Nota: il testo sottostante è stato pubblicato sul sito ufficiale di Poroshenko, ma solo in ucraino, non in inglese o in russo. Cosa che lo rende interessante, poiché è indirizzato non solo agli Ucraini ma anche alla “comunità mondiale”. Grazie ad “AA” che lo ha tradotto dall’ucraino all’inglese, posso condividere con voi quest’interessantissimo discorso. Come vedrete, Poroshenko vuole creare una coalizione internazionale contro la Russia (si veda il testo in rosso).

The Saker

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Il Presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko: Discorso al popolo ucraino e ai popoli del mondo per il settantesimo anniversario dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

2 settembre 2015

Cari compatrioti!

Cara comunità mondiale!

Settant’anni fa, gli straordinari sforzi di decine di nazioni misero fine al più orribile fra i conflitti armati su vasta scala di tutta la storia dell’umanità – la Seconda Guerra Mondiale.

La nostra terra è stata la sanguinosa arena di duri combattimenti. Su questa terra ucraina ha avuto luogo quasi la metà delle operazioni strategiche difensive e offensive del fronte est europeo, proprio in Ucraina, sono state distrutte più della metà delle truppe naziste.

Abbiamo avuto il nostro doloroso bilancio di  perdite in questa tragedia. Questa guerra, secondo varie stime è costata all’Ucraina tra gli otto e i dieci milioni di vite.

Siano rese imperitura memoria e luce ai defunti!

Gli Ucraini hanno combattuto coraggiosamente con il nemico nei ranghi dell’Armata Rossa, dei partigiani sovietici e di formazioni irregolari, così come negli eserciti regolari della coalizione anti-Hitler di Francia e Slovacchia, o in altri movimenti di resistenza. Centinaia di migliaia di patrioti ucraini combatterono nell’Esercito di Resistenza dell’Ucraina.

Circa due milioni e mezzo di nostri concittadini vennero decorati con medaglie per i loro eroici sforzi, civili e militari. Per il loro eccezionale coraggio, più di duemila vennero decorati con l’onorificenza di Eroe dell’Unione Sovietica. Il leggendario Ivan Kozhedub lo fu per  tre volte, altri trentadue Ucraini per due. La bandiera della vittoria venne issata sul tetto del Reichstag dal nostro connazionale Olexij Berest. Molti nativi dell’Ucraina erano in posizioni prominenti nel comando dell’Armata Rossa. Uno tra loro era l’Eroe dell’Ucraina, il tenente generale Kuzma Derevyanko, cui sono stati resi onori postumi, per il coraggio, la devozione e gli sforzi diplomatici nelle relazioni internazionali degli accordi del dopoguerra.

Come riconoscimento per il potente contributo della nostra gente alla vittoria sul Nazismo, all’Ucraina venne garantito il diritto di diventare un paese fondatore dell’ONU.

Il popolo ucraino ha pagato un prezzo molto alto per la propria libertà. Ogni famiglia ucraina ha la propria storia nella ricostruzione avvenuta durante e dopo la guerra. Le loro storie di eroici combattimenti, della vita sotto l’occupazione, di evacuazioni, campi di concentramento, schiavismo nazista, terrore, carestia e repressioni di Stalin, si tramandano di generazione in generazione e sono divenuti memoria nazionale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’intero territorio dell’Ucraina moderna venne occupato dai nazisti e dai loro alleati, vennero distrutte più di settecento città ucraine, decine di migliaia di villaggi, e fabbriche, assieme a  oggetti di valore culturale e religioso.

Più di tre milioni e mezzo di nostri connazionali furono deportati a Est – i nostri migliori lavoratori e specialisti dell’economia nazionale, cinquecentocinquanta stabilimenti industriali, decine di scuole superiori, teatri, musei. La maggior parte di queste fabbriche si trovava nel territorio della moderna Federazione Russa, dove sono rimaste.

La Seconda Guerra Mondiale non è stata soltanto una profonda ferita nella civilizzazione umana. E’ anche una dura lezione, le cui conclusioni non sono state colte da tutti.

La questione della pace o della guerra è ancora in cima alla lista delle priorità dell’agenda internazionale europea.

La Federazione Russa ha cinicamente infranto il diritto internazionale con l’annessione della Crimea e alimentando il conflitto nel Donbass, distruggendo ancora una volta oggi il sistema di sicurezza europeo e globale.

L’indecente aggressione russa è una minaccia non solo per l’Ucraina ma per tutta l‘umanità civilizzata, la sua sicurezza e la sua stabilità.

La sanguinosa lezione della Seconda Guerra Mondiale non deve essere vana, l’aggressore può essere fermato solo da sforzi congiunti, come avvenne settant’anni fa.

L’Ucraina è sostenuta dalla maggioranza dei leader europei e globali, aiuto che noi sentiamo continuamente nei nostri periodi difficili, che dimostra che la comunità internazionale comprende l’insensatezza di una politica di pacificazione con l’aggressore.

E’ per questo che, oggi che celebriamo il settantesimo anniversario dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel ricordare milioni di morti,  richiamiamo tutte le nazioni del mondo libero a unirsi risolute contro l’aggressore russo, che ha iniziato una non dichiarata guerra “ibrida” contro l’Ucraina sovrana.

Il mondo democratico deve fare il Massimo degli sforzi per riparare il sistema dell’ordine internazionale distrutto e ripristinare la fiducia nel diritto.

Oggi, voglio rivolgermi in modo speciale ai veterani di guerra, ai membri del movimento di liberazione, a chi partecipa alle operazioni  anti-terrorismo in Donbass  e nelle regioni di Lugansk e a tutti coloro che difendono con le armi il nostro Paese.

La memoria delle gesta dei nostri nonni durante la Seconda Guerra Mondiale e la lotta per la sovranità e l’integrità territoriale del nostro stato, oggi come mai prima, unisce il popolo ucraino. Questa memoria è stata e resterà sempre sacra per tutti noi.

Sono convinto che l’aspirazione dello spirito del popolo ucraino di costruire uno stato sovrano europeo e la solidarietà di tutti i popoli del mondo nella resistenza all’aggressione porterà al ripristino della pace e al successo nello sviluppo dell’Ucraina.

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Articolo apparso su Thesaker.is il 04/09/2015
Traduzione in italiano a cura di Mario B. per Sakeritalia.it

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