F-247 TCG Kemalreis, pare
Il risultato del “voto nazionale” della Russia su una serie di emendamenti alla costituzione serve a riaffermare che, per la maggior parte dei russi, il paese deve decidere da solo il suo percorso, indipendentemente dalle opinioni degli estranei. Alla fine, il margine è stato enorme. Gli exit poll suggerivano che circa il 70% degli elettori avrebbe detto “sì” ai 206 emendamenti alla propria costituzione e quasi il 30% avrebbe respinto