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La tana del Bianconiglio del radicalismo ucraino

Se non vuoi o non puoi vedere cosa sta succedendo, non lo capirai nemmeno. Questo articolo copre tre aspetti relativi al conflitto in corso in Ucraina, vale a dire una panoramica di come una forma nociva del Fascismo ucraino abbia plasmato un atteggiamento onnipervasivo ai massimi livelli. Vengono anche evidenziati alcuni casi di illeciti ai massimi livelli mostrati dal governo ucraino. L’articolo delinea anche come questa mentalità inquietante si sia

Come l’“Azov” ha copiato il Terzo Reich in miniatura

Citare parola per parola dei discorsi dei capi della Germania Nazista o il copiare i suoi manifesti per fare campagna visiva sono nella norma per il reggimento di ultra-destra. Un paio di anni fa l’“Azov” ha iniziato a staccarsi dall’immagine che si era creato con successo nel 2014. Ad esempio, il 20 novembre 2018 il Tenente Svatoslav Palamar, Capo del Centro di Reclutamento dell’“Azov”, ha dichiarato [in ucraino] in un’intervista

L’Ucraina può essere salvata solo dal rifiuto sia del nazionalismo che della decomunistizzazione idiota.

Le autorità ucraine non hanno mai compreso perché il loro paese abbia iniziato a cadere a pezzi. Intendono ancora continuare con una politica di ucrainizzazione, e perseguono lo stabilirsi di uno stato mono-etnico, anche se in modalità più morbida rispetto a quanto accadeva con Poroshenko. E questo nonostante il fatto che nella stessa Europa, dove l’Ucraina post-Maidan aspira ad entrare, la politica di unificazione è stata da lungo tempo abbandonata.

Gli ebrei ucraini e la Sindrome di Stoccolma

Negli anni ‘30 l’antisemitismo nel mondo andava di moda. Solo l’URSS non ne ha sofferto. Tuttavia, anche i regimi di Mussolini e Horthy non odiarono i loro concittadini ebrei, e tentarono perfino di proteggerli dalle intrusioni di Hitler, per quanto possibile. Ma le democrazie occidentali, sebbene non incoraggiassero pubblicamente i Nazisti a ripetere la “Notte dei Cristalli”, resero quasi inevitabile la distruzione degli ebrei del Reich da parte di Hitler,

Anna Frank non è nata a Donetsk

AVVERTENZA: questo pezzo contiene immagini che possono turbare le persone sensibili e facilmente impressionabili. Qualora siate fra queste vi sconsigliamo di procedere nella lettura. Articolo di Cesare Corda   Durante l’ultima settimana abbiamo visto e rivisto l’immagine di Anna Frank, in moderno restyling, prima con la casacca della Roma, e poi, per par condicio, via via anche con quelle di tutte le altre squadre di calcio Italiane, su tutti i