Oh che bel grande regalo è arrivato da Washington per il regime di Kiev questa settimana… Giusto in tempo per il Natale, e solo poche settimane dopo che il presidente Petro Poroshenko ha tentato di incitare una guerra con la Russia con una provocazione navale nello Stretto di Kerč’.
Per prima cosa, l’inviato del governo americano Kurt Volker ha annunciato [in inglese] questa settimana che altri 250 milioni di dollari in armi sono stati impacchettati dal Congresso per l’Ucraina. Poi le principali istituzioni creditizie internazionali con sede a Washington, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, hanno firmato [in inglese] prestiti multimiliardari per il regime di Poroshenko.
Radio Free Europe, di proprietà del governo statunitense, ha descritto i nuovi prestiti finanziari come una “vittoria” per Poroshenko. L’apparente fiducia degli investitori accordata dalle “agenzie di sviluppo” con sede a Washington rafforzerà le prospettive di rielezione del presidente in carica nel prossimo voto di marzo. Fino a poco tempo fa, Poroshenko stava affondando nei sondaggi d’opinione, e sembrava destinato ad una sconfitta. Quanto è conveniente che l’FMI e la Banca mondiale – sotto il controllo del governo degli Stati Uniti – si siano fatti avanti con grandi aiuti? Questa non sembra un’interferenza negli affari sovrani di un paese?
Dopo il colpo di Stato appoggiato dalla CIA a Kiev nel febbraio 2014 contro il governo eletto di Viktor Yanukovych, si stima [in inglese] che gli Stati Uniti abbiano fornito alla cricca che ha conquistato il potere un miliardo di dollari in aiuti militari. E questi doni discutibili continuano ad arrivare, con l’inviato Kurt Volker che questa settimana ha annunciato ad un forum a Bruxelles che il Congresso USA sta elaborando un prestito di altri 250 milioni di dollari.
I legislatori americani non sembrano preoccuparsi che il regime di Kiev sia dominato da demagoghi neo-nazisti e paramilitari che venerano Stepan Bandera e altri collaborazionisti ucraini alla soluzione finale del Terzo Reich. Proprio di recente il presidente Poroshenko è stato fotografato [in inglese] mentre ispezionava le forze speciali ucraine, alcune delle quali indossavano le insegne delle SS del Terzo Reich.
Come il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato nella sua conferenza stampa annuale di questa settimana, il regime di Kiev è in guerra, e sta operando un blocco da oltre quattro anni contro i suoi stessi cittadini ucraini nella regione orientale del Donbass, dove i civili continuano ad essere uccisi quotidianamente.
Una delle ragioni per cui questa guerra rimane in gran parte sconosciuta in Occidente è perché i media occidentali non ne parlano. O quando lo fanno, distorcono i fatti con bugie che affermano che la Russia ha “invaso l’Ucraina”. Questo è simile al modo in cui i media occidentali si “dimenticano” di riferire sulla guerra in Yemen, e quando si prendono la briga di menzionare lo Yemen, distorcono di nuovo i fatti definendola una guerra per procura con l’Iran.
La guerra dell’Ucraina contro i russi dell’Ucraina orientale è guidata da una russofobia rabbiosa sottoscritta dal regime di Kiev, in linea con la mentalità sterminatrice da Terzo Reich, col quale i loro predecessori hanno collaborato durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’imprudenza criminale di Washington non conosce limiti. Proprio mentre il Presidente Donald Trump annuncia, questa settimana, che sta ritirando le truppe americane dalla Siria (presenti illegalmente da quattro anni), la stessa amministrazione sta intensificando il coinvolgimento militare in Ucraina.
Dopo l’incidente del 25 novembre nello Stretto di Kerč’, quando tre navi da guerra ucraine pesantemente armate hanno violato il confine marittimo russo, si sarebbe potuto pensare che i sostenitori statunitensi del regime di Kiev avrebbero prevalso su di esso, invitandolo alla cautela per non esacerbare la Russia. A quanto pare, non è successo affatto. Gli Stati Uniti stanno facendo notare che stanno aumentando il loro già massiccio sostegno militare. Ciò equivale ad un semaforo verde da Washington al regime di Kiev per continuare le sue provocazioni.
Anche il tempismo del finanziamento dell’FMI e della Banca Mondiale sono evidenti e altrettanto riprovevoli. L’FMI ha dichiarato di aver approvato 4 miliardi di dollari in nuovi fondi per il regime di Kiev, la cui prima tranche sarà erogata entro il 25 dicembre, giorno di Natale nel calendario occidentale! Insieme, i prestiti dell’FMI e della Banca Mondiale permetteranno al regime di Kiev di cercare di ottenere ancora più crediti da altre fonti internazionali, la cui concessione agisce come un’approvazione di una “economia sana”.
L’Ucraina è già schiacciata da enormi debiti [in inglese] nazionali per circa 115 miliardi di dollari. L’FMI e la Banca Mondiale stanno quindi spingendo il paese verso more più pesanti. Senza dubbio questo fa parte del piano di come il capitale occidentale spoglierà il paese delle sue risorse e getterà la popolazione nella schiavitù del debito.
Tuttavia, sorgono gravi questioni legali. Si sa che alle istituzioni di Bretton Woods dell’FMI e della Banca Mondiale, ufficialmente affiliate alle Nazioni Unite, è vietato prestare denaro agli stati che si trovano nel bel mezzo di un conflitto armato. Com’è possibile che queste istituzioni stiano coprendo di soldi il governo di Kiev nonostante l’orrendo attacco di quest’ultimo al proprio popolo nell’est dell’Ucraina, la sua esplicita affiliazione con l’ideologia neonazista, e i suoi sfacciati tentativi di provocare una guerra con la Russia?
Inoltre, i prestiti dell’FMI sono stati sospesi nel 2017 presumibilmente perché il regime di Kiev non ha accondisceso alle richieste di reprimere la corruzione e attuare riforme politiche. Se non altro, la corruzione economica e politica nel territorio ucraino sotto il controllo del regime di Kiev è diventata un problema ancora più grande e dilagante. L’FMI e la Banca Mondiale hanno annunciato le loro “chicche finanziarie” questa settimana, senza fornire alcuna prova di presunti miglioramenti delle condizioni.
Tutto ciò crea brutte previsioni per i prossimi mesi. Il regime di Kiev non ha intenzione di tornare agli Accordi di Minsk del 2015, che chiedevano una soluzione politica negoziata in Ucraina. Come ha osservato Putin di recente, fino a quando l’attuale cricca di Kiev rimarrà al potere, il conflitto sarà all’ordine del giorno.
Il governo degli Stati Uniti e le istituzioni finanziarie di Washington stanno facendo in modo che la cricca rimanga al potere, grazie alle loro generose iniezioni di aiuti finanziari e militari. Più inquietante è il fatto che il regime di Kiev si sentirà incoraggiato a portare la sua bellicosità contro la Russia ad un livello ancora più spericolato.
Si suppone che Babbo Natale dovrebbe ricompensare i ragazzi e le ragazze che sono stati bravi. Per Washington, i doni vanno evidentemente distribuiti ad un regime canaglia neonazista con le mani sporche di sangue.
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Articolo di Finian Cunningham pubblicato su Information Clearing House il 25 dicembre 2018
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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