Tag "Steve Bannon"

Pensando a Giorgia

Si è tentati di interpretare i risultati elettorali italiani di domenica scorsa come se gli elettori avessero allegramente scagliato una ciotola di succulente [ricetta, in italiano] pappardelle al ragù di cinghiale sulle facce insipide dell’euro-oligarchia tossica e non eletta che siede a Bruxelles. Beh, è complicato. Il sistema elettorale italiano si basa sulle coalizioni. La troika di centro-destra Meloni-Berlusconi-Salvini è destinata a raccogliere una maggioranza sostanziale sia alla Camera che

La grande frode del Sionismo Nazionale

L’evento definitivo per gli Stati Uniti Non c’è alcun dubbio che il falso attentato dell’11 Settembre (fatto ora ammesso [in inglese] per implicazione diretta anche dal NIST, il National Institute of Standards and Technology) è stato uno spartiacque, un evento cardine della nostra storia. Mentre milioni (o forse miliardi) di persone guardavano con orrore le Torri Ggemelle che bruciavano, un piccolo gruppo di agenti del Mossad stava lì vicino e

Il presidente russo avverte l’Occidente che schierare missili in Europa potrebbe innescare risposte di rappresaglia

Il discorso del Presidente Putin sullo stato della nazione [in inglese], a Mosca questa settimana, è stato straordinario. Pur essendo fortemente incentrato sullo sviluppo sociale ed economico nazionale, Putin ha messo in risalto, prevedibilmente, la decisione degli Stati Uniti di ritirarsi dal Trattato INF, e ha chiaramente delineato le linee rosse in merito alle possibili conseguenze della mossa. Sarebbe ingenuo credere che non ci sarà una contromossa seria alla possibilità

Il futuro della democrazia occidentale si sta giocando in Brasile

Niente di meno del futuro della politica in Occidente – e nel Sud del mondo – si sta giocando in Brasile. Andando al nocciolo della questione, le elezioni presidenziale in Brasile rappresentano uno scontro diretto tra democrazia e neofascismo da inizio XXI secolo, cioè tra civilizzazione e barbarie. Le ripercussioni economiche geopolitiche e globali saranno immense. Il dilemma brasiliano mette in evidenza tutte le contraddizioni che circondano l’offensiva populista di

Corea, Afghanistan e la trappola della Guerra Infinita

Mentre la saga “Hunger Games” [“Giochi della Fame”] appoggiata dagli USA procede in Corea del Sud, una “nuova strategia” per l’Afghanistan è di fatto tutta incentrata sul business. Ma la Cina è già lì. Ci sono molti più parallelismi di quanto sembri tra un guerra non finita negli anni ’50 nel nord est dell’Asia e una guerra in corso da 16 anni  negli incroci tra l’Asia Centrale e del Sud.

Come abbattere l’elefante nella stanza

Prima di tutto, un doloroso, ma necessario, chiarimento: Pazzi della cantina. Neoconservatori. Sionisti. Lobbisti di Israele. Giudei. Ebrei [tutti in inglese]. Da qualche parte in questa lista ci imbattiamo nel proverbiale “elefante nella stanza”. Per alcuni questo incontro avverrà nella prima parte della lista, per altri un po’ più tardi, ma la lista sarà più o meno la stessa per tutti. La buona educazione, almeno quella occidentale, vorrebbe farci evitare

Iran: target del Pentagono (e del Daesh)

Il Generale Joseph Votel  – comandante del Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) – ha recitato la sua versione del Dottor Stranamore di fronte al Comitato delle Forze Armate della Camera statunitense. “Ci dobbiamo concentrare sulle opportunità di fermare l’Iran con le armi o altri mezzi”. Orwelliani come possono essere i nostri tempi, suona comunque come una dichiarazione di guerra. Con la conseguenza intrinseca di fare a pezzi l’accordo sul

L’amministrazione Trump colpita da follia neoconservatrice

Cavolo ragazzi, non ci è voluto molto. Come ho scritto a febbraio, i Neoconservatori e lo stato profondo americano hanno completamente castrato Trump [in italiano]. Basta guardare questi due titoli di RT (e leggere gli articoli) [in Inglese]: “Ha oltrepassato diversi limiti”: Trump parla del presunto attacco con gas chimici in Siria “Saremo costretti a intraprendere azioni unilaterali” se le Nazioni Unite falliranno in Siria – afferma l’inviato degli Stati Uniti

Retroscena dello scontro fra Trump e lo Stato Profondo

La storia vera dietro La Caduta di Michael Flynn è stata confermata da un insider bene informato, che aveva precedentemente dettagliato il modo in cui si svilupperà la politica estera dell’amministrazione Trump. Secondo la mia fonte, che avevo soprannominato “X”, “Flynn [in inglese] è stato rimosso perché stava smuovendo le acque per un attacco contro l’Iran che avrebbe avuto conseguenze disastrose.  Avrebbe causato attacchi iraniani contro le fonti di petrolio occidentali

Il golpe dello “Stato Profondo” contro Flynn spiegato nel modo più chiaro possibile

Va bene, ho l’impressione che un gran numero di commentatori stia fraintendendo la natura di ciò che sta accadendo. Così, questa volta, invece di scrivere un’analisi, farò una spiegazione in stile “argomenti di discussione”- e, si spera, farò un lavoro migliore che esponendo le mie opinioni. Detto questo, partiamo. 1. NON SI TRATTA DI FLYNN. Lasciatemelo ripetere ancora una volta. NON SI TRATTA DI FLYNN!!! Per favore, non venite a dirmi