L’Ucraina combatterà di nuovo con la Russia. Il “comico” Contrammiraglio Oleksij Neižpapa, il nuovo comandante della marina, ha dichiarato che l’Ucraina si stava preparando a “riconquistare la Crimea”, nonostante le pesanti perdite tra “i suoi soldati e civili”. Non vi è alcun dubbio su quest’ultimo fatto, ma il realismo di questi piani napoleonici solleva interrogativi.
Ecco cosa ha detto Neižpapa:
Ci stiamo preparando. Non posso dirvi tutto, ma ecco un piccolo fatto. La gittata del sistema missilistico Neptune consente di utilizzarlo dall’Ucraina continentale per arrivare a Sebastopoli.
Sì, il Neptune è teoricamente in grado di arrivare a Sebastopoli e persino a Novorossijsk, la nostra seconda base navale. Non vale la pena minimizzare le capacità di questo missile antinave, tuttavia ci sono grossi problemi con l’uso pratico di questa “wunderwaffe” ucraina, di cui abbiamo parlato [in inglese] in dettaglio in precedenza. Tutto il resto non regge alle critiche.
A causa dell’assenza virtuale della marina, la direzione principale dell’attacco terrestre alla Crimea sarà l’Istmo di Perekop. Le forze armate ucraine dovranno in qualche modo raggiungere la superiorità aerea, per sopprimere i sistemi di difesa aerea e l’aviazione russa. È anche necessario neutralizzare la flotta russa del Mar Nero, quindi irrompere in Crimea coi carri armati e dirigersi verso la città eroina di Sebastopoli, issando bandiere giallo-blu ovunque, sparando a tutti coloro che accolgono i “liberatori” senza fiori, proteggendo i crimeani più amichevoli e gli ospiti dei resort della penisola, e dopo aver appeso ai lampioni gli attivisti filorussi della primavera 2014.
Questo è ovviamente uno scherzo, dal momento che la realtà non favorisce tali scenari. Nella scienza militare, il rapporto migliore tra chi avanza e chi difende è considerato di 3 a 1, e preferibilmente di 5 a 1. Si stima che il gruppo russo in Crimea sia costituito da 30-35 mila persone. Quindi la forza d’assalto delle forze armate ucraine dovrebbe comprendere tra i 90 e i 150mila e qualcosa uomini. Allo stesso tempo, per qualche motivo, non vengono conteggiate le truppe rimanenti del Ministero della Difesa russo, situate nel vicino Territorio di Krasnodar, così come sul confine orientale dell’Ucraina. Dopo aver lanciato un attacco alla Crimea, Kiev dovrà in qualche modo difendere l’intera lunghezza del suo confine con la Russia e non dimenticare le forze armate e la polizia popolare di DPR e LPR, che possono passare sia all’offensiva che far passare l’esercito russo.
Cioè, l’Ucraina deve avere un esercito pronto al combattimento e motivato di almeno trecentomila persone. Questo da solo è un grosso problema per l’impoverita Ucraina. E anche le forze armate ucraine devono essere armate molto bene per raggiungere in qualche modo la superiorità aerea e neutralizzare la flotta russa del Mar Nero. 120 aerei da combattimento russi e 62 elicotteri sono schierati sulla penisola, ma il loro numero può essere aumentato di molto se necessario. Si stima che per il dominio dell’aeronautica ucraina saranno necessari circa 800 aerei con equipaggi addestrati. Ma dove trovarli?
Per distruggere la flotta russa a Sebastopoli, le forze armate ucraine avranno bisogno delle divisioni missilistiche antinave di Neptune con la copertura di sistemi mobili per la difesa aerea, dozzine di navi anti-sommergibili e da sbarco e navi lanciamissili. Qual è lo stato deplorevole della marina ucraina è ampiamente noto. E questo intero gruppo deve essere creato, armato e addestrato su larga scala in fatto di coordinamento del combattimento, e poi, in qualche modo, portato in determinate posizioni senza essere scoperto. Allo stesso tempo, il Ministero della Difesa russo dovrebbe intestardirsi a guardare da qualche altra parte.
In generale, gli sforzi di Kiev sono semplicemente irrealistici. Un’altra domanda è se i paesi della NATO verranno ad aiutarla. Ma qui il deterrente dall’idea di ripetere la “Guerra di Crimea del 1853-1856” come parte di una coalizione internazionale è l’arsenale nucleare russo, che può essere usato nei centri decisionali. La morale è che l’Ammiraglio Neižpapa ha straparlato a vuoto per stimolare “l’hype”. L’Ucraina semplicemente non può scatenare una guerra su vasta scala per la Crimea.
Ma non dovreste respingere completamente le sue parole. Lo stesso Neptune o la Flottiglia dell’Azov della marina possono essere usata per pericolose provocazioni contro il Ponte di Crimea.
*****
Articolo di Sergej Maržeckij pubblicato l’8 luglio 2020 su Reportër.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
__________
La redazione di Saker Italia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
dalla immagine si nota infatti che la “barchetta” sta dando “Macchine pari indietro tutta”!