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I militari statunitensi e le forze mercenarie devono lasciare l’Afghanistan subito. Persino Donald Trump lo aveva capito, almeno pubblicamente. La missione statunitense è stata un fallimento già a partire dal primo anno successivo all’invasione del 2001. Non poteva e non può rimodellare il paesaggio politico di quella nazione. Si è cercato di farlo negli anni ‘70 e ‘80, quando si crearono e armarono i mujaheddin per combattere il governo sostenuto
Dall’esperienza fatta con la loro formulazione (manipolazione e controllo della pubblica percezione e opinione attraverso il Comitato della Pubblica Informazione), in seguito sia Lippman che Bernays scrissero del loro aperto disprezzo per un “pubblico americano malleabile ed estremamente mal informato”. (1) Lippman aveva già scritto che il popolo in una democrazia è semplicemente un “branco confuso” di “sconosciuti ignoranti e invadenti” (2) che dovrebbero essere mantenuti solo nella condizione di
Gli storici futuri potrebbero annoverarlo come il giorno in cui il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov, solitamente imperturbabile, ha deciso di averne avuto abbastanza: “Ci stiamo abituando al fatto che l’Unione Europea stia cercando di imporre delle restrizioni unilaterali, restrizioni illegittime, e noi partiamo dal presupposto che a questo punto l’Unione Europea sia un partner inaffidabile”. Durante una visita ufficiale a Mosca, Josep Borrell, il capo della politica estera della
Con la Presidenza Biden, Washington è tornata all’agenda del Riscaldamento Globale degli Accordi di Parigi. Con la Cina che promette a gran voce di arrivare a rispettare gli stringenti standard di emissioni CO2 entro il 2060, ora il World Economic Forum sta per svelare che cosa trasformerà il nostro modo di vivere in ciò che Klaus Schwab, il capo del WEF, chiama il Grande Reset. Non fatevi ingannare. Tutto questo
Nell’ultima settimana di settembre, un’offensiva azera ha rinnovato le ostilità nel perenne conflitto armato nel Caucaso meridionale tra l’Armenia e il suo vicino sulla regione del Nagorno Karabakh (“il Montuoso Karabakh”). Ad ottobre, gli scontri si sono intensificati poco oltre il confine di stato tra l’Azerbaigian e la Repubblica dell’Artsakh, non riconosciuta a livello internazionale, che aveva subito pesanti bombardamenti da parte degli azeri, con ordigni a grappolo di fabbricazione
Secondo i media americani, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta progettando di ritirare 9.500 soldati dalla Germania. Il numero di truppe statunitensi in Germania sarà quindi ridotto a circa 25.000 in un momento in cui però Varsavia insiste per il rafforzamento della presenza militare americana in Polonia. La Germania paga 35.000 soldati stranieri e di 17.000 lavoratori civili, e relative famiglie per la permanenza nel paese europeo. Tra
Dopo cinque anni di cronaca sulla Guerra Globale al Terrore, molte domande sugli attacchi americani rimangono senza risposta. L’Afghanistan è stato bombardato e invaso a causa dell’11 Settembre. Ero lì dall’inizio, prima dell’attacco alle Torri Gemelle. Il 20 agosto 2001, avevo intervistato [in inglese] il comandante Ahmad Shah Massoud, il “Leone del Panjshir”, che mi aveva parlato della “non-santa alleanza” tra Talebani, al-Qaeda e ISI (l’intelligence pakistana). Tornato a Peshawar,
Recentemente ho ricevuto una copia di un libro molto interessante di A.B. Abrams, intitolato “Potere e supremazia: storia dell’intervento occidentale in Asia”: non appena ho cominciato la lettura, ho deciso di intervistare l’autore e di chiedergli cosa sta succedendo in Asia. Mi interessa particolarmente da quando Putin ha intrapreso la versione russa del “pivot to Asia”, con la grande differenza che la strategia di Putin si è già dimostrata un
Il colpo di Stato del Maidan nel febbraio 2014, attentamente pianificato e orchestrato dall’imperialismo americano in combutta con i suoi tirapiedi neo-nazisti, ha messo in moto una miriade di forze centrifughe che hanno distrutto il paese. Uno sguardo superficiale alla stampa tradizionale europea rivela che l’attuale guerra civile in Ucraina è la guerra invisibile del continente. Non ci sono titoli che lamentano la morte e la distruzione che sopportano ogni
L’“Oleodottistan” ha una lunga storia, ma con la sua Nuova Via della Seta, la Cina è destinata a far cambiare le cose. Questo mese in Azerbaigian si sono tenute le elezioni presidenziali. Prevedibilmente, l’attuale leader Ilham Aliyev ha vinto il suo quarto mandato consecutivo con un 86% di voti che rimanda alla dinastia dei Kim. I supervisori internazionali dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) e dell’Ufficio