Oggi questi due tweet sono comparsi nella mia cronologia:
Il primo loda gli sforzi della sicurezza informatica del Regno Unito per la protezione delle reti in Ucraina. Il successivo riferisce dei tentativi riusciti di un gruppo della Repubblica di Donetsk di hackerare il software militare fornito dagli USA per gestire il campo di battaglia in Ucraina.
La violazione sembra essere molto reale.
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Ad aprile ho avvertito [in inglese] della proliferazione incontrollata di armi derivante dalla guerra in Ucraina:
Gli Stati Uniti e i loro sicari in Europa stanno spostando un’enorme quantità di armi in Ucraina. Ma nessuno ha idea di dove finiranno quelle armi. È probabile che molte di queste proliferino al di fuori dell’Ucraina, e alcune di queste armi colpiranno inevitabilmente chi ora le consegna.
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Gli Stati Uniti hanno mandato un’enorme quantità di armi in Siria. Quelle armi non sono finite ai “ribelli moderati” che la propaganda statunitense aveva sostenuto, ma nelle mani degli attori più ideologici e brutali sul campo: …
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Ripetendo quella “strategia”, gli Stati Uniti stanno mandando un’enorme quantità di armi e mercenari in Ucraina. Le cose più grandi che offrono non sono molto preoccupanti. Ma l’enorme quantità di armi leggere e di piccole munizioni, le armi anticarro e i sistemi antiaerei portatili rappresentano un serio pericolo a lungo termine. Stanno nel bagagliaio di un’auto e possono essere facilmente introdotti di nascosto attraverso i confini.
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Se c’è una lezione da imparare dalla Siria è che le persone più impegnate ideologicamente e più brutali sul campo non faranno solamente proliferare la loro ideologia in altri paesi. Sono anche i gruppi che inevitabilmente finiscono per detenere le armi più pericolose. Ne daranno alcune a quei gruppi in altri paesi che hanno la stessa ideologia.
Domenica la Finlandia ha affermato di vedere segni [in inglese] di una tale proliferazione:
Il National Bureau of Investigation (NBI) finlandese ha affermato di aver ricevuto informazioni preliminari secondo cui i criminali in Finlandia potrebbero aver ottenuto armi militari, come fucili d’assalto, destinati alle forze ucraine.
“Armi spedite [da vari paesi] in Ucraina sono state trovate anche in Svezia, Danimarca e Paesi Bassi”, ha detto a Yle il sovrintendente investigativo dell’NBI Christer Ahlgren.
I media internazionali hanno riferito che l’agenzia europea delle forze dell’ordine Europol ha previsto che bande criminali nascondano armi nelle aree di confine. La scorsa estate Europol ha rilasciato una dichiarazione [in inglese] in cui avverte che la proliferazione di armi da fuoco ed esplosivi in Ucraina potrebbe portare ad un aumento del traffico di armi da fuoco e munizioni nell’UE attraverso rotte di contrabbando consolidate o piattaforme online.
“Abbiamo visto segni di queste armi che hanno già trovato la loro strada in Finlandia”, ha detto Ahlgren.
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“Tre delle più grandi bande di motociclisti del mondo – che fanno parte di organizzazioni internazionali più grandi – sono attive in Finlandia. Una di queste sono i Bandidos MC, che hanno un’unità in ogni grande città ucraina”, ha spiegato. “Sappiamo che i contatti e le rotte si stanno riscaldando, in modo che siano a posto”.
I Bandidos sono un gruppo criminale organizzato vietato in diversi paesi. È probabile che la polizia sia in grado di gestirli. I Nazisti ucraini [in inglese] e la loro proliferazione internazionale sono un problema molto più grande.
In risposta alle preoccupazioni espresse dalla Finlandia, l’esercito americano ha annunciato ieri che ha finalmente iniziato [in inglese] a controllare dove stanno finendo tutte quelle armi:
Un piccolo numero di forze militari statunitensi all’interno dell’Ucraina ha recentemente iniziato a fare ispezioni in loco per garantire che le truppe ucraine tengano adeguatamente conto delle armi fornite dall’Occidente [entrambi i link in inglese] che ricevono, ha detto lunedì un alto funzionario della difesa statunitense ai giornalisti del Pentagono.
Il funzionario, che ha parlato in condizione di anonimato per fornire un aggiornamento militare, non ha voluto dire dove si stanno svolgendo le ispezioni o quanto siano vicine ai fronti le truppe statunitensi. Il funzionario ha affermato che il personale statunitense non può effettuare ispezioni “vicino alla prima linea”, ma ha affermato che si stanno svolgendo dove le condizioni di sicurezza lo consentono.
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Lo sforzo fa parte di una più ampia campagna statunitense, annunciata la scorsa settimana dal Dipartimento di Stato, volta a garantire che le armi fornite all’Ucraina [in inglese] non finiscano nelle mani delle truppe russe, dei loro delegati o di altri gruppi estremisti.
Si noti la viscida frase di propaganda che AP ha usato qui: “…truppe russe… o altri gruppi estremisti”.
Il fatto che ci siano voluti otto mesi per iniziare anche solo questo zoppicante sforzo di controllo delle armi [in inglese] mostra la mancanza di preoccupazione che i nostri ben protetti governanti hanno per la propria sicurezza.
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Per qualche strana ragione il New York Times non è stato in grado di “confermare in modo indipendente” [in inglese] che 10 droni suicidi russi sono stati sufficienti per colpire 18 obiettivi:
L’esercito ucraino ha detto che lunedì la Russia ha lanciato 55 missili, 45 dei quali sono stati abbattuti. Tredici civili sono rimasti feriti, ha riferito l’agenzia di stampa Ukrinform. Il Ministero degli Esteri ha affermato che 18 “infrastrutture civili cruciali” sono state danneggiate. Nessuna delle cifre può essere confermata in modo indipendente.
Ci si chiede davvero perché…
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Pubblicato da Moon of Alabama l’1 novembre 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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*azzo!
Con dieci droni diciotto bersagli colpiti!
I russi e gli iraniani sono veramente andati avanti con questi oggetti!
Cari saluti
Come va con i teppistelli ukrainofoni, ben foraggiati con i nostri soldi e armati fino ai denti?
Le vendono le armi prima di disertare? A chi le vendono? Se capita ai russi o altrimenti a organizzazioni terroristiche, magari finanziate dall'”occidente”?
Cari saluti
questa voce dei media che si propaga da un po’ di tempo ha lo scopo di far credere che gli ucraini sul campo non riescono ad avere i successi attesi perché la struttura militare ucraina è corrotta ,oppure
non ha ancora. una metodologia di controllo delle forniture e delle perdite sui vari fronti.
Se le cose stessero così la Nato non ha speranza di cavare un ragno dal buco ucraino ma ha un alibi per continuare a fornire armi per tenere in piedi il governo in carica che più è sostenuto dall’esterno più è probabile che si formi una resistenza avversa agli USA e UE che vogliono spartirsi il bottino residuale.
5/11/22