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Negli ultimi anni i media sono ossessionati dalla presunta interferenza russa nelle elezioni statunitensi. Mentre le affermazioni si sono rivelate del tutto prive di fondamento, l’Occidente stesso si impegna apertamente negli sforzi per influenzare le elezioni altrui. La differenza è che quando l’America o i suoi alleati lo fanno, si chiama “promuovere la democrazia”. Ora, una campagna per minare la legittimità delle elezioni parlamentari russe, che si terranno il mese
Quando i media belano nuovamente in coro le loro canzoni della propaganda di guerra, e intonano il non comprovato “la Siria sta bombardando gli ospedali”, fermiamoci ed esaminiamo la relativamente sconosciuta (ma verificabile) realtà dei terroristi che bombardano gli ospedali siriani. A seguito delle nuove accuse per un ospedale preso di mira ad Al Atarib, nella parte occidentale di Aleppo, il Dipartimento di Stato ha ripetuto [in inglese] la dichiarazione,
Nella maggior parte delle nazioni, quando una specifica condotta criminale raggiunge proporzioni epidemiche, alla fine il governo agisce con decisione per debellarla. Non in America: lì risolvono i problemi legalizzandola. Lo hanno fatto con l’“influence-peddling” (lobbismo) e con le droghe, e la stessa cosa ora sta succedendo con la propaganda interna, che non è stata legale per tanto tempo per proteggere i cittadini dal controllo e dalla manipolazione psicologica da
Uno studio della RAND preparato per l’esercito americano Nelle ultime settimane è scoppiata una serie di eventi negli stati che circondano la Federazione Russa che non sono certo accolti con gioia al Cremlino. Ogni centro di crisi di per sé non è un punto di svolta definitivo per la futura sicurezza russa. Presi insieme suggeriscono che qualcosa di molto più minaccioso si sta svolgendo contro Mosca. Un recente studio della
Negli anni ‘70, la sinistra e persino molti Liberali erano chiari sul fatto che il napalm di Nixon sui villaggi vietnamiti era un abominio. Negli anni ‘90, alcuni pensavano che il bombardamento della Jugoslavia da parte di Bill Clinton fosse, forse, umanitario. Avanzando rapidamente fino al presente, c’è la sensazione che gli Stati Uniti abbiano una “responsabilità globale di proteggere” le terre meno illuminate in nome della “democrazia”. Alcuni della
Non molto tempo fa, lo scrivente pubblicò un articolo sul “dono reale” della Casa Bianca alla Bielorussia, sotto forma della nuova ambasciatrice americana Julie Fisher, e sottolineò che la sua nomina era molto in linea con la recente politica di Washington di “rafforzare” la leadership nelle sue missioni diplomatiche con individui [entrambi i link in inglese] con una notevole esperienza nella sfera strategico-militare e nella messa in scena di colpi
I notiziari hanno scoperto solo gradualmente che gli Accordi di Minsk 2, per trovare un modo pacifico per porre fine alla guerra tra l’Ucraina e la sua regione separatista dell’estremo oriente, il Donbass, sono collassati il 26 marzo. Erano degli accordi che il francese François Hollande e la tedesca Angela Merkel avevano stretto col russo Vladimir Putin l’11 febbraio 2015, a Minsk, in Bielorussia. Il Presidente degli Stati Uniti Barack
L’Asia centrale è stata a lungo uno dei fronti chiave nella battaglia ideologica americana e nella guerra informativa contro la Russia. Un anno fa, la piattaforma di intelligence geopolitica americana Stratfor ha pubblicato [in inglese] le sue previsioni sulla politica americana in Asia centrale, che focalizzerà molta attenzione sulla Russia. Gli analisti di questa agenzia, che è soprannominata la “CIA ombra”, in questa previsione hanno indicato che gli Stati Uniti
Una conversazione con Oleg Tsarev rivela la presunta identità della “talpa su Trump e l’Ucraina” Alti esponenti del Partito Democratico sono coinvolti nel saccheggio dell’Ucraina: nuovi nomi, conti da capogiro. La misteriosa “talpa”, la cui testimonianza aveva dato il via al caso di impeachment, viene nominata nell’’intervista in esclusiva per Unz Review di un noto politico ucraino, ex membro del Parlamento con quattro mandati, candidato alla presidenza dell’Ucraina: Oleg Tsarev.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, l’Istituto del Partito Repubblicano e Igor Kolomojskyj non possono sbagliare su ciò che la stragrande maggioranza degli elettori ucraini sta pensando – che c’è una guerra civile in Ucraina che non può essere vinta con le armi, i soldi e i putsch degli Stati Uniti a Kiev. La questione da decidere il giorno del voto, il 21 luglio, per la nuova Verchovna Rada