Le ultime grandi notizie dall’Ucraina
Avete sentito quali sono le notizie più recenti sull’Ucraina? No? C’è un mini-Maidan in corso e i nazionalisti ucraini sembrano sperare che Poroshenko verrà cacciato prima della fine della settimana. Non lo sapevate? Beh, questa è la vera grande notizia, il fatto che non ne avete sentito parlare.
Sinceramente, quello che sta succedendo è veramente interessante. Lasciatemi riassumere: l’ex presidente della Georgia Mikhail Saakashvili (che è stato spogliato della cittadinanza georgiana e della cittadinanza ucraina) ha attraversato di recente la frontiera (naturalmente attraverso la Polonia) ed è giunto a Kiev per chiedere le dimissioni di Poroshenko. Pensate che stia scherzando? Controllate la sua pagina di Wikipedia [in inglese], contiene tutti i dettagli. Ma poi migliora. Gli analisti concordano che Saakashvili è usato come un ariete da qualcuno molto più influente – Iulia Timoshenko, ovviamente. Ma ciò che è veramente nuovo è che molti analisti e commentatori ben informati sembrano pensare che gli USA e l’UE non siano la principale forza trainante di questi ultimi sviluppi (anche se sono coinvolti, ovviamente).
Che cosa sta succedendo?
Beh, come ho detto, la grande notizia è che voi non ne avete sentito parlare. Non ne avete sentito parlare perché fondamentalmente non importa a nessuno, nemmeno all’amministrazione Trump. È vero, l’amministrazione Trump è così occupata ad autodistruggersi che non si interessa davvero del Kurdistan, e ciò implica che non si preoccupa neanche del Sancta Sanctorum: Israele (piangi pure quanto vuoi, Bibi!). Perciò, lasciamo stare l’amministrazione Trump, anche i media sionisti sembrano non interessarsi più a quello che accade in Ucraina (naturalmente alcuni esponenti della linea dura continuano a delirare [in inglese]). Da qui il (relativo) silenzio su questo tema. Quello che ci dice questo fatto sui politici ucraini è che sono abbastanza isolati. Ed è per questo che stanno prendendo la situazione nelle loro mani.
Non credo che valga la pena soffermarci su tutte le personalità e le fazioni attualmente coinvolte nella lotta politica. Posso riassumere dicendo che ci sono quattro gruppi principali attualmente identificabili: i cattivi, i peggiori, i pessimi e la maggioranza silenziosa. Cominciamo dall’ultima, la maggioranza silenziosa.
Secondo tutti i resoconti (e secondo tutti i miei contatti personali) è abbastanza ovvio che la grande maggioranza di coloro che non hanno potuto lasciare l’Ucraina ora sono depressi, silenziosi e in “modalità sopravvivenza”. Gli ucraini, come i russi, sono estremamente bravi con questa modalità di sopravvivenza, insegnatagli da una storia molto dolorosa: possono sopravvivere in condizioni in cui tutti gli altri morirebbero. La loro storia gli ha anche insegnato che ci sono momenti in cui si desidera mantenere un basso profilo, stare zitti e concentrarsi sull’arrivare alla fine della giornata. Penso anche che la maggior parte degli ucraini capisca pienamente che là fuori non esiste una fazione/forza che rappresenti i loro interessi, e ciò significa che non hanno assolutamente alcuna ragione per farsi coinvolgere. Questo non ha niente a che fare con la passività o l’ignoranza politica: questo è semplice buon senso. Farsi coinvolgere è ciò che ti uccide. Starsene al riparo fino a quando la fase peggiore della tempesta non passa è l’unica tecnica corretta di sopravvivenza in periodi di duri scontri politici.
Poi ci sono i cattivi, i peggiori e i pessimi. I cattivi – sono Poroshenko e i suoi. I peggiori – sono i pazzi alla Oleg Liashko. I pessimi – sono gli ideologi rabbiosi come Tiagnibok o la Farion. Possiamo chiamarli i Furfanti, i Pagliacci e i Nazisti.
I Furfanti, i Pagliacci e i Nazisti
Adesso i Furfanti sono ancora al potere, ma sono in difficoltà. Peggio ancora, i Furfanti sono terrorizzati dai Nazisti, quindi devono costantemente impegnarsi in un flusso di concessioni per cercare di appagarli, cosa che, ovviamente, non gli riesce, e ciò incoraggia solo i Nazisti (sembra esattamente il flusso infinito di concessioni di Trump ai neoconservatori, non vi pare?). Quanto ai Pagliacci, possono essere comprati da entrambe le parti, talvolta allo stesso tempo, e intrattengono la gente con le loro buffonate. I Pagliacci in realtà sono un sottoprodotto dell’ideologia nazionalista ucraina arrivata all’ultimo stadio della follia, ma non hanno davvero una potente base elettorale: i Furfanti e i Nazisti sono molto più potenti. Inoltre, non congedate i Pagliacci troppo presto, perché potrebbero improvvisamente passare dalla parte dei Furfanti o dei Nazisti, a seconda di chi gli offre un accordo migliore (o li spaventa di più).
Tutto ciò sarebbe piuttosto divertente se un altro attacco ucronazista non fosse una possibilità molto reale. Ecco come potrebbe accadere.
I Furfanti mantengono a malapena il potere e potrebbero dover avviare una guerra solo per deviare in un’altra direzione la crescente pressione politica contro di essi. Le guerre sono ottime per mettere in cerchio i carri e per schiacciare l’opposizione.
I Pagliacci, a causa della loro ideologia, approverebbero una nuova guerra. Semplicemente non possono dire nulla contro di essa. Se inizierà una guerra, le faranno una standing ovation. Inoltre, se provassero ad esprimere una forma qualsiasi di disaccordo verrebbero facilmente schiacciati dai Furfanti e dai Nazisti. Perciò i Pagliacci sosterranno sempre qualsiasi cosa sulla quale siano d’accordo le altre due fazioni.
Per quanto riguarda i Nazisti, la guerra contro la Russia e tutto ciò che è russo è la loro ragion d’essere, il nucleo della loro identità e lo scopo della loro vita. Gli ucronazisti hanno una visione e un ordine del giorno profondamente revanscisti, e se sconfiggere la Russia non è plausibile (anche se alcuni di loro non lo accettano nemmeno come dato di fatto), uccidere o espellere tutti i non ucronazisti dall’Ucraina per loro è un surrogato accettabile. Anzi, hanno perfino alcune contorte teorie sulla purezza razziale (ucraini ariani contro russi mongoli ugrofinnici). Vero, i nazisti genuini sono una minoranza in Ucraina, ma compensano questo fatto col possesso di armi, un sacco di armi.
Che cosa ha impedito agli ucronazisti di attaccare dall’epoca del loro ultimo tentativo, è il doloroso ricordo della bruciante sconfitta che hanno subito per mano dei novorussi. Ma qui c’è anche un rischio molto reale: le sconfitte spesso rendono migliori gli eserciti, le vittorie spesso li rendono compiacenti. Quando sento i novorussi dire “la prossima volta arriveremo a Kiev” spero che la loro fiducia abbia basi solide, ma temo che potrebbero sottovalutare l’avversario.
Le due parti sono veramente pronte per una ripresa della guerra?
In verità è molto difficile valutare le possibilità di un altro attacco ucronazista. Da un lato, le forze ucronaziste hanno avuto due anni per raggrupparsi, leccarsi le ferite, riorganizzarsi, riarmarsi, riaddestrarsi, ecc. Cosa più importante, sembra che abbiano costruito posizioni difensive in profondità, che comprendono forse 2 o addirittura 3 schieramenti difensivi. Perché la difesa è importante? Perché se le vostre posizioni difensive sono forti, allora il rischio di contrattacchi da parte delle forze nemiche è molto più basso e ciò, a sua volta, significa che è molto meno probabile che la vostra offensiva finisca circondata in un “calderone” (sto semplificando, in realtà è un po’ più complicato, perché dipende dalla profondità del vostro attacco, ma sorvoliamo). Un paio di anni è un sacco di tempo per trincerarsi e prepararsi per la difesa, e senza accesso a dati classificati è difficile capire quanto sono stati efficaci questi sforzi. Per quanto riguarda i nuovi equipaggiamenti (sia ucraini che appena consegnati dall’Impero), non faranno alcuna differenza, sono solo chiacchiere politiche. Il mio consiglio è: non appena sentite o leggete qualcosa sulla consegna di “armi letali”, ignorate tutto ciò che viene dopo. Stessa cosa per l’addestramento fornito da esperti polacchi o statunitensi. Questa è solo propaganda. Quello che non è propaganda è il supporto di intelligence offerto dall’impero apertamente (satelliti) o di nascosto (osservatori dell’UE, ecc.). Questo, e il fatto che gli ucronazisti hanno un vantaggio numerico di 2-2,5:1 rispetto ai novorussi.
Si può dire più o meno la stessa cosa sui novorussi: anche loro hanno avuto due anni per trincerarsi, secondo tutte le relazioni ora hanno integrato le loro forze in un esercito regolare in grado di organizzare controffensive in profondità, il loro morale e addestramento sono probabilmente molto più alti rispetto a quelli degli ucronazisti, e possono contare sul sostegno russo (intelligence, logistica, addestramento, ecc.). Inoltre, hanno il vantaggio di giocare in casa. Infine, e Putin di recente lo ha dichiarato molto chiaramente, la Russia non permetterà la riconquista militare della Novorussia, il che significa che anche se gli ucronazisti riusciranno in qualche modo a sfondare le difese novorusse, saranno attaccate dalle forze armate russe, soprattutto per mezzo di attacchi missilistici/bombardamenti, e a quel punto la guerra si fermerà in meno di 24 ore.
Il grande errore concettuale, tuttavia, sarebbe quello di supporre che gli ucronazisti vogliono davvero riconquistare la Novorussia (o la Crimea, se è per questo). In realtà, tutti sanno che questi territori sono andati via per sempre e che Kiev semplicemente non ha i mezzi per controllarli, soprattutto senza l’assistenza russa. Permettetemi di ripeterlo: anche se per qualche magia i russi dovessero lasciare che gli ucronazisti invadano il Donbass, questo comporterebbe una guerriglia incredibilmente brutale da parte dei locali, che gli ucronazisti non avrebbero alcuna possibilità di sconfiggere. Sì, sarebbe un bagno di sangue, ma non finirebbe mai con una pacificazione del Donbass da parte degli ucronazisti. Direi quindi che il ruolo della Russia non è impedire che Kiev recuperi il controllo del Donbass, ma prevenire un bagno di sangue nel Donbass.
L’obiettivo reale: non vincere, ma scatenare un intervento russo (stessa roba vecchia)
Ora, e lo sto dicendo da anni, l’obiettivo reale della giunta è costringere la Russia ad intervenire apertamente nel Donbass. Non appena i russi si faranno coinvolgere apertamente, questo ucciderà gli Accordi di Minsk 1 e 2, trasformerebbe l’attuale disastro nell’Ucraina occupata dai Nazisti in una guerra di liberazione nazionale contro gli odiati Moskal [letteralmente “moscoviti”, termine dispregiativo ucraino che indica i russi], la NATO metterebbe immediatamente fine a tutti i recenti atti di benevolenza di vari partiti politici dell’UE nei confronti della Russia, e il sogno bagnato dell’Impero Anglo-Sionista si avvererebbe: un simile intervento russo inaugurerebbe una nuova Guerra Fredda, forse anche Tiepida, in Europa, dando così un significato alla NATO (finalmente!) e schiacciando qualsiasi tipo di sentimenti anti-imperiali in Europa. Ai baltici e ai polacchi verrebbe finalmente assicurata la loro missione di “proteggere l’Europa da una Russia in ripresa” e i neoconservatori americani otterrebbero una grande vittoria. È vero, la Russia libererebbe tutta la Novorussia in 24 ore o meno e, sì, con l’aiuto russo i novorussi potrebbero spingere verso ovest la linea di contatto (che a questo punto diventerebbe la linea del fronte) più o meno a loro piacimento. Ma questa sarebbe una piccola vittoria nel contesto di una catastrofe politica globale (insieme ad un orribile bagno di sangue).
Questo è il motivo per cui i russi hanno fatto un enorme sforzo per *non* intervenire, anche se ciò gli costa parecchio capitale politico (ci sono ancora molti là fuori che parlano di una Russia che si è “venduta” il Donbass). A differenza della loro controparte occidentale, che ancora non capisce che lo scopo della guerra è quello di raggiungere un obiettivo politico, i russi si rendono conto che una (facile) vittoria militare contro gli ucronazisti arriverebbe al prezzo di un immenso disastro politico. L’ultima cosa che vuole il Cremlino è copiare ciò che gli americani hanno fatto in Iraq e in Afghanistan: cominciare con una vittoria facile, dichiarare la vittoria, e poi finire con un disastro assoluto per mano propria, dal quale non sono ancora in grado di venirne fuori. A questo proposito, la Crimea è stato un caso completamente diverso e unico: un territorio decisamente importante, storicamente russo, popolato da persone che erano in gran parte filorusse (o, semplicemente, russe), con degli istmi facili da controllare che lo collegano con l’Ucraina occupata dai Nazisti, e fantastiche prospettive economiche. Eppure, anche in queste condizioni ideali, l’economia russa sta lottando per ricostruire questo territorio relativamente piccolo.
È abbastanza chiaro che in fin dei conti la Russia dovrà anche pagare la maggior parte della ricostruzione del Donbass, per quanto sarà difficile. Ma fin tanto che sarà possibile, la Russia preferisce rendere la ricostruzione dell’Ucraina un problema internazionale, un altro motivo per cercare di evitare qualsiasi palese intervento militare. Perché una volta che la Russia occupa un qualsiasi territorio, lo possiede e ne diventa responsabile.
La morale è questa: non sentiamo parlare molto dell’Ucraina in questo momento perché sembra che gli americani abbiano perlomeno rinunciato all’intero progetto, e perché sono occupati in questioni più importanti (l’autodistruzione, soprattutto). Ma ciò non significa che la situazione in Ucraina non possa riaccendersi improvvisamente con gravi conseguenze internazionali.
Quindi, quando parlo di Furfanti, Pagliacci e Nazisti, non sto affatto prendendo queste cose alla leggera. Sì, sono davvero dei furfanti, dei pagliacci e dei nazisti, ma sono anche persone molto pericolose, soprattutto quando sono tutte insieme.
Un piccolo raggio di speranza per il “male minore”?
Si dice che le due grandi figure dietro le quinte in Ucraina siano Igor Kolomoiskii (che ha scatenato la sua vendetta personale contro Poroshenko e Saakashvili) e Iulia Timoshenko. Non credo di avere i mezzi per valutare queste affermazioni, ma direi che mentre queste due sono persone profondamente malvagie e odiose (Kolomoiskii era forse profondamente coinvolto nell’attacco sotto falsa bandiera dell’MH-17), nessuno di loro è stupido. Inoltre, sono entrambi dei Furfanti, non dei Pagliacci o dei Nazisti, il che significa che con loro si può negoziare, per quanto disgustoso possa essere. Ultimo ma non meno importante, entrambi hanno una vera base di potere in Ucraina, i soldi nel caso di Kolomoyskyi, la vera popolarità nel caso di Timoshenko. In questo vedo un piccolo raggio di speranza.
Con gli americani impegnati a lottare tra loro internamente e con gli europei che si stanno rendendo lentamente conto del totale disastro che è stata la “loro” (non è proprio “loro” – ma lasciamo perdere) politica ucraina, forse, ma solo forse, c’è una piccola possibilità che, diciamo, alcuni leader dell’UE si riuniscano con, diciamo, la Timoshenko (Kolomoiskii non sarà mai più un funzionario pubblico, tirerà i fili da dietro le quinte) per sedersi con i russi e i novorussi e finalmente negoziare seriamente un qualche tipo di fine per questa situazione molto pericolosa. Ricordate, Poroshenko è un burattino americano ed è debole. Non c’è modo di poter negoziare *niente* di sostanzioso. Tutto quello che deve fare ora è preparare il suo volo verso gli Stati Uniti, il Regno Unito o Israele. Ma la Timoshenko è ancora “vera” ed è molto più brava a trattare con i Nazisti che Poroshenko, i suoi miliardi, la sua fabbrica di cioccolato e la sua eltsiniana dipendenza dall’alcol.
Naturalmente, c’è l’argomento “il diavolo che conosci”. E in molti modi, Poroshenko, essendo un debole e avido codardo ubriacone, sembra il male minore. Il problema è che è terrorizzato dai Nazisti, e questo lo paralizza o gli fa fare cose stupide (come la legge recente che rende l’ucraino l’unico linguaggio usato nelle scuole). E nonostante tutti i disperati maquillage di facciata, rimane il fatto che l’Ucraina è già uno stato fallito che sta andando giù per lo sciacquone con uno slancio che nessuno può fermare, almeno non con l’attuale situazione di blocco politico a Kiev. Inoltre, dobbiamo ricordare che anche Eltsin era un avido e debole codardo ubriacone, ma questo non gli ha impedito di scatenare il bagno di sangue della Prima Guerra Cecena. Gli avidi e deboli codardi ubriaconi possono essere estremamente pericolosi.
Il Saker
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Articolo pubblicato su The Saker.is il 26 ottobre 2017.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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