L’avanzata delle truppe ucraine sui territori occupati dalle forze russe ha suscitato entusiasmo in Occidente. I media filo-ucraini hanno iniziato ad annunciare che Kiev aveva eseguito con successo un’importante controffensiva militare, sconfiggendo i soldati russi, riconquistando il territorio e avanzando rapidamente verso una possibile “vittoria”. Tuttavia, questo tipo di comportamento irresponsabile da parte dei media non è riuscito a dimostrare ciò che stava effettivamente accadendo.
Diverse operazioni ucraine sono state soprannominate dai media “controffensiva”. La maggior parte di queste missioni non ha avuto successo, come è avvenuto di recente a Kherson. Tuttavia, la recente avanzata ucraina nella regione di Kharkov è stata riconosciuta come una vittoria militare da Kiev a causa della ritirata russa annunciata il 10 settembre. Ampie aree sono state abbandonate dalle truppe di Mosca, suggerendo che i soldati russi stavano fuggendo dallo scontro con il nemico e cedendo le loro posizioni. Fonti ufficiali a Kiev hanno persino affermato che le sue forze avevano “riconquistato” più di 3.000 chilometri di territorio.
Ovviamente la notizia è stata diffusa come simbolo della “forza” e della “resilienza” dei soldati ucraini. La cosiddetta “resistenza ucraina” è stata applaudita in tutto il mondo occidentale. I canali mediatici hanno ripetutamente rafforzato “l’importanza” del sostegno militare e finanziario a Kiev, mostrando come i “risultati” dei pacchetti di aiuti stessero influenzando positivamente la “resistenza ucraina” in questa controffensiva. Il morale di Kiev è stato sollevato. Zelenskyj e diversi funzionari ucraini hanno iniziato ad annunciare che il paese si stava dirigendo verso la vittoria militare. Ma questa euforia è stata breve e la realtà della situazione è stata presto rivelata.
Nelle prime ore del 12 settembre, le forze russe hanno iniziato una serie di operazioni tattiche contro obiettivi strategici sul suolo ucraino, causando gravi danni alle forze di Kiev. Le operazioni si sono concentrate su obiettivi infrastrutturali critici. Diverse città del paese sono diventate assolutamente prive di elettricità e internet, isolando le principali piattaforme di comunicazione civile e militare ucraine. I veicoli di informazione e propaganda locali sono andati offline, e l’Ucraina ha perso la maggior parte della sua capacità mediatica nazionale. Alcune fonti affermano che il 50% delle infrastrutture critiche dell’Ucraina è stato distrutto in sole due ore di azioni tattiche russe.
Parallelamente, i russi hanno intensificato anche il lavoro dell’artiglieria pesante su molti altri obiettivi. Le azioni hanno avuto luogo in punti strategici e hanno raggiunto diversi obiettivi. Inoltre va ricordato che anche durante la ritirata delle forze russe da Kharkov ci sono stati scontri in vari luoghi, dove sono state inflitte vittime ai nemici. Il Ministero della Difesa russo ha riferito che negli ultimi giorni sono stati uccisi 4.000 soldati ucraini coinvolti nella “controffensiva”, oltre a 8.000 feriti.
Ovviamente questi dati non sono coerenti con la narrativa occidentale, secondo cui l’Ucraina sta invertendo lo scenario militare del conflitto. E in effetti è impossibile analizzare il caso da un punto di vista realistico e credere che ci sia stata una sorta di “vittoria” ucraina invece di una ritirata tattica russa. Il vantaggio militare russo ottenuto finora non avrebbe permesso che una perdita territoriale così enorme avvenisse così facilmente. Questo fa pensare che quanto accaduto sia stato un ritiro strategicamente progettato per consentire nuove forme di attacco.
I russi tenevano ad un livello basso il numero di militari nelle regioni evacuate, mentre Kiev sta attaccando a piena forza, raggruppando quasi tutte le sue truppe. Uno scenario di confronto diretto sarebbe estenuante per entrambe le parti e porterebbe a vittime inutili, oltre a danneggiare in modo significativo le forze russe che sarebbero numericamente svantaggiate. Pertanto i russi si sono ritirati e hanno fortificato una linea di difesa vicino al Donbass, dov’era possibile formare un forte fronte contro i nemici. Da questa posizione strategica hanno iniziato ad essere pianificati ed eseguiti nuovi attacchi.
L’infrastruttura ucraina viene neutralizzata proprio come prima fase di questa nuova offensiva russa. Distruggendo le comunicazioni nemiche e danneggiando le loro basi logistiche, i russi potranno avanzare più facilmente verso la riconquista dei territori abbandonati. Tornando in Donbass, i russi potranno ricomporre il loro personale militare.
Nelle ultime ore i media occidentali hanno cercato di omettere i successi tattici russi contro le infrastrutture ucraine. L’obiettivo è cercare di prolungare la narrativa pro-Kiev e mantenere alto il morale dell’Ucraina, accelerando al contempo la spinta a nuovi pacchetti di aiuti militari. Ma è improbabile che questa narrativa fallace duri a lungo. È improbabile che la presunta “controffensiva” cambi lo scenario di impopolarità della politica degli aiuti di fronte all’opinione pubblica americana ed europea.
Poiché la Russia continua ad avere il controllo del conflitto, e si prevede che aumenterà le incursioni nei prossimi giorni, il tentativo dei media di giustificare l’assistenza militare a Kiev con invenzioni come questa “controffensiva” sarà visto solo con maggiore antipatia dai cittadini dei paesi occidentali nell’attuale ondata di proteste contro la NATO e le sanzioni.
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Articolo di Lucas Leiroz pubblicato su Infobrics il 12 settembre 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
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Sì,la spiegazione sembra convincente e tuttavia i media russi non stanno esultando di quanto è accaduto. La Russia deve lavorare ancora molto sia nel suo vertice sia nelle relazioni con la Nazione che lo deve sostenere perché se manca quello la sconfitta è sicura.
Credo che i media russi stiano spingendo la popolazione a chiedere al Presidente qualcosa come una escalation o la dichiarazione dj guerra. In questo seguendo le indicazioni del Cremlino
Sì va bene, mobilitazione generale… ma siamo sempre lì.
Manca il bombardamento strategico delle infrastrutture, senza di quello non si cava un ragno dal buco se non a costo di perdite immense devastanti nella società civile russa.
Le perdite saranno assai minori con il bombardamento preventivo e preparatorio.
Per animi sensibili…
https://www.kp.ru/daily/27443/4646723/
Con Chrome traduce istantaneamente.
Si parla di Dugin, della anima russa, della Vittoria finale nel Donbass,
Il titolo è: per 30 anni ci hanno insegnato solo a consumare.
Commovente.
L’Unione Europea messa in ginocchio dagli Straussiani :
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https://www.voltairenet.org/article217978.html
(sul sito ci sono altri 2 o 3 articoli sugli straussiani redatti negli ultimi mesi da Meyssan)
Insomma alla fine è come pensavo io cioè la cd”controffensiva” Ukronazi 2.zero;è molto simile ,se non uguale a quella della Wermacht nelle Ardenne Belghe del dicembre 1944,sappiamo bene come è poi finita vero?
Come hanno detto bene Stefano Orsi ed il Saker,aspettiamo almeno 1 settimana prima di stracciarci le vesti,cari compagni ed amici!
mi sembra che nel blog ci sia fretta di vedere il culmine/punto di passaggio della fase perche’ diventi guerra vera…..per la serieta’/gravita’ della cosa sarebbe meglio che se la decidano i russi….e’ vero che ora e’ stabilito per certo/assodato che dall’ altra parte ci siano i nato/nazifascisti non tanto nella strategia ma con gli scarponi….per vedere come fare ci vogliono i tempi della guerra, cioe’ la somma al momento attuale degli episodi e del loro significato……inoltre il conflitto attuale e’ una parte di quello piu’ generale (tipo dedollarizzazione)…sono sempre molto fiducioso del senso del metodo e del metodo nel tempo di cui sono proprietari i russi…gli spiriti benefattori gli (mi, vi) siano favorevoli
Trovato questo :
https://comedonchisciotte.org/lucraina-contrattacca/ una buona analisi (mi sembra)
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e dal canale telegram Donbass italia il giornalista di VGTRK Andrey Rudenko :
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“Le prossime settimane saranno le più critiche per il Donbass, e in effetti per l’intera Russia.
Zelensky lancia in avanti sempre più nuove forze. Inoltre, se guardi alla tattica, allora è, in effetti, suicida. Lanciano gli assaltatori in avanti e non hanno una seconda linea. Possiamo dire, tentativi di sfondare le nostre posizioni con la fronte senza possibilità di ritirarsi.
Allo stesso tempo, le perdite sono enormi. Durante le prime settimane di tale avventura, il regime ha perso più di 10.000 morti. Almeno tre volte di più sono rimasti feriti. Tali salti oggi, non importa quanto cinici suonino, sono benefici per noi. La squadra in attacco subisce sempre pesanti perdite.
Se il lavoro sui bug è stato fatto oggi (e so che è stato fatto), queste settimane saranno molto difficili, ma produttive in termini di distruzione del nemico. Gruppi corazzati mobili sono apparsi nelle direzioni per rafforzare le direzioni in cui il nemico sta cercando di sfondare le nostre difese e sono state allevate riserve. Queste non sono solo persone, ma anche equipaggiamento aggiuntivo e artiglieria. Una seconda linea di difesa è stata preparata sulle direzioni di possibili attacchi.
Il sistema di difesa è ora costruito in modo tale che ogni tentativo di sfondarlo costerà al nemico enormi perdite. Questo è già stato mostrato nell’area di Sand, dove il nemico tenta ripetutamente senza successo di entrare nel villaggio. E ogni volta, subendo perdite a causa del pesante fuoco di artiglieria, torna indietro strisciando.
Questa situazione si sta verificando lungo l’intera linea di contatto. Il nemico sta cercando di brancolare per i punti deboli, ma al momento questa tattica porta solo a enormi perdite di equipaggiamento e personale del nemico. La nostra artiglieria e le forze aerospaziali russe stanno lavorando sui primi cinque”
oggi Medvedev è andato giù duro…
come fare per fermare i nostri Capi…?
Io non lo so.
Sti’ gran coglieri fino a quando non sbattono il muso contro un muro negano che ci sia!
Se i russi come risposta a breve hanno distrutto molte infrastrutture militari e civili ukraine, mi chiedo cosa seguirà a questa azione … Forse, come direbbe Stefano Orsi, lasceranno che gli ukrainofoni si sfoghino ancora per un po’ (insieme a propaganda e Psyop) e poi li mazzuoleranno riconquistando i territori (limitati) che hanno invaso e i russi potrebbero andare anche oltre. Spero che questa sia l’ultima “controffensiva” ukrainofona pilotata e armata dagli usa-nato, alla quale seguirà la definitiva caduta. Lo spero, ma si dovrà valutare la situazione fra qualche giorno e capire come si evolverà la risposta russa. Persino alcune fonti occidentaloidi – davanti a tanti proclami di vittoria ukrainofona – consigliano prudenza, perché sanno che i mercenari spendibili della nato e degli usa dovranno consolidare le posizioni nei terriotri invasi … e ci sono dubbi in proposito.
Cari saluti
alcune impressioni:
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– da https://t.me/sakeritalianotizie/26001
❗️🇷🇺🇺🇦 Situazione in direzione Donetsk alle ore 18:00 del 13 settembre 2022
Il comando ucraino continua a prepararsi per un contrattacco sulle aree popolate dell’agglomerato di Donetsk. La data di inizio indicativa è il 14 settembre, in orario notturno.
▪️ Le unità delle Forze armate ucraine hanno ricevuto l’ordine di tenersi pronte a lanciare un assalto alle posizioni alleate in direzione di Peski e Marinka. L’artiglieria e gli MLRS ucraini hanno intensificato il bombardamento delle posizioni in questi insediamenti e nella periferia occidentale di Donetsk.
▪️Un treno carico di equipaggiamento militare e di personale è arrivato alla stazione ferroviaria di Pokrovsk per un’offensiva in direzione di Donetsk.
▪️Diverse squadre di mortai sono state inviate a rinforzare le unità del 79° battaglione di fanteria nel settore di Maryinka e i soldati del 42° battaglione del 57° battaglione di fanteria sono arrivati in direzione di Peski.
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– questo significa che, come sappiamo in inferiorità numerica, si sapeva dove e con quante forze rinnovate (ora con addestramento e comando direttamente Nato e suoi mercenari) per cui con le attuali forze (e maggiori mobilitazioni con dichiarazione di guerra) si rischiava di perdere su entrambi i fronti, Kharkov e Donetsk, ed era necessario concentrarsi su Donetsk irrinunciabile.
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https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/23715-provvisorio6.html
… Lo ripetiamo, si tratta di uno schema che è forse il MUTAMENTO più significativo all’interno di questo conflitto e che cambia, di fatto, IL SENSO DELL’INTERA OPERAZIONE MILITARE SPECIALE: infatti, se al vertice ci sono i padroni NATO, che portano armi e le usano secondo le loro coordinate e priorità, al centro manodopera qualificata fatta da mercenari e unità delle forze speciali sotto copertura, mentre alla base la necessaria carne da cannone fornita dai locali, allora lo scopo non potrà più essere la “demilitarizzazione e denazificazione” soltanto, ma la guerra DIRETTA alla NATO. Questo è il salto che l’Occidente sta portando la Russia a DOVER COMPIERE. Non più “aiuti”, non più informazioni sottobanco, non più armi non dichiarate, ma gestione diretta del conflitto, pianificazione di obbiettivi e della struttura, tempi e modi di impiego delle risorse fornite.
Torniamo alla tattica attuale delle truppe NATO operanti su territorio ucraino. Unità veloci, in grado di attaccare i nemico su più punti, sondano il terreno. Dove è favorevole, parte l’offensiva. Oggi sono stati sventati un attacco a UGLEDAR e uno all’AEROPORTO DI DONECK,
https://t.me/boris_rozhin/63676
Ma anche un attacco nel fronte SUD, a DAVYDOV BROD.
https://t.me/RVvoenkor/25825
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“Perdite necessarie” per capire dove valga la pena insistere e dove no. Oppure, più semplicemente, per distrarre da altri fronti riserve russe minacciando attacchi che si riveleranno poi fasulli. Vedremo gli sviluppi.
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quindi proseguire così in attesa di eventuale dichiarazione di passaggio a guerra aperta con conseguente mobilitazione; è ancora una scelta politica, finchè non si invade suolo russo
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poi c’è questo articolo
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/23803-paul-craig-roberts-un-madornale-errore-strategico-l-operazione-militare-limitata-del-cremlino-in-ucraina.html
Un madornale errore strategico: l’”operazione militare limitata” del Cremlino in Ucraina
La terza guerra mondiale è la conseguenza più probabile (qui sembra in linea con Medvedev)
di Paul Craig Roberts – Institute for Political Economy
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non la prendere necessariamente come una critica radicale alle scelte russe, ma la riproporrei come un allarme per sottolineare che, con Nato/USA che ora dominano fattivamente il campo ucraino, ora la strategia politico-militare dovrebbe adeguarsi.
A Volchansk distribuirono i passaporti russi con festa pubblica.
Volchansk è in mano Ucro che si vendica sui civili. Sille porte dei Russi hanno dipinto una Z come i nazi diipingevano la stella di Davide.
La Vendetta contro i civili.
Cittadini russi con passaporto.
Chi li ha difesi?
Vhi ora li difende dalle torture libere e dalle uccisioni?
O si passa alla guerra per schiacciare questi mostri nazi…
O sia come descrisse Medvedev.
Altrimenti rimangono solo la Sconfitta e l’Infamia dell’abbandono dei civili.
io continuo a non vedere nessun errore strategico, o almeno, mi rifiuto di dare giudizi a chi prende certe decisioni, perché non ho le competenze, nè soprattutto la responsabilità per farlo. In altre parole, è sempre facile parlare per un giornalista o analista che sia, col senno del poi.
Al contrario, secondo me, la strategia “soft” ha diverse motivazioni: la prima, quella già nota, è che non puoi maltrattare la popolazione, se vuoi che in futuro sia integrato al tuo popolo. Quella parte martoriata sará potenzialmente sempre più ostile e facilmente manipolabile dall’esterno. In questi sei mesi almeno hanno avuto la possibilità di comprendere chi sono i propri governanti, se stanno veramente facendo il bene della propria nazione, o se sono dei maledetti psicolabili, drogati, e manipolati dall’ideologia depravata occidentale. Lo sento spesso dire dai media russi: “noi non siamo come loro”; quindi capisco che molti non comprendono, semplicemente non siamo tutti uguali. D’altronde la storia d’Italia è piena di scontri fratricidi, e il risultato è che siamo tutto tranne che un popolo, con tutte le conseguenze del caso.
La seconda: è sempre più evidente che il conflitto si allargherá, non è una mia previsione, nè un fare tautologico tanto comune qui. Sempre attraverso i media russi vengo a conoscenze delle voci provenienti da altri paesi (proprio così, nei media russi riportano in continuazione dichiarazioni e servizi da tutti i paesi interessati, perlopiù paesi nato). Quello che sembra evidente è che il conflitto si allargherà alla Polonia e i paesi baltici, e la bielorussia anche sarà coinvolta. La strategia russa era quindi basata sul fatto che esporsi subito all’inizio non avrebbe dato la possibilia di tenere un conflitto successivo direttamente contro la nato. Avrebbe affrontato la nato in un territorio appena conquistato, in condizioni molto precarie, con forze e arsenale rimaneggiato, subendo una grande controffensiva nato.
In questo momento, invece, sta continuando a dissanguare l’occidente, sia militarmente che economicamente, che moralmente. Come, qualcuno ha fatto notare qui (purtroppo non ricordo il nome), la russia sta di fatto smilitarizzando la nato, essendo più facile colpire le loro armi in ucraina che nei propri paesi…se fosse veramente una strategia sarebbe veramente geniale.
Questa è solo la mia opinione.
Il Terrorista Borrell ieri ha toccato il vertice.
L’omicidio politico dei Terroristi guerrafondai e fomentatori dell’odio è atto legittimo e nobile antiterroristico… anche quando il Terrorista Criminale ha giacca e cravatta e non tunica e sandali ai piedi.
Pertanto, io voto 👎.
La decisione fu presa, le prove furono evidenti, la sentenza di condanna fu giusta…
… attendo di leggere la esecuzione della sentenza.
In frigo ho pronta una bottiglietta 30 cl. di prosecco bello frizzantino!