Il governo ucraino di destra del presidente Volodymyr Zelenskyj ha incriminato il principale leader del partito di opposizione del paese, l’oligarca Viktor Medvedchuk [in inglese], con l’accusa di alto tradimento e appropriazione indebita.
Viktor Medvedchuk.
Nello specifico, le autorità statali accusano sia Medvedchuk che il suo socio in affari, Taras Kozak, di aver trasferito alla Russia licenze di produzione di petrolio e gas situato nel Mare d’Azov in seguito all’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, che all’epoca venne sostenuta in modo schiacciante dalla popolazione della penisola.
Inoltre, Medvedchuk è stato accusato di aver divulgato informazioni segrete sui movimenti delle truppe ucraine.
Secondo il procuratore generale ucraino Irina Venediktova, le accuse contro Medvedchuk comporterebbero pene fino a quindici anni di carcere.
“Medvedchuk, in quanto organizzatore di attività illegali, e avendo forti legami con la massima leadership della Federazione Russa, ha iniziato attività sovversive contro l’Ucraina, anche nella sfera economica”, ha detto la Venediktova mentre delineava le accuse contro Medvedchuk in un briefing.
Mentre i media ucraini inizialmente hanno ipotizzato che Medvedchuk sarebbe fuggito in Russia dopo aver sentito le accuse, Medvedchuk è apparso presso l’ufficio del procuratore generale, quello stesso giorno a Kiev. Ha denunciato le accuse come “fabbricate” e un caso di chiara repressione politica.
I pubblici ministeri ucraini avevano richiesto una pena detentiva e raccomandato che la cauzione fosse fissata a 10,8 milioni di dollari. Il presidente ha negato la richiesta del governo, e ha posto agli arresti domiciliari Medvedchuk confiscandogli il passaporto.
Dopo aver lasciato l’ufficio del procuratore generale, Medvedchuk è stato avvicinato da nazionalisti di destra, che lo hanno accusato di essere un lacchè del presidente russo Vladimir Putin.
L’incriminazione di Medvedchuk è l’ultimo passo di una repressione politica attentamente organizzata contro il partito pro-Cremlino Piattaforma di Opposizione – Per la Vita che Medvedchuk guida. Il partito è attualmente il secondo nel Parlamento ucraino, e detiene 44 dei 450 seggi dietro al partito Servo del Popolo di Zelenskyj.
Poiché le valutazioni di approvazione per Zelenskyj sono diminuite nell’ultimo anno, a causa della sua incapacità di risolvere la guerra civile durata oltre sette anni nell’Ucraina orientale e la crisi medica ed economica causata dal COVID-19, il sostegno al partito di Medvedchuk è aumentato. Diversi sondaggi hanno persino mostrato che il partito Piattaforma di Opposizione – Per la Vita vincerebbe un’ipotetica elezione parlamentare, aumentando la prospettiva del ritorno di un governo amico di Mosca a Kiev.
Un simile scenario sarebbe un anatema sia per gli Stati Uniti che per l’UE, che hanno sostenuto il colpo di Stato di estrema destra che ha rovesciato il presidente eletto Viktor Janukovych nel 2014. Da allora hanno inviato miliardi in aiuti a Kiev, e stanno giocando un ruolo centrale nello sviluppo dell’esercito ucraino, che è impegnato in una guerra civile in corso con i separatisti sostenuti dalla Russia nell’Ucraina orientale. La guerra civile ha causato la morte di oltre 14.000 persone e milioni di sfollati.
Con il sostegno della nuova amministrazione Biden negli Stati Uniti, Zelenskyj si è mosso rapidamente per scongiurare la minaccia di un’opposizione politica amica della Russia all’interno dell’Ucraina.
A febbraio, Zelenskyj ha chiuso in modo antidemocratico tre famose emittenti televisive prevalentemente di lingua russa – ZIK, 112 Ukraine e NewsOne – tutte di proprietà di Medvedchuk e del suo socio in affari Taras Kozak. Anche le attività finanziarie di Medvedchuk sono state congelate per tre anni, e sia lui che Kozak sono stati sanzionati dal governo ucraino.
In seguito alla repressione, molti altri giornalisti sono stati accusati di “tradimento”, incluso il popolare blogger filo-russo Anatoly Shariy che, come Medvedchuk, guida un partito politico d’opposizione che favorisce una soluzione negoziata alla guerra nella regione orientale del Donbass.
Più tardi, ad aprile, Zelenskyj si è mosso ulteriormente per chiudere i media dell’opposizione e limitare la libertà di parola, chiedendo a YouTube di vietare tutti i canali affiliati a Medvedchuk all’interno dei confini dell’Ucraina.
L’azienda californiana ha rispettato la richiesta, ed è stata successivamente ringraziata dall’ambasciata ucraina a Washington.
Oltre a guidare il principale partito d’opposizione ed essere una figura costante nella politica ucraina post-sovietica, Medvedchuk è anche un oligarca estremamente ricco, con un patrimonio stimato di 1 miliardo di dollari. Nel 2015, durante la guerra civile in corso nel Donbass, ha acquistato uno yacht del valore di 214 milioni di dollari.
Ex burocrate e avvocato Stalinista, Medvedchuk è rapidamente diventato un capitalista a tutti gli effetti dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, guadagnando milioni dall’acquisto e dalla vendita delle prodigiose imprese industriali e delle risorse energetiche della regione del Donbass.
Nel 2014, in seguito al colpo di Stato nazionalista di destra sostenuto dagli Stati Uniti e all’annessione russa della Crimea, Medvedchuk è stato sanzionato dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti per aver violato la “sicurezza, stabilità, sovranità o integrità territoriale dell’Ucraina”.
Nonostante la sua opposizione al colpo di Stato appoggiato dagli Stati Uniti, Medvedchuk ha continuato a svolgere un ruolo significativo nella politica borghese ucraina a causa della sua immensa ricchezza e influenza sulla regione del Donbass. Come risultato dei legami sia commerciali che personali con l’oligarchia russa, Medvedchuk è stato il principale intermediario tra Mosca e Kiev nel corso della guerra civile nell’Ucraina orientale. Ha contribuito alla stesura degli accordi di pace di Minsk e all’ottenimento del rilascio dei soldati ucraini catturati dai separatisti sostenuti dalla Russia.
Ora sembra che il governo Zelenskyj, sempre più di destra, militarista e antidemocratico, si stia muovendo per estromettere Medvedchuk dalla politica della classe dominante ucraina, minacciando una completa rottura dei legami con la Russia e qualsiasi possibilità residua di un accordo negoziato tra Mosca e Kiev sul regione del Donbass. La repressione contro Medvedchuk e il suo partito arriva in mezzo alle tensioni in corso con la Russia riguardo l’Ucraina orientale e la Crimea, che sono state intensificate dall’adozione di una strategia da parte di Kiev per “recuperare la Crimea” [in inglese].
La repressione di Zelenskyj contro l’opposizione oligarchica filo-russa è stata incoraggiata dagli Stati Uniti dal 2014. Washington ha costantemente esortato sia l’ex presidente Petro Poroshenko che ora Zelenskyj a perseguitare la sezione affiliata alla Russia dell’oligarchia ucraina in nome di un “campagna anticorruzione”.
La scorsa settimana, durante una visita a Kiev [in inglese] in mezzo alle crescenti tensioni tra Ucraina e Russia, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha velatamente chiesto a Zelenskyj di muoversi in modo più aggressivo contro questa sezione dell’oligarchia. Ha affermato: “L’Ucraina sta affrontando due sfide: l’aggressione dall’esterno, proveniente dalla Russia, e in effetti l’aggressione dall’interno, proveniente dalla corruzione, dagli oligarchi e da altri che stanno anteponendo i propri interessi a quelli del popolo ucraino”.
L’incriminazione e il perseguimento di Medvedchuk peggioreranno senza dubbio ulteriormente le relazioni tra Kiev e Mosca.
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Articolo di Jason Melanovski pubblicato su World Socialist Web Site il 14 maggio 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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ciao a tutti, una piccola richiesta per la redazione:
non riesco a trovare il video del recente discorso, in russo con sub ita, di Vladimir Putin dove dice “romperemo i denti a chi cerca di mordere”.
Potete aiutarmi? pensate di pubblicarlo?
grazie
Paolo
Buongiorno.
Per adesso c’è questa versione sottotitolata in inglese: http://thesaker.is/putin-if-they-try-to-bite-russia-well-knock-out-their-teeth-so-that-they-cannot-bite/