Quando ho visto questa cosa, non riuscivo a credere ai miei occhi. Ho trovato la fonte, e adesso lo condivido con voi. Guardate un po’ questa “icona”:

Ukie Nazi pseudo Saints

La pagina in cui ho trovato questo abominio, elenca cortesemente la gente raffigurata in questa “icona”.
Qui la citazione:

“Icona moderna dell’Intercessione della Vergine Maria, mostra le figure che hanno contribuito allo stato nazionale ucraino dal decimo secolo in poi”.

 

Un’icona moderna dell’Intercessione della Vergine Maria mette in rilievo un’altra visione dei Difensori della Patria, una che ci porta in un viaggio attraverso episodi della nazione ucraina partendo dallo stato medievale della Rus’ di Kyev, con il suo centro nell’omonima città ed estesa su ampie parti delle odierne Bielorussia e Russia (figura 2 – Volodymyr il Grande, principe della Rus’ di Kyev) e la sua controparte occidentale, il Regno di Galizia-Volhynia (5 – principe Daniele di Galizia), passando per i tempi Cosacchi (6 – il capo cosacco Bohdan Khmelnitsky e 7 – Ivan Mazepa), continuando attraverso le lotte dell’Ucraina per la propria esistenza come stato successivamente alla prima guerra mondiale (i leader della Repubblica Popolare Ucraina, una formazione politica ucraina che ha lottato per uno Stato indipendente dopo la caduta degli imperi russo ed austro-ungarico: 15 – Mykhailo Hrushevski, 17 – Simon Petlura; figure dei fucilieri della Sich, le prime unità regolari dell’Esercito della Repubblica Popolare Ucraina: 16 – Dmytro Vitovskyi ) e durante la Seconda Guerra Mondiale (i capi del Movimento Nazionalista Ucraino: 13 – Roman Shukyevich, 12 – Stepan Bandera). Una tale continuità della tradizione storica va a detrimento del concetto di Mondo Russo, in linea con il quale i fatti storici vengono distorti per suggerire che l’Ucraina non possieda una propria storia come stato, e quindi il suo posto sia sotto l’ala protettrice della Madre Russia.

Amici, non é uno scherzo. Petliura, Sukhevich e Bandera adesso sono “santi”…
Fate caso alla frase chiave:“Una tale continuità della tradizione storica va a detrimento del concetto di Mondo Russo”. Questa, suppongo, l’estensione della “dogmatica” Ukronazi.

Il Saker

 

P.S.

Ukie script

Per illustrare fino a che punto questi Ukronazi siano patetici, voglio evidenziare un piccolo, ma significativo, dettaglio. Il testo che è retto sotto il “tridente ucraino” è scritto in… ucraino! Questo potrà sembrarvi normale, ma dovete sapere che se qualcuno vuole imitare lo stile di una vera icona, qualsiasi testo illustrato dovrebbe essere in Slavonico Ecclesiastico, non in una lingua moderna. Inoltre, l’uso dello Slavonico Ecclesiastico non é una cosa “russa”, ma un elemento comune di tutti gli slavi Ortodossi, inclusi ovviamente gli ucraini.

In altre parole, questi Ukronazi non conoscono neanche il loro stesso retaggio storico e spirituale. Tutto ciò che gli interessa è essere anti-russi e, quindi, anti-ortodossi, e in questo sono davvero bravi!

Ancora, nota personale, si da il caso che mia moglie sia una discendente diretta di San Vladimir, che è descritto in questa pseudo-icona come “Volodymyr il Grande, principe della Rus’ di Kyev“. Le da sempre la nausea quando lo sente presentare come “Volodymyr” e come “ucraino” dato che sia la pronuncia del suo nome che lo stesso nome “Ucraina” nel suo tempo non esistevano.

La triste realtà è che il moderno Banderastan Ukronazi non ha niente, assolutamente niente in comune con la Rus’ di Kiev storica. Infatti il Banderastan è solo una anti-Rus’.

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Articolo de il Saker apparso su Thesaker.is il 22/04/2015

Traduzione in italiano a cura di Fulvio per Sakeritalia.it

 

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