Il 26 dicembre alle 14:00, cioè al momento in cui scrivo, la Legge Marziale [in inglese] (ML) in Ucraina, che è stata introdotta in dieci regioni per un mese, è finita. Strana ha analizzato come sono passati questi 30 giorni e come le misure si siano riflesse nella vita degli ucraini.
Un interessante riassunto della ML è stato diffuso dai Deputati del Popolo che hanno votato per essa nell’ultimo consiglio di coordinamento della Verchovna Rada [Parlamento ucraino]. È stato approvato il 17 dicembre. Durante i loro discorsi, ai politici è stato più volte chiesto quale fosse, in generale, il senso della Legge Marziale, ma non sono riusciti a rispondere. I Deputati del Popolo hanno immediatamente avviato l’introduzione di alcune nuove misure, ma si sono corretti – come quando hanno detto che mancavano solo dieci giorni, quindi era già troppo tardi.
In altre parole, i legislatori hanno effettivamente riconosciuto, in linea di massima, che la Legge Marziale, annunciata stranamente su tutti i canali televisivi del paese, si è rivelata una bolla di sapone. E tutti gli ultimi 30 giorni lo confermano eloquentemente.
Hanno gonfiato la faccenda il più possibile
Le autorità volevano condensare più punti nella Legge Marziale, pertanto i funzionari di alto livello hanno fatto del loro meglio. Così, il primo giorno il Ministro delle Infrastrutture Volodymyr Omeljan [in inglese] ha riferito dell’introduzione di un regime specifico di lavoro riguardante il trasporto ferroviario.
Tuttavia, l’evento è stato ricordato più per l’uniforme che indossava – con un gruppo sanguigno, una bandiera e altre strisce.
I nostri colleghi dell’agenzia Ukranews hanno scoperto che Omeljan non ha il diritto di indossare un’uniforme militare, neanche durante la Legge Marziale. I media hanno riferito questo al Ministero della Difesa, il che ha trasformato la situazione in un’assurdità totale.
Il personale dell’ufficio del Pubblico Ministero non è rimasto dietro al Ministero delle Infrastrutture. Ha ricevuto (e, ovviamente, pubblicato) istruzioni che indicano molte cose necessarie nel caso in cui venga annunciato il segnale di “Mobilitazione” durante la Legge Marziale.
L’elenco comprendeva: passaporto, magliette (2 pezzi), calze (3 paia), fazzoletti (6 unità), una tuta (un pezzo), una torcia elettrica e batterie per essa, una razione secca per due giorni e materiali per scrivere. Si raccomandava ai pubblici ministeri e agli investigatori di conservare tutto ciò sul posto di lavoro in una busta non più grande di 60×40 centimetri.
Punti di controllo segreti e un bando sull’alcool
Nel frattempo, si è saputo che dovevano essere istituiti dei posti di blocco nelle regioni in cui è stata imposta la Legge Marziale. Anche quegli ucraini che non sono stati nel Donbass negli ultimi anni, sanno per sentito dire di tutte le difficoltà e gli inconvenienti dei posti di blocco. Quindi questa notizia non è piaciuta ai cittadini.
Strana ha trovato informazioni sulla ubicazione dei posti di blocco socialmente significativi, e quindi ha inviato richieste a tutte le dieci amministrazioni regionali dello Stato, agli agenti di sicurezza locali e alla sede della Polizia Nazionale. Abbiamo chiesto di inviare le coordinate dei posti di blocco per la pubblicazione, con l’indicazione della direzione di entrata in città, della lunghezza del percorso e degli incroci.
L’unico dipartimento che ci ha fornito dati sui punti di controllo è la Polizia Nazionale della regione di Nikolaev. Gli altri, o ci hanno reindirizzato da qualche parte o specificato che le coordinate dei posti di blocco sono informazioni private. Di conseguenza, non si sa quanti di questi posti di blocco ci siano stati, quale tipo di controlli siano stati organizzati e, cosa più importante – se abbiano avuto qualche effetto.
Parallelamente, avrebbero dovuto essere installati circa 300 ospedali in tutto il paese, dove, se necessario, militari, polizia e civili sarebbero stati evacuati. È stato notato che in queste istituzioni ci doveva essere una scorta di sangue, medicine necessarie, una riserva di posti nei reparti e una rianimazione.
Nella regione di Kherson e al confine con l’annessa Crimea è stato promesso di aumentare considerevolmente il numero di unità delle UAF – per stabilire un regime specifico di ingressi e uscite. È stato deciso di non imporre il coprifuoco nella regione, ma sono state introdotte restrizioni alla vendita di bevande alcoliche.
Il sindaco di Odessa Gennady Trukhanov [in inglese] ha affrontato la situazione in modo diverso: ha raccomandato ai negozi locali di non vendere alcolici a persone in uniforme militare. Le pattuglie della “Palmira del Sud” e dei suoi sobborghi sono state rafforzate con unità cinofile, dotate di cani da guardia.
Non è noto se tutto questo sia stato realizzato o se sia solo stato scritto in bellissime relazioni. La popolazione non ha segnalato una forte presenza militare nelle città in cui è stata introdotta la ML. Tranne forse per la particolarmente sfacciata caccia alle reclute nelle strade [in inglese]: la Legge Marziale ha coinciso con la leva autunnale.
Ai russi è stato impedito l’ingresso e i concerti sono stati cancellati
D’altro canto, le guardie di frontiera fin dai primi giorni hanno cominciato a mostrare una buona efficienza nell’applicazione della Legge Marziale. Hanno perlopiù smesso di lasciare che i cittadini russi – gli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni – entrassero in Ucraina. Il leader dei Leningrad Sergey Shnurov ha dedicato un poema a questa notizia, che si conclude con le parole: “Verrò sicuramente da te prima o poi quando avrò più di 60 anni”.
Nell’ambito di questo divieto, il leggendario gruppo rock Akvarium [in inglese], guidato da Boris Grebenshchikov ha annullato il tour in Ucraina.
I gruppi russi Tarakany! e Little Big hanno rinviato i loro concerti a Kiev. A causa della Legge Marziale è stata cancellata la parata di Capodanno, con la partecipazione di oltre 1.000 ballerini, acrobati e musicisti. E anche il famoso poeta russo Dmitry Bykov non è potuto venire, e la gente che ha comprato i biglietti per la sua serata creativa si è lamentata con la polizia di aver sprecato soldi.
Al cantante Viktor Saltykov non è stato permesso di entrare in Ucraina. Al ballerino Ildar Tagirov è stato rifiutato l’ingresso, così come ai giornalisti russi, donne comprese.
La cerimonia “Stelle del Calcio Ucraino” è stata posticipata. La partita Shakhtar–Lione è stata trasferita da Kharkov a Kiev.
Un altro dipartimento che, oltre alle Guardie di Frontiera, ha riferito di un sacco di lavoro in più è la Commissione Elettorale Centrale. La commissione ha annullato [in inglese] le elezioni locali in dieci regioni “militari”, che successivamente si sono svolte nel paese il 23 dicembre.
E i marinai detenuti?
Come è noto, lo scontro navale che ha avuto luogo il 25 novembre [in italiano] è diventato la ragione formale per l’annuncio della Legge Marziale. Lo sfondo è il seguente: tre navi da guerra ucraine – 2 cannoniere e 1 rimorchiatore – si sono avvicinate allo Stretto di Kerč’ dalla Crimea, ma la Russia non ha permesso loro di passare. Quando hanno cercato di tornare indietro, la Guardia di Frontiera dell’FSB della Federazione Russa ha arrestato le navi ucraine, aprendo il fuoco contro l’equipaggio e ferendo un marinaio. Sono stati arrestati anche tutti i 24 marinai ucraini che erano su di esse.
A tutti sono state imposte misure restrittive – rimarranno in un centro di detenzione preprocessuale fino al 25 gennaio, dove festeggeranno l’anno nuovo. Al momento in cui scrivo, 22 dei 24 marinai hanno dichiarato di essere prigionieri di guerra.
La situazione della loro liberazione non progredisce, allo stesso modo di uno scambio di prigionieri tra LDPR e Kiev. Durante la sua conferenza stampa tenutasi il 20 dicembre, Vladimir Putin ha riferito che il capo del consiglio politico del partito Per la Vita, Viktor Medvedchuk [in inglese], è venuto a Mosca e ha sollevato la questione del rilascio dei marinai ucraini catturati. Ma Putin ha detto che i marinai potranno essere rilasciati solo dopo che verrà pronunciata una sentenza su di loro.
Se ci sarà un verdetto di colpevolezza (dovranno affrontare fino a sei anni di carcere), i marinai dovranno chiedere la grazia. Rispettivamente, finché il tribunale russo non emetterà un verdetto, i marinai continueranno ad essere in arresto, come ha dichiarato il presidente russo ai giornalisti. Ha anche aggiunto che “Kerč’ è un brutto modo per accrescere le percentuali di gradimento. C’era la speranza [da parte di Kiev – ndr] che alcuni dei marinai sarebbero stati uccisi”.
Allo stesso tempo, la parte ucraina afferma insistentemente che i marinai sono ufficialmente prigionieri di guerra.
Per quanto riguarda la comunicazione tra Putin e Poroshenko, non c’è stata affatto. In particolare, il leader russo ha deciso di non rispondere alle telefonate del suo collega ucraino, cosa che è stata anche dichiarata ai media. “La questione è che non mi sottraggo e non voglio parlare con Petro Poroshenko. Il fatto è che non voglio prendere parte alla sua campagna elettorale”, ha detto Putin.
Secondo lui, Poroshenko “crea abilmente situazioni di crisi e provocazioni” per dare la colpa alla Russia e “mostrare immediatamente che risolve con successo i problemi sorti”. “Questa è una macchinazione pura e semplice, e io non voglio e non prenderò parte a queste macchinazioni”, ha detto.
Un distintivo nazista in un incontro con Poroshenko
Petro Poroshenko, a sua volta, ha svolto attività di pubbliche relazioni durante la Legge Marziale, apparendo anche più spesso in diverse ispezioni. Ma non si è rivelato un successo completo. Così, il 6 dicembre, il presidente ha visitato una delle unità militari della regione di Zhytomyr. Lì ha partecipato, nel quadro dell’adempimento dei compiti determinati dalla Legge Marziale, al carico del materiale delle truppe aviotrasportate su aerei da trasporto.
Ma c’è stata una situazione imbarazzante. Come parte dell’evento, Poroshenko ha incontrato i soldati della 95° Brigata, ed è stato fotografato con loro. Uno di loro portava un distintivo sul petto con l’emblema della III SS-Panzerdivision “Totenkopf” [in inglese].
Dopo questo, l’informazione è stata ampiamente diffusa nei media, il comando delle truppe aviotrasportate ha deciso di prendere le distanze da questo incidente il più possibile, e di pubblicare un post su Facebook [in inglese]. Il post accusava non tanto il paracadutista, quanto la “propaganda anti-ucraina”.
Degna di nota, tra gli altri eventi accaduti durante il periodo della Legge Marziale, è stata la comparsa sul canale Pryamoy del Tenente Generale Grigory Omelchenko, che ha reso pubbliche “mappe riservate dello Stato Maggiore Generale della Federazione Russa” relative ai preparativi della Russia per un “attacco” all’Ucraina.
Ma già a metà dicembre la retorica di Poroshenko e delle autorità è diventata più pacifica.
Ad esempio, alla conferenza stampa che si è tenuta il 16 dicembre, il presidente ha affermato che se la Russia non invaderà, la Legge Marziale non continuerà.
Forse è stato influenzato dalle parole del rappresentante speciale degli Stati Uniti Volker [in inglese], il quale ha dichiarato che la Legge Marziale non ha bisogno di essere prolungata.
Ad ogni modo, durante i 30 giorni non è avvenuto nessun incidente che sarebbe potuto diventare la base per estendere la Legge Marziale.
Gli ucraini non hanno creduto alle autorità
La gente, per usare un eufemismo, non ha capito l’introduzione della Legge Marziale, e non l’ha approvata.
Secondo un sondaggio condotto il 3 dicembre dal gruppo Rating, questa decisione è stata sostenuta solo da un terzo degli intervistati, e quasi il 60% non l’ha sostenuta.
Allo stesso tempo, quasi i due terzi degli intervistati (63%) ritenevano che il presidente Petro Poroshenko volesse imporre la Legge Marziale in Ucraina per 60 giorni allo scopo di rinviare le elezioni presidenziali. Questo è un indicatore molto negativo per il presidente, che, ovviamente, voleva aumentare i propri consensi attraverso l’introduzione della LeggeMarziale.
“Il 60% degli ucraini è a sfavore dell’introduzione della Legge Marziale (sondaggio condotto da “Rating”). Il 69% ritiene che si tratti di una decisione presa in ritardo, e il 63% ritiene che Poroshenko abbia voluto rinviare le elezioni. La gente non ha creduto alla sua narrazione. Non per niente il principale stratega della sua campagna [di Poroshenko], [Igor – ndr] Gryniv era fortemente contrario alla Legge Marziale. Si dice che le cose siano persino arrivate a causare uno scandalo. Ma l’ambiente immediatamente attorno a lui, oltre a Turchynov, è stato convinto a farlo. Akela [in italiano] ha perso”
ha scritto il noto giornalista Sergey Shcherbina sulla sua pagina Facebook
Una settimana dopo, il 10 dicembre, è stato fatto un altro sondaggio. È stato realizzato dall’Istituto Ucraino di Ricerche Sociali A. Yaremenko e dal centro Social Monitoring. I risultati sono molto simili: il 64,5% degli intervistati era contrario all’introduzione della Legge Marziale e il 56,6% degli intervistati ritiene che Poroshenko abbia voluto posticipare la data delle elezioni presidenziali attraverso l’introduzione della Legge Marziale.
Quindi, è possibile notare che se la Legge Marziale ha in qualche modo cambiato la situazione nel paese, è stato solo in relazione alla crescita della sfiducia che le persone hanno delle autorità e di Poroshenko, il quale non è stato in grado di spiegare agli ucraini perché sia stata promulgata.
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Articolo di Ekaterina Terechova pubblicato su Stalker Zone il 26 dicembre 2018
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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