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Un sacco di roba buona da condividere oggi con voi. Incominciamo. Per prima cosa, le incomprensioni derivanti da una politica di informazione pubblica assolutamente terribile che spiega la realtà di ciò che viene negoziato tra l’Ucraina e la Russia ha provocato un massiccio “NIET! da parte dell’opinione pubblica russa. C’è un detto russo che recita “нет худа без добра”, che si può tradurre grosso modo con “anche una brutta situazione
La Bestia si svegliò nel buio più pesto E il prezzo fu richiesto a Dio. Tutti hanno ceduto, perfino i nostri fratelli in Cristo, Tutto è crollato, ma non il mio paese. (dal testo dalla canzone “Il Donbass è con noi”) Per prima cosa, la versione ufficiale Ecco la traduzione automatica del sommario degli eventi di un mese di operazioni di combattimento, come pubblicato da Boris Rohzin (nome d’arte Colonel
Buona sera amici, Per prima cosa iniziamo con una mappa di come era la situazione ieri sera [giovedì sera]: La notizia principale che manca è che la flotta russa del Mar Nero ha condotto attacchi sulla costa ucraina a sud-ovest di Odessa. Altra grande novità che ho già menzionato, i russi hanno messo in sicurezza il controllo della Centrale Nucleare di Zaporozhie. In precedenza gli ucronazisti volevano una no fly
Dicono che sport e politica non dovrebbero mescolarsi. Forse questo è l’ideale, perché in pratica i due sembrano intrinsecamente legati. E un perfetto esempio è la partecipazione della Russia ai giochi olimpici di quest’anno, che è stata deliberatamente denigrata fin dall’inizio. Nonostante il fatto che alla Russia sia stato impedito di partecipare normalmente, a causa delle accuse di doping durante le Olimpiadi di Soci, gli atleti che gareggiano sotto il
Ormai l’avete sentita tutti. Qui [in inglese] c’è la trascrizione ufficiale dell’intervista: George Stephanopoulos: Il Direttore della National Intelligence stamani se n’è uscito fuori con un rapporto in cui si afferma che Vladimir Putin autorizzò le operazioni durante le elezioni per denigrarla, sostenere il Presidente Trump, manomettere le nostre elezioni, dividere la nostra società. Che prezzo deve pagare? Presidente Joe Biden: Lui ne pagherà il prezzo. Io, noi avemmo una
Gli Stati Baltici stanno facendo del loro meglio per approfondire la cooperazione militare con gli Stati Uniti. A tal fine, sono persino pronti a perdere la loro sovranità. I paesi baltici non sono paesi autosufficienti da un punto di vista politico. Pertanto, fanno affidamento sugli Stati Uniti per ottenere sicurezza militare e sostegno finanziario. In cambio, forniscono i loro territori per il dispiegamento di strutture e forze militari americane. I
L’attenzione è tutta puntata sulle elezioni americane e si cerca di comprenderne le conseguenze. Ma, all’ombra della “Elezione” ci sono altre questioni che si agitano: la Germania ha appena offerto a Washington un patto truccato con cui l’Europa, Germania al timone, appoggerebbe la strategia globale americana d’isolamento e indebolimento della Russia e della Cina. In cambio la Germania chiederebbe agli USA di consentire la leadership tedesca di un’entità europea, potenza
Introduzione: non è una bella immagine Cominciamo con una dichiarazione liberatoria: in questo articolo presumo che ci sarà un’elezione presidenziale negli Stati Uniti in autunno. In questo momento sembra essere probabile che queste elezioni si svolgeranno (sembra che non ci sia alcun modo legale per annullarlo o ritardarlo), ma questo non è affatto certo (c’è un articolo molto interessante di un analista russo che prevede una diarchia dopo le elezioni,
“Strimpellare la cetra mentre Roma brucia” fu come gli storici dipinsero l’inadeguato imperatore romano Nerone quando l’antica città fu consumata dalle fiamme nel 64 a.C. La stessa espressione potrebbe essere ora applicata a certi stati occidentali, certi ideologhi e sapientoni nei confronti della pandemia attuale di coronavirus. Si potrebbe pensare che, per via dell’emergenza globale, sarebbe stato opportuno mettere da parte antipatie e ostilità con lo scopo di lavorare insieme
Ci sono due nomi che spesso scatenano una reazione molto forte e ostile da parte di molti russi: Aleksandr Solzhenitsyn e Vladimir Rezun alias “Viktor Suvorov”. L’elenco delle accuse contro questi due uomini di solito comprende: Aleksandr Solzhenitsyn: ha parlato di circa 66 milioni di persone uccise dal regime sovietico, ha parlato favorevolmente del generale Andrej Vlasov, era un fantoccio della CIA, era un antisemita, un nazionalista russo e un