Tag "Skripal"
Vladimir Solovyov: Buon pomeriggio signor Lavrov. Perché è stato “seppellito” Josep Borrell, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e le Politiche di Sicurezza dell’Unione Europea? Sergey Lavrov: Nessuno ha “seppellito” il signor Borrell. Lui ha eseguito il volere degli stati membri dell’Unione Europea. Loro determinano la politica dell’Unione Europea. Questo è un processo lungo e controverso. In molte occasioni, alcuni stati membri dell’Unione Europea ci hanno detto in privato che
Un gran giurì di operai dell’acciaio e minatori di carbone nella Pennsylvania occidentale ha votato per accusare sei ufficiali dell’esercito russo di diversi reati, inclusa la difesa contro due stati nemici in guerra ai confini della Russia, Ucraina e Georgia; il laboratorio di guerra chimica del Regno Unito a Porton Down; e l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPCW) nei Paesi Bassi. Secondo l’accusa di 50 pagine di un
Tutti noi sappiamo di star vivendo in un tempo folle e pericoloso, eppure non smetto di stupirmi di quello che la macchina propagandistica imperiale (anche nota come l’eredità dei media sionisti) cerca di farci ingollare. La lista della roba veramente merdosa a cui ci dicono di credere ora è molto lunga, e oggi voglio solo segnalare alcuni dei miei “favoriti” (per così dire). Per primo, naturalmente, c’è lo scandalo del
I Neoconservatori non cessano mai di stupirmi e la loro ultima trovata con il Venezuela rientra in questa bizzarra categoria di eventi che sono assolutamente impensabili e allo stesso tempo assolutamente prevedibili. Questa apparente contraddizione logica è il risultato diretto di una visione del mondo e di una mentalità che è, credo, unica dei Neoconservatori: un mix di arroganza imperiale e infinita arroganza, una completa mancanza di decenza, un totale
Questo articolo è la seconda parte di tre interventi dell’analista Marco Tombino. La prima parte, dal titolo La Guerra Fredda Nascosta, è stata da noi pubblicata lo scorso 20 ottobre. Sul continuo accerchiamento politico, economico e militare che i paesi della NATO stanno operando nei confronti della Federazione Russa si è scritto più volte anche su questo sito: dalle sanzioni con pretesti fasulli (vedasi caso Skripal), alla propaganda mediatica su
Possiamo tutti ringraziare Dio per il fatto che gli Anglo-Sionisti non hanno lanciato una guerra contro la Corea del Nord, che nessun attacco ucronazista al Donbass sia avvenuto durante la Coppa del Mondo in Russia, e che i leader dell’impero abbiano apparentemente rinunciato ai loro piani per lanciare una riconquista della Siria. Tuttavia, ognuna di queste ritirate dalla loro retorica isterica ha solo reso i Neoconservatori più frustrati e determinati
Questo articolo è apparso in versione leggermente ridotta e riadattata su La Verità del 15 giugno 2018. Nella mattinata di mercoledì 6 giugno ho avuto il piacere di partecipare ai lavori del convegno Propaganda in the EU organizzato da Marco Zanni nelle sale del Parlamento Europeo a Bruxelles, dove ho presentato il personaggio e i lavori de Il Pedante (qui le slide). Nel corso dell’evento è stato denunciato con forza
La riconferma (anche se con qualche cambiamento) del “blocco economico” del governo Medvedev ha suscitato molte spiegazioni, alcune migliori di altre. Oggi voglio esaminare un’ipotesi specifica che può essere riassunta in questo modo: Putin ha deciso di non purgare l’(impopolare) “blocco economico” dal governo russo perché voleva presentare all’UE “facce conosciute” e partner in cui politici dell’UE nutrissero fiducia. In questo momento, con il comportamento folle di Trump che si
L’ultimo rapporto di un’indagine a guida olandese sull’abbattimento di un aereo di linea malese nel 2014, che getta la colpa sulla Russia, segue lo stesso dileggio riprovevole di un giusto processo della vicenda dell’avvelenamento Skripal. Nessuna prova credibile è mai stata presentata. Le accuse contro la Russia si basano in gran parte su accuse e insinuazioni. E nonostante le gravi implicazioni per gli imputati, alla Russia non è permesso accedere
Stefano Orsi contatta Leni Remedios per parlare degli Skripal, di Assange e del sultano Saudita MBS. Ringraziamo Leni per le preziose informazioni condivise con noi in questa puntata. Buona visione! Durata 1h e 13 min circa