L’analisi militare qui pubblicata è stata fornita da una persona a conoscenza del conflitto. Come tale, ha potuto ottenere informazioni specifiche e dettagliate sui movimenti di truppe nel maggio 2015.  Visto l’aumento delle violenze dei giorni scorsi (2-4 Giugno 2015), pubblichiamo l’informazione al completo e speriamo che l’assalto ucraino possa essere evitato.
Mappa delle attività militari confermate

Mappa delle attività militari confermate


Da segnalare anche l’aumento di attività incentrate su Gorlovka, zona Pesky a nord di Donetsk e Mariupol, e anche le “porte” tra Gorlovka e Lugansk e Donetsk e Mariupol tra.
Tali attività si concentrano sull’allargamento delle forze di difesa e di contrattacco in tre aree strategiche: Gorlovka, Donetsk e Mariupol. L’allargamento ricorda i tentativi, in parte falliti, delle forze armate dell’Ucraina per conquiste territoriali (ad esempio, il tentativo di avvicinarsi alla zona dell’incidente del MH17), ed è anche simile alla vecchia strategia usata con successo da parte dell’esercito russo nella seconda guerra mondiale.

Fase 1: Coinvolgere le forze nemiche in aree strategiche.
Fase 2: Concentrare le forze d’assalto a sinistra e a destra di queste aree strategiche per far credere al nemico che ci sia un tentativo di assaltare quelle zone.
Fase 3: Lanciare un attacco nelle suddette zone strategiche e costringere il nemico a riallineare le sue forze per rispondervi.
Fase 4: Isolare il nemico rispetto alle aree strategiche.

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Ipotetica Direzione delle Linee di Attacco ucraine

La recente espansione delle attività e la concentrazione di truppe intorno a queste aree strategiche, anche a confronto con attività passate, suggeriscono che gli ucraini stiano preparando le operazioni visualizzate sulla mappa. Gli obiettivi possono essere:

Isolare le forze per conquistare la regione di Mariupol e la regione al confine della Federazione russa.
Circondare l’aeroporto di Donetsk nonché la città e tenerne isolate tutte le forze schierate nel sud a Mariupol.
Impedire l’approvvigionamento delle truppe a Donetsk e Lugansk. Non commenteremo oltre su come questi piani possano fallire e non vogliamo in alcun modo contribuire, sia pure indirettamente, a scontri che costano vite ai civili. Ancora una volta, le zone di combattimento sono in zone residenziali.
Negli ultimi decenni, le forze armate dell’Ucraina non hanno aggiornato le loro dottrine e strategie, e quelle insegnate sono ancora le stesse dell’armata rossa. Di conseguenza, ancora si applicano dottrine antiquate e inadatte alla situazione o sviluppi attuali.

Strategie di attacco: schema astratto

Strategie di attacco: schema astratto


E’ noto per questo come “pincher” (pinch o morsetto) e ha una certa somiglianza con la strategia che un cane di piccola taglia (attaccante) adotta per attaccare un cane piu’ grosso (difensore), usando la sua velocità e agilità nei cambi di direzione e riducendo l’abilita’ dell’avversario nel reagire all’attacco. Un’altra analogia è il piccolo cane che abbaia per ingannare il nemico prima di un attacco. In breve, il cagnolino non attacca dalla posizione dove ha cominciato ad abbaiare. Il maresciallo Zhukov è riuscito a farsi maestro di questa dottrina nella Seconda Guerra Mondiale, quando ha concluso che gli attacchi massicci diretti portavano ad un alto numero di vittime e gravi perdite di attrezzature senza una grande percentuale di successi. Anche il nome “pincher” ha la sua origine in una lettera in cui (Zhukov) spiegò la sua strategia per rompere le difese, senza un attacco frontale “voce forte a fronte, correre a mordere i lati e sul retro; pulire completamente le ossa. “

L’elemento chiave per il successo di questa strategia è il lasciare un’apertura tra le proprie posizioni e la zona attiva delle operazioni e lanciare attacchi contro il nemico, facendogli credere che la forza attaccante si stia indebolendo. La storia dimostra che più estese sono le posizioni, piu’ grande è la possibilità di successo. Il nemico dovrà riallineare le sue forze per far fronte all’assalto previsto e non essendo in grado di rafforzare le proprie difese, crea una porta.

Prima dell’assalto vero e proprio utilizzando la porta o le porte, c’è un aumento di fuoco d’artiglieria e raid aerei (questa ultima parte non è applicabile alla situazione attuale). Due terzi delle forze radunate nei pressi delle postazioni nemiche si muoveranno rapidamente attraverso queste “porte” e cominceranno l’assalto da posizioni intermedie prima di spingersi in avanti oltre il raggio di portata del nemico. Nel momento in cui il nemico risponde al vero assalto e alle rapide forze d’assalto, il restante terzo delle forze lancia il suo l’assalto per paralizzare il nemico e prevenire l’attacco da parte della sua forza d’attacco.

Anche se il maresciallo Zhukov ha continuato ad utilizzare questa strategia nel corso dell’ultimo anno della campagna, compreso l’assalto finale su Berlino, il più grande “pizzico” della storia recente è la Normandia, con distrazioni provenienti da nord e sud e un assalto dai lati. Calais, il luogo più probabile per un attacco da terra, è stata bombardata per giorni. La diffusione di informazioni false contribuì a preparare l’operazione. Invece di andare ad est, una volta sbarcati, come previsto, il più grande contingente di truppe di assalto si mosse verso sud per circondare e catturare il porto strategico.

Anche le milizie del Donbass hanno effettuato diverse operazioni “pizzicanti”, la più importante delle quali ha portato alla cattura di Debaltsevo. Anche le forze ucraine hanno effettuato varie analoghe operazioni, con vari gradi di successo. Il tentativo di avanzare verso il luogo dello schianto del MH17 è stata l’operazione di maggiore successo, anche se si arenò a causa del fallimento nel mantenere le linee di rifornimento, sicché le milizie hanno contrattaccato recuperando il territorio perduto.

A questo punto, la strategia più probabile sembra essere un’operazione di “pizzico” tra Donetsk e Mariupol, sostenuta da un’altra a nord di Donetsk. Senza la possibilità di effettuare due operazioni contemporaneamente, si presume che l’obiettivo principale sarà di isolare le posizioni miliziane nella zona di Mariupol. Il “pinch” a Donetsk sarà, presumibilmente, una distrazione ed un’operazione tattica per impedire ai militari di mandare rinforzi alle forze attaccate nella zona di Mariupol. Se questa fase ha successo (che lascerebbe le milizie isolate e circondate) gli ukraini potrebbero attivare la seconda fase per circondare l’aeroporto di Donetsk.

Per evitare una sconfitta, ogni comandante ben addestrato è in grado di compiere un’operazione di questo tipo e creare un’altra “caldera”, circondando unità militari ucraine. Veramente preoccupante è il fatto che tutte le operazioni di combattimento previste riguardino ancora zone popolate, con alta probabilità di vittime civili.

Articolo apparso su Slavyangrad il 4 giugno 2015

Traduzione in italiano di  Voltaire1964 per SakerItalia.it

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