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L’economia USA era spacciata già ieri

Su questa pagina [in russo] si afferma con esultanza “Addio America, è finita!”. Devo ammettere che il bello deve ancora venire. La tesi viene argomentata in maniera anche corretta, tuttavia le prove a suo sostegno sono in qualche modo indebolite dall’approccio passionale ed emotivo. Qui vogliamo essere meticolosi, e perciò andremo oltre quell’approccio, vale a dire che prenderemo una tesi da un testo emotivo e lo eviscereremo, per indagare dove

Riuscirà la prossima crisi architettata dalla Fed a rovesciare Trump?

A coloro che seguono più da vicino i mercati finanziari, non sfugge che stanno diventando sempre più frequenti ogni giorno i segnali d’allarme del prossimo grande tsunami finanziario americano. Alcune settimane fa l’attenzione era puntata sui cosiddetti mercati emergenti, specialmente Turchia, Argentina, Indonesia, India e Messico. Ciò che raramente viene menzionato dai media mainstream, è la relazione di tali eventi con il deliberato ritiro di dollari dal sistema finanziario globale

Oro, petrolio, dollari, Russia e Cina

Il sistema monetario internazionale di Bretton Woods del 1944, per come si è evoluto nel presente, è diventato, detto onestamente, il più grande ostacolo alla pace e alla prosperità nel mondo. La Cina è sempre più sostenuta dalla Russia, e le due più grandi nazioni eurasiatiche stanno prendendo passi decisivi per creare un’alternativa molto valida alla tirannia del dollaro americano nel commercio mondiale e nella finanza. Wall Street e Washington

La trasformazione economica euroasiatica va avanti

È ormai chiaro che il tentativo dell’amministrazione Trump e degli ambienti connessi al complesso militare-industriale americano è fallito nel suo obiettivo primario, ovvero quello di infilare un cuneo permanente tra Russia e Cina, le due grandi potenze eurasiatiche in grado di porre fine pacificamente all’egemonia della Superpotenza Unica, gli Stati Uniti d’America. Alcuni recenti esempi di passi apparentemente piccoli ma con un enorme potenziale economico e geopolitico futuro tra Russia

Trump potrebbe tirar fuori una coalizione Post-Partitica?

Hillary Clinton, Regina del Caos, Regina della Guerra, Ragazza dorata di Goldman, per tutto quello che conta praticamente è allo stesso momento momento la candidata ufficiale bipartisan dei neoconservatori  e dei neo-liberal-conservatori statunitensi. Altri sostenitori certificati sono Wall Street; alcuni selezionati hedge fund; le cheerleader del TPP ; gli interventisti del CFR [Council on Foreign Relations, in inglese]; i baroni dei media; gli imbroglioni delle corporation multinazionali; in effetti, virtualmente l’intero establishment eccezionalista

Nuove Proteste in Armenia – Stessa Marmaglia finanziata dagli USA

27 Aprile 2016 (Tony Cartalucci – NEO) Altro giorno, altra protesta in Armenia. E se dovessimo credere ai media occidentali al riguardo, si potrebbe avere l’impressione che il popolo armeno sia arrabbiato con la politica russa e col “Putinismo.” In realtà, le proteste sono guidate dalle stesse forze sostenute dagli USA, gia’ esposte durante le proteste di meta’ 2015, definite “Electric Yerevan,” il cui scopo era di rovesciare l’attuale governo

Le iene della Guerra Ibrida fanno a pezzi il Brasile

La notte lugubre e disgustosa, in cui il presidente-donna della 7° maggiore economia mondiale è stata la vittima designata, data in pasto ad un branco di iene in uno squallido e provinciale Circo Massimo, sarà sempre ricordata con infamia. Con 367 voti a favore e 137 contro, tutta la sceneggiata-imputazione/Colpo di Stato/cambio di regime contro Dilma Rousseff ha lasciato il Circo Congressuale Brasiliano per dirigersi al Senato, dove verrà approntata