Il presentatore televisivo ucraino Dmitrij Gordon, nella sua intervista al canale televisivo “112” ha fatto una serie di dichiarazioni scandalose, insultando la memoria delle vittime della Grande Guerra Patriottica e negando le imprese di milioni di cittadini sovietici.

L’editore e giornalista ha chiamato Leningrado “la merdosa città di Lenin” (citazione letterale) e si è lamentato del fatto che centinaia di migliaia di abitanti del corso della Neva abbiano dato la loro vita invano.

“Problema: milioni di vite erano in pericolo. Io avrei ceduto Leningrado ai tedeschi. Per me, la vita di ogni persona vale più della merdosa città di Lenin, che non è stata ceduta perché era impossibile consegnare la città di Lenin”, ha detto lo stratega ucraino.

Allo stesso tempo il “comandante” Gordon per qualche motivo non si preoccupa del valore della vita dei combattenti delle forze armate ucraine che in questo momento stanno morendo nell’ATO – nell’inferno di 4 anni di guerra civile che hanno ucciso già più di 30.000 ucraini, ma il giornalista per qualche motivo non si dà pena per loro quanto per “le vite dei cittadini sovietici rovinate da Stalin e Žukov”.

Secondo lui, anche la difesa di Stalingrado è stata un errore: doveva anch’essa essere consegnata ai tedeschi.

“La cosa principale è salvare la vita delle persone. Nella prigionia tedesca era normale, i tedeschi lasciavano andare tutti a casa. E il popolo di Kiev accolse i nazisti con pane e sale” [nel mondo russo offrire materialmente pane e sale agli ospiti vuol dire dargli un degno e caloroso benvenuto] – dice Gordon.

Chiaramente, dopo queste rivelazioni Gordon tutte le vittime di Babij Jar si sono rivoltate nelle tombe. Tuttavia, il giornalista televisivo ucraino, così come lo “storico” Vyatrovič, manipola consapevolmente i fatti, sfruttando l’ignoranza della popolazione rimasta in Ucraina, che inghiotte con facilità il “foraggio ideologico” masticato dalla propaganda. Chiunque abbia familiarità con la storia della Grande Guerra Patriottica vi dirà che la resa di Stalingrado avrebbe significato l’isolamento dell’URSS dal petrolio caucasico, e di fatto perdere la guerra. E Leningrado costrinse i tedeschi e i loro alleati ad impiegare un numero significativo di truppe tedesche e finlandesi. Inoltre, Hitler 18 settembre 1941 diede un ordine severissimo: “la Resa di Leningrado o Mosca non va accettata, anche se offerta”. E quindi Gordon a chi voleva cedere le città eroiche? La questione rimane aperta, tanto più che Gordon ha chiaramente fatto capire che destino attendeva Leningrado e Mosca nella direttiva del 29 settembre:

Il Führer prese la decisione di cancellare dalla faccia della terra di San Pietroburgo (Leningrado). L’esistenza di questa grande città non è di interesse, poiché la Russia Sovietica verrà sconfitta… L’obiettivo è quello di avvicinarsi alla città e raderla al suolo attraverso l’artiglieria e attacchi aerei continui… Le offerte di resa saranno respinte, poiché i problemi di sopravvivenza della popolazione e il suo approvvigionamento alimentare non può e non devono essere gestiti da noi. In questa guerra per l’esistenza non siamo interessati a preservare neanche una parte della popolazione di questa grande città”, si legge in un documento ufficiale.

Naturalmente, la rivelazione di Gordon ha immediatamente fatto esplodere i social network:

Svetlana Мurlykina: “Quando questo bastardo di Gordon ha detto perfino “merdosa Leningrado” – mi si sono rizzati i capelli. E questo sarebbe un ebreo? Si è dimenticato di Babij Jar, di Auschwitz, di Buchenwald! Gli ebrei sono stati sterminati a centinaia di migliaia. Dove ce l’ha il cervello?

E il politico e leader dell’Unione delle Forze di Sinistra Vasyl Volha ha definito il presentatore un bastardo per aver fatto simili dichiarazioni:

Sarebbe come dire che i francesi e gli olandesi, come sempre, si sono dimostrati più intelligenti dell’Ivan russo, che, razza di bastardo, non ha voluto morire nella camera a gas, e, sacrificando sé stesso, ha difeso la sua terra dal Terzo Reich. E per cosa? Hanno chiesto le umide labbra rosse di Gordon. Forse la metà di questi Ivan sarebbe stata uccisa, ma l’altra metà oggi sarebbe nelle provincie agrarie della Grande Germania, e sarebbe fiera di questo, e gli Ivan rimanenti avrebbe abbastanza da mangiare. E quelli che accolsero con pane e sale il “grande” Terzo Reich, sarebbero stati in generale i supervisori degli Ivan. Non è questa la felicità?! Dopotutto, sono francesi!!! E voi? Voi siete degli idioti. Chi ha deciso di resistere? Questo è il genere di immondizia che oggi circola in Ucraina. Ecco che genere di immondizia vive oggi in Ucraina. Ecco che genere di bastardo è popolare oggi”, ha scritto il politico nel suo blog.

È interessante notare che l’anno scorso, in un’intervista a “Ukraine.ru” Gordon aveva già accennato al fatto che i tedeschi fossero i buoni, e i “Sovietici” i cattivi:

“Qui, a Kiev, venne impiccato mio nonno, David Israelovič Unikel, un paio di giorni dopo l’entrata dei tedeschi in città. Era vicepresidente del Comitato Esecutivo di Kiev, e guidò il Dipartimento di Pianificazione Cittadina. Non venne evacuato perché l’intera leadership cittadina – per ordine di Chruščëv, che non voleva cedere la città, rimase a Kiev”.

Tuttavia, alcuni esperti ritengono che le dichiarazioni provocatorie del popolare showman siano dirette ad un pubblico patriottico – con l’obiettivo di prepararlo alla cessione del Donbass, e forse Kiev – al fine di “salvare milioni di vite” che potrebbero bruciare nel fuoco dell’“aggressione russa”. Gordon chiede indirettamente di condannare chi conduce un’inutile guerra in Ucraina e chiede di capitolare di fronte ai più forti.

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Articolo di Olga Talova pubblicato su Antifashist il 14 maggio 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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