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In un video [sottotitoli in inglese] pubblicato ieri, Gonzalo Lira, attualmente agli arresti domiciliari a Karkov, si pone un’interessante domanda: “Cosa accadrà all’Europa quando la Russia vincerà?”. Lira afferma, e io sono d’accordo, che la Russia vincerà la guerra in Ucraina, prenderà il sud e l’est per, presumibilmente, crearne una nuova nazione, e lascerà il resto del cadavere alla Polonia, all’Ungheria, alla Romania, alla Lituania e agli altri per sbranarselo.
Saker Italia è stato invitato a partecipare alla conferenza stampa del Ministro degli Esteri Sergey Lavrov sui “Risultati della politica estera russa nel 2021” tenutasi il 14 gennaio a Mosca. Qui di seguito vi proponiamo il nostro resoconto commentato. In meno di 20 minuti il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha ripercorso i risultati dell’anno “diplomatico” 2021. Sintetico (se pensiamo ai sermoni politici a cui siamo abituati) ma certamente
L’isteria americana sull’“imminente” invasione russa dell’Ucraina ha fatto esplodere ogni misuratore geopolitico di stupidità esistente. E questo è un ottimo risultato. Che casino. Parti del Dipartimento di Stato americano sono in aperta rivolta contro il gruppetto che telecomanda il Manichino da Crash Test travestito da POTUS [Presidente degli Stati Uniti]. L’asse neoconservatore-neoliberale non vede l’ora di fare una guerra ma non ha alcuna idea di come venderla ad un’opinione pubblica
Una “tempesta perfetta di aggressione russa durante i prossimi mesi invernali” è quasi inevitabile. Guardatela sui vostri schermi mentre vi congelate per bene. Come per la NATO “cerebralmente morta” (copyright Emmanuel Macron), nessuno ha mai perso delle fortune scommettendo sull’incompetenza, la meschinità e la codardia dei “leader” politici di tutta l’atlantista Unione Europea. Ci sono due ragioni principali dell’ultimo stratagemma burocratese della Germania per sospendere la certificazione del gasdotto Nord
E’ terribile la noncuranza dell’Europa su una questione fondamentale per la propria sicurezza. La situazione in Ucraina sta diventando sempre più esplosiva, eppure l’Unione Europea non sta facendo nulla per scongiurare il pericolo. Di fatto, possiamo dire che il blocco sta aumentando il pericolo di uno scontro e di una guerra. Le tensioni geopolitiche nel continente sono intensificate da una crisi al confine tra Bielorussia e Polonia, crisi che l’Unione
Signore e Signori, si sono conclusi i colloqui a Roma. In mattinata ho incontrato il Primo Ministro Mario Draghi e abbiamo appena terminato approfondite consultazioni con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio. L’Italia è uno dei paesi leader con cui manteniamo una intensa cooperazione commerciale, economica e finanziaria. La pandemia ha in qualche modo ostacolato dei progetti rilevanti. Lo scorso anno il commercio è
La franca e generalmente costruttiva discussione che ha avuto luogo al summit di Ginevra del 16 giugno 2021 durante l’incontro fra i presidenti Vladimir Putin e Joseph Biden si è conclusa con l’accordo di aprire un dialogo sostanziale sulla stabilità strategica, riaffermando la premessa cruciale che la guerra nucleare è inaccettabile. Le due parti hanno anche raggiunto un’intesa sull’opportunità di impegnarsi in consultazioni sui temi della sicurezza cibernetica, sulle operazioni
Un nuovo ed esplosivo report pubblicato da rappresentanti di alto livello della politica estera europea, che hanno richiesto un forte impegno per cambiare il governo russo, è la più chiara indicazione di come, sia il blocco che l’ordine politico europeo, siano ai ferri corti. L’impressionante documento, che ha perfino esortato il Belgio ad pubblicare il proprio canale propagandistico in lingua russa, presenta un miscuglio strano di aggressione, ipocrisia e linguaggio
Vladimir Solovyov: Buon pomeriggio signor Lavrov. Perché è stato “seppellito” Josep Borrell, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e le Politiche di Sicurezza dell’Unione Europea? Sergey Lavrov: Nessuno ha “seppellito” il signor Borrell. Lui ha eseguito il volere degli stati membri dell’Unione Europea. Loro determinano la politica dell’Unione Europea. Questo è un processo lungo e controverso. In molte occasioni, alcuni stati membri dell’Unione Europea ci hanno detto in privato che
Gli storici futuri potrebbero annoverarlo come il giorno in cui il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov, solitamente imperturbabile, ha deciso di averne avuto abbastanza: “Ci stiamo abituando al fatto che l’Unione Europea stia cercando di imporre delle restrizioni unilaterali, restrizioni illegittime, e noi partiamo dal presupposto che a questo punto l’Unione Europea sia un partner inaffidabile”. Durante una visita ufficiale a Mosca, Josep Borrell, il capo della politica estera della