Tag "The Guardian"
L’esperienza insegna che i decisori della politica imperiale sono tutt’altro che moralmente schizzinosi quando scelgono gli strumenti per mettere in pratica i loro piani in diverse parti del mondo. Un importante (e totalmente ripugnante) esempio recente sono i Takfiri tagliatori di teste in Siria, che sono stati reclutati (con pugnali e tutto il resto) per fare il nobile lavoro in quel paese devastato, diffondendo la luce che risplendeva dalla scintillante
Nota ai lettori: Per circa dieci anni ho gestito un sito web di politica che aveva migliaia di articoli, molti dei quali erano contenuti provenienti da diversi media, ma molti altri erano miei lavori. Questo sito ha ricevuto ripetuti e costanti attacchi DDoS e di altro tipo da parte di forze sconosciute. Alcuni anni fa ho pubblicato sul sito un articolo di tre pagine sui media occidentali, simile nel contenuto
In una delle tante sfacciate bugie che gli Stati Uniti hanno detto per giustificare l’uccisione di Soleimani, Mike Pompeo ha affermato che il Generale iraniano è stato ucciso perché pianificava “attacchi imminenti” [in inglese] a cittadini americani. La scelta delle parole è non è casuale. Pompeo sta precisamente facendo riferimento alla dottrina di Bethlehem sull’auto-difesa preventiva. Formulata da Daniel Bethlehem quando era consigliere legale del primo governo di Netanyahu e
Sotto tutti i punti di vista l’affermazione di questa settimana, quella da parte dei combattenti collegati ad al-Qaeda secondo cui il governo siriano li aveva presi di mira con armi chimiche [in inglese] nella provincia di Idlib (il loro ultimo rifugio in Siria), avrebbe dovuto essere trattata dai media occidentali con un alto grado di scetticismo. Il fatto che gli Stati Uniti e gli altri governi occidentali abbiano accolto con
Dopo una serie di incidenti sospetti che hanno coinvolto la Soyuz, il venerando sistema di razzi vettori russo, molti importanti giornali americani hanno tentato di avvelenare l’ultima area di significativa cooperazione rimasta tra Russia e Stati Uniti. Questo include il Washington Post, che si è posto al centro della campagna antirussa di Washington e Wall Street. Scrive nel suo articolo “Gli astronauti fanno una manovra incredibile, ma il fallimento del
C’è una razza particolare di osservatori della Russia a cui piace prevedere l’imminente collasso del paese. Secondo tali “esperti”, la Russia è perennemente sull’orlo di disordini sociali, dell’instabilità e forse anche della rivoluzione. L’apparente popolarità del Presidente Vladimir Putin e l’apparente forza dello Stato russo sono solo delle facciate che nascondono un paiolo ribollente di malcontento che rischia di straripare nel momento in cui lo Stato aprirà il coperchio rilassando
I reportage “occidentali” sulla Coppa del Mondo in Russia sono un flusso di continua denigrazione della Russia. Sono state fatte alcune osservazioni positive sull’atmosfera e sull’organizzazione ovviamente eccellenti. Ma non viene pubblicato nessun pezzo che non includa un rinforzo delle linee di propaganda anti-russe ufficiali. Alec Luhn è il “corrispondente della Russia per il Telegraph”. Shaun Walker è il corrispondente per il britannico Guardian che sta “Coprendo l’Europa centrale e
Le notizie dall’Italia negli ultimi due giorni hanno il potenziale per cambiare completamente le carte in tavola, in quanto potrebbero finire col distruggere l’UE. L’originaria Comunità Europea era un ideale ammirevole, in quanto enfatizzava i diritti di tutti i cittadini degli stati membri, garantendo loro una gamma di protezioni da demagoghi ingiusti e stupidi. Sfortunatamente i globalisti corporativi neoliberisti ne hanno preso il controllo e l’hanno consegnata ad una banda
Il cinese Xi Jinping si è congratulato con Putin per il suo travolgente trionfo della rielezione. Così hanno fatto il venezuelano Nicolas Maduro e, in Bolivia, Evo Morales. Prima del voto di domenica, il Guardian di Londra lo ha vergognosamente accusato di “rubare le elezioni russe”, aggiungendo che tale procedure, in Russia, “è una elezione solo di nome ma non di fatto… una finzione e una cortina fumogena … per
Come uno dei maggiori attivisti al mondo contro il regime di Putin, non avevo scelta: dovevo esserci a via Tverskaya, per combattere per la vostra- e la mia- libertà. Come immaginavo, la partecipazione non è stata particolarmente alta [in inglese]. Sebbene l’area intorno al monumento di Pushkin [mappa di Google] fosse gremita, la folla si estendeva solo per mezzo isolato in ogni direzione. Un “lealista” del regime con cui ero stimava circa