Si è parlato molto nei media “occidentali” di un’offensiva ucraina nella regione meridionale di Kherson. Tuttavia, la maggior parte delle affermazioni sembrano sconnesse dalle realtà osservabili sul campo. Lo sguardo dettagliato che segue mostra il fatto che non esiste un’offensiva del genere e che ci sono poche possibilità che ce ne sarà mai una.
La presunta offensiva è stata per mesi un punto di discussione centrale [tutti i link in inglese]:
- La battaglia in Ucraina si espande mentre Kiev lancia una controffensiva – New York Times – 29 maggio 2022
- L’Ucraina riconquista territori con una controffensiva nell’area di Kherson – Ministero della Difesa – Reuters – 9 giugno 2022
- Vicino a Kherson, gli ucraini riconquistano territori in una grande controffensiva – Washington Post – 29 giugno 2022
- L’Ucraina prepara una controffensiva per riconquistare la provincia di Kherson – Economist – 3 luglio 2022
- Kherson isolata: la controffensiva ucraina guadagna slancio nella città del sud – Fox News – 29 luglio 2022
Diamo un’occhiata alla mappa dell’area di Kherson e come è cambiata nel tempo. È noto che LiveUAmap, la fonte utilizzata qui per queste mappe, è più favorevole alle affermazioni ucraine che a quelle russe. Le parti rosse sono in mano alle forze russe.
Questa è l’area di Kherson come raffigurata il 13 maggio 2022:

versione ingrandita
Questa è l’area di Kherson come raffigurata il 14 maggio 2022:

versione ingrandita
Vediamo che i gestori di LiveUAmap hanno mantenuto la prima linea com’era, ma hanno aggiunto una zona grigia sul lato ucraino. Non sono sicuro di cosa dovrebbe mostrare. Potrebbe indicare l’estensione fino a cui le unità di ricognizione russe avanzate erano state osservate durante la loro offensiva di febbraio-marzo. Da allora l’area grigia è diventata per alcuni il “successo” di una “controffensiva ucraina”. Ma le forze russe non si sono mai trattenute in quella zona grigia, né ci sono stati combattimenti significativi.
Questa è l’area di Kherson come raffigurata oggi, 12 agosto 2022:

versione ingrandita
Vedo due piccole differenze tra la mappa del 14 maggio e quella attuale. Sul lato ovest l’insediamento minore di Pravdyne e i campi circostanti sono passati di mano.
14 maggio

versione ingrandita
12 agosto

versione ingrandita
Un altro cambiamento è avvenuto intorno ad un piccolo fiume nella parte nord della linea del fronte, a sud di Kavkaz. La prima linea del 14 maggio è stata semplificata, raddrizzandola. La vera linea del fronte correva lungo il tortuoso fiume Ingulets.
14 maggio

versione ingrandita
All’inizio di giugno le forze ucraine hanno attraversato il fiume intorno alle città di Davidov Brod, Belogorka e Andreevka solo per essere massacrate dall’artiglieria russa. Da allora l’area è terra di nessuno.
12 agosto

versione ingrandita
Una piccola città riconquistata e un tentativo fallito di attraversare il fiume sono tutto ciò che la tanto decantata offensiva di Kherson ha ottenuto da maggio.
Potrebbe essere perché, nonostante il rumore, non c’è stata e non ci sarà alcuna offensiva ucraina su Kherson. Per i dirigenti ucraini a Kiev quell’offensiva è solo una burla.
Il 9 agosto il consigliere di Zelenskyj Mikhail Podolyak ha parlato con un canale della BBC in lingua ucraina. Il sito di notizie online ucraino Strana ne ha parlato (traduzione automatica):
Podoljak ha definito le parole sul contrattacco a Kherson “parte delle operazioni informative e psicologiche”
I rapporti sulla controffensiva delle forze armate ucraine nella direzione meridionale fanno parte dell’“operazione speciale informativo-psicologica”.
Lo ha affermato il consigliere del capo dell’ufficio presidenziale Mikhail Podolyak in un’intervista alla BBC.
“È stata un’operazione speciale informativo-psicologica? Certo, oggi tutti i commenti pubblici fanno parte dell’operazione speciale informativo-psicologica. Dobbiamo demoralizzare l’esercito russo. Devono capire che ci sarà sempre una zona di tiro”, ha detto.
Tuttavia, Podolyak ha chiarito che “gli eventi riguardo al ponte Antonovskij mostrano che è essenziale per noi liberare Kherson” (in quanto unico centro regionale sotto l’occupazione della Federazione Russa dopo il 24 febbraio).
“E quindi, il nostro esercito sta già intraprendendo determinate azioni per questo oggi”, ha detto.
Quella notizia non è arrivata al propagandista del Washington Post David Ignatius. L’11 agosto lodava ancora l’inesistente “offensiva del sud”:
Un’offensiva meridionale si apre nella guerra in Ucraina [in inglese]
La guerra di logoramento in Ucraina potrebbe entrare in una nuova fase, mentre l’esercito ucraino prepara un’offensiva per recuperare il territorio occupato nella regione meridionale che circonda Kherson, e la Russia intensifica la sua retorica accusando gli Stati Uniti “di essere direttamente coinvolti nel conflitto”.
L’Ucraina sembra aver iniziato la sua nuova campagna nel sud con un audace attacco martedì contro una base aerea russa in Crimea, lungo la costa del Mar Nero.
…
Con la sua tanto attesa offensiva meridionale, l’Ucraina spera evidentemente di riprendere slancio contro le forze russe che hanno subito pesanti perdite di soldati e attrezzature da quando hanno invaso il 24 febbraio. In un momento in cui la Russia è tesa e vulnerabile, i leader ucraini vogliono dimostrare che possono recuperare il terreno perduto e alla fine prevalere.
Il 12 agosto, un giorno dopo la pubblicazione dello scribacchino Ignatius, quattro giornalisti del Washington Post hanno dipinto un quadro diverso:
Sul fronte di Kherson, pochi segni di un’offensiva ucraina [in inglese]
REGIONE DI NIKOLAEV, Ucraina — In prima linea nel sud-est dell’Ucraina, ci sono pochi segnali che si stia preparando una grande controffensiva.
Per settimane, l’intelligence occidentale e gli analisti militari hanno previsto che una campagna ucraina per riconquistare la città portuale strategica di Kherson e il territorio circostante è imminente. Ma nelle trincee a meno di un miglio dalle posizioni russe i soldati ucraini si mettono al riparo a causa di un crescente assalto di artiglieria, con poca capacità di avanzare.
…
I progressi compiuti dalle forze ucraine qui negli ultimi mesi – la riconquista di una serie di villaggi dal controllo russo – si sono in gran parte bloccati, con i soldati esposti in terreno aperto.Le strade su cui i soldati sfrecciano tra i campi di grano bruciato in prima linea sono segnate da crateri di precedenti attacchi, guidati dai droni Orlan che consentono ai russi di scegliere i bersagli.
“Non c’è nessun posto dove nascondersi”, ha detto Jurij, che ha combattuto qui ininterrottamente dall’inizio della guerra, e come altri soldati non ha fornito il suo cognome, in linea con il protocollo. La sua unità ha un equipaggiamento misto: moderne armi anticarro e una mitragliatrice sovietica fabbricata nel 1944, e l’obiettivo qui è mantenere la linea.
I funzionari militari ucraini tengono la bocca chiusa su qualsiasi data di inizio per una spinta più ampia, ma affermano di aver bisogno di più forniture di armi occidentali prima che ciò possa accadere. L’Ucraina non ha la capacità di lanciare un’offensiva su vasta scala in qualsiasi punto della linea del fronte di 1900 chilometri, ha ammesso un funzionario della sicurezza.
L’area a nord di Kherson è pianeggiante con campi aperti. Non c’è posto in cui si possa assemblare in modo sicuro una forza abbastanza grande da perforare la prima linea. Le unità ucraine si sono nascoste a Mykolaiv (Nikolaev in russo) dove si sono disperse tra la popolazione civile [in inglese] dopo che molte delle loro concentrazioni erano state attaccate dalle forze missilistiche russe:
Una donna mi ha portato a vedere la scuola di sua figlia, distrutta dai missili russi. Attraverso il cemento rotto si vedeva uno scaffale di libri della biblioteca esposto al sole e alla pioggia. Invece di incolpare la Russia per aver lanciato missili contro la scuola, ha incolpato l’Ucraina per aver acquartierato i soldati lì. (…)
Quando le ho chiesto degli obiettivi di Putin, ha detto: “Non lo so. Deve avere le sue ragioni per quello che sta facendo”. Pensava che quello che stava facendo fosse giusto? “Non mi occupo mai di politica”. Ha detto che gli stipendi nella Crimea annessa alla Russia erano più alti che in Ucraina. Si era arrabbiata, all’inizio dei combattimenti, quando le truppe russe si stavano avvicinando a Nikolaev, per quanto fossero vicini i veicoli corazzati ucraini a casa sua. Era di origine russa. Non era contenta che l’insegnamento della lingua russa stesse scomparendo dall’Ucraina. Ha detto che le persone venivano punite per aver usato il russo.
…
Un altro uomo ben informato mi ha detto quello che la maggior parte della gente del posto non direbbe, che dopo un devastante attacco ad una caserma di Nikolaev a marzo, che ha ucciso decine e forse centinaia di fanti di marina, le autorità hanno adottato una politica di dispersione, con piccoli gruppi di personale che passano la notte in una vasta gamma di edifici, comprese le scuole.
Il pezzo di LRB sopra citato, che ritrae principalmente la parte ucraina, descrive in dettaglio le difficoltà che gli ucraini hanno nel lanciare qualsiasi offensiva. (Ci scusiamo per la lunghezza della citazione ma i dettagli contano in quanto confermano quanto sopra):
Quando la compagnia di Sasha è arrivata a Posad-Pokrovske, ha trascorso la prima notte in una scuola. Il giorno successivo è stata rasa al suolo in un attacco aereo. Ha trascorso i successivi tre mesi e mezzo vivendo in tubi di cemento sotto un ponte. “Ci sono già abituato”, ha detto. “Una giornata tipo è che ci bombardano e ci bombardano dalla mattina alla sera. La mamma dice: “Dove sei?” e io dico: “Sono a casa”. È la nostra casa ora. La gente dice: “Non vediamo l’ora che tornate a casa” e noi diciamo: “Siamo a casa””.
I corpi dei civili morti giacciono insepolti da mesi a Posad-Pokrovske. I soldati non possono raccoglierli; dato che sono civili, deve essere fatto dalla polizia e la polizia non viene.
Una manciata di villaggi sono stati liberati a nord della testa di ponte russa e l’Ucraina ha conquistato un approdo sulla sponda ostile di un fiume più piccolo, l’Ingulets. Ma principalmente le due parti rimangono a poche miglia di distanza, con diverse linee di artiglieria più arretrate. Nel paesaggio piatto e aperto, con poca copertura tranne gli alberi lungo le strade, qualsiasi tentativo da parte di una parte di sfondare le linee dell’altra è soggetto al fuoco distruttore di missili anticarro e cannoni, o ai bombardamenti. Entrambe le parti lanciano droni per spiare gli obiettivi dell’artiglieria; quando l’artiglieria spara, diventa il bersaglio dell’artiglieria dell’altra parte.
La Russia ha un vantaggio schiacciante in tutte queste aree. Ha più cannoni di artiglieria e razzi dell’Ucraina, con un ampio margine. Ha più aerei d’attacco ed elicotteri. Ha più missili antiaerei per abbattere i droni ucraini e un vantaggio schiacciante nei sistemi di guerra elettronica per bloccarli. “È più facile per loro”, ha detto Sascha. “Trasportano proiettili tramite ferrovia, sui vagoni. Li scaricano con le gru. Scavano rifugi con bulldozer. Sparano razzi dalla mattina alla sera come se uscissero da una macchina. È vergognoso ammetterlo – hanno droni che volano su di noi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e noi ne abbiamo uno. A volte possiamo vedere cosa stanno facendo… Ma è imbarazzante. Non abbiamo la capacità”.
L’Ucraina è stata brava a nascondere i suoi militari, ma anche così, l’assenza a Nikolaev e nelle campagne circostanti dei segni di un accumulo di equipaggiamenti, truppe e rifornimenti che ci si potrebbe aspettare per una controffensiva è sorprendente. C’è solo il necessario per potersi muovere di notte. Se l’Ucraina sta usando la sua tanto decantata mobilitazione per espandere il suo esercito con nuove unità per riconquistare Kherson, è stato fatto con una straordinaria furtività, o semplicemente ci vuole molto tempo per integrare una gamma caotica di armi straniere e reclute non addestrate. Sascha è stato timido riguardo alle perdite della sua unità, ma ha detto che non erano state sostituite.
Nessuna nuova arma sta arrivando nell’area di Nikolaev. Le unità in prima linea sono esaurite e non ricevono il cambio da marzo. Le forze russe hanno una schiacciante superiorità materiale nell’area.
Non c’è un’offensiva ucraina su Kherson. Non ci sarà l’offensiva ucraina su Kherson.
Se ci sarà un’offensiva generale nell’area, sarà lanciata dalla parte russa, e travolgerà le poche forze ucraine esauste che tengono quella prima linea.
Le poche operazioni ucraine, attacchi missilistici su ponti facilmente sostituibili da traghetti, atti di sabotaggio in una base aerea della Crimea, sono piccole punture per la parte russa. Non cambieranno lo squilibrio delle forze o l’esito della guerra.
*****
Pubblicato da Moon of Alabama il 12 agosto 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
__________
La redazione di Saker Italia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
Questo articolo di Alabama descrive indirettamente una fase di stallo che fa parte di una necessità per una parte ed una strategia per la parte avversa.
I russi si devono guardare da facili obiettivi che non ci saranno e ciò perché la gestione della guerra è passata decisamente in mano alla Nato che sceglie i suoi bersagli in modo accurato per sorprendere l’avversario laddove non si attende o dove non ha sufficienti forze o struttura di monitoraggio in tempo reale.
Il secondo attacco in Crimea i cui danni non sono ancora noti servono alla Nato come azione psicologica sulle forze russe stanziate sulla linea arretrata che devono sentirsi sempre sotto attacco.
Qui, i russi dovranno cambiare o rendere più flessibili le proprie azioni di attacco e difesa.
Settembre avanzato, dopo il 22/9 ,quando si apre la stagione autunnale ci saranno più informazioni o ce ne saranno meno ed in questo caso si comprenderà che il fronte di resistenza contro i globalisti si amplierà in altre aree del pianeta per disperdere le forze dell’impero esausto della sua postura di Padrone del Mondo.
16/8/22-martedì-
Fine anni ’70 primi ’80…
Guerra in Angola… milioni e milioni di mine antiuomo italiane…
Alla fine ci fu una protesta internazionale e l’Italia rischiò di vedersi in brutte acque…
Ora le mine a petalo, quelle anticarto magnetiche francesi…
Perchè la Russia non colpevolizza la Francia in via formale presso gli organismi internazionali?
Mistero.
Sull’articolo: poco da aggiungere a quanto scritto da Joseph.
Amici… la Russia non è solo notizie cupe, tristezza della guerra, pena per tutti, Russi e Ucraini e noi Europei, militari e civili… mestizia e stanchezza!
No!
Russia è bellissima, allegrissima, sempre pronta alla musica, al ballo a mangiare bere e ridere e scherzare… e ubriacarsi un pochettino😉!
Redazione, se vuole può cancellare il post, lo capirei… però il sito è sul mondo russo in generale…😊
Ma io vi propongo 1 video della prof. Gruzova che insegna russo all’università di Macerata, autrice di libri in italiano fra cui una gradevolissima grammatica che possiedo “Melodia della lingua russa”… ha un canale simpaticissimo.
1. https://youtu.be/3swVpBYKigU
Sottotitoli in inglese… ma non necessari… all’inizio prepara il vero Borsh russo, e alla fine la insalata russa che in Russia si chiama Olivier dal cuoco francese che la inventò… loro la fanno con meno maionese…
Inezzo, altre ricette…
Ragazzi… volete mettere il tè col miele e caviale rosso?😝😝😛😛😛
Oh Russia mia amata… quanto ti conoscono poco i bifolchi come Letta & Company!
https://www.youtube.com/watch?v=vi-fwoDTng0
La guerra vista da Mosca – Intervista a Marinella Mondaini
-La giornalista, scrittrice, traduttrice e filologa russista, Marinella Mondaini, da anni vive a Mosca ed espone il suo punto di vista sull’operazione militare in corso, facendo anche un excursus storico
–
https://www.youtube.com/watch?v=2nvyjT9Y2EY
“Sono in Russia per cercare la verità sull’utilizzo dei biolaboratori”
– Franco Fracassi, inviato di Visione Tv, è in Russia per cercare di scoprire le verità che il sistema mediatico italiano volutamente occulta. “Dobbiamo sensibilizzare la pubblica opinione mondiale sulla situazione drammatica dei bambini del Donbass”
Sara’ che sta controffensiva ucraina langue, ma!: ormai e’ chiaro che gli atlantici sono all’ offensiva colpiscono jn crimea ecc, se sacrificano decine di migliaia di soldatini e’ perche’, intanto tengono impegnati i russi a giocare con la superartiglieria mentre si preparano a propinargli un altro afghanistan.
Qualcosa di grosso sta per accadere!
Leggendo la stampa russa si percepisce un innalzamento di tono!
Ora, non prima, ma Ora, si parla di Seconda Fase… e non si esclude che l’obiettivo solo intermedio sia il fiume Dniepr.
L’accumulo di 400 aerei e 360 elicotteri ai confini russi è funzionale alla seconda fase.
Le città prossime a Donetsk e dalle quali quella nuova Leningrado è martirizzata ogni giorno racchiudono almeno il 50 % di armamenti e il meglio e più profesdionale della fanteria.
Ma sono ormai allo sbando, 24 h su 24 l’artiglieria li tempesta, a Nikolaev interi reparti sono scomparsi o arresisi…
La pera è matura per cadere.
Ci sono i civili… per questo si sarebbe deciso di circondare Adveka, la perdita delle uniche truppe serie, le ultime professionali,
e la enorme quantità di materiale saranno una mazzata terribile.
Leggendo viene trasmessa una sensazione prima assente, una nuova Determinazione oramai chiara!
–,leggo oggi su Telegram che la Russia disporrebbe di nuove forze sufficienti per incalzare e disperdere le forze della nato-ucraina ,su un fronte più ampio ,sul confine fra Ucraina e Bielorussia.
Se la notizia è uscita significa che sono stati osservati movimenti sulle linee della logistica russa a nord.
La Nato non se ne starà con le mani in mano e sosterrà il conflitto con più ampi armamenti considerando che il settore industriale d’occidente è stato velocemente orientato all’economia di guerra.
Anche in Italia,il gruppo ex Fiat ,ancora controllato da J.Elkan ,non produce più auto per un mercato dell’auto asfittico a causa dell’impoverimento dei ceti di redditi medio alti, ma sta producendo automezzi blindati per l’Ucraina.
L’Italia non manda solo stock di esplosivi di fondi di magazzini ma mezzi autoveicoli pesanti di nuove produzioni.Poi c’è Leonardo che sta facendo affari su commesse statali che paghiamo e pagheremo Noi.
Tornando alla possibile strategia della Russia, buona parte di Noi vi vede ciò che vorrebbe vedere ma
non abbiamo alcuna informazione sulla situazione industriale di guerra ,che è stata certamente avviata ma ha il tallone di Achille di non avere compreso per tempo che il nuovo conflitto che era già in atto dal 2014, sarebbe stato diverso da quello degli anni 40 e bisognava prevedere investimenti ad alto tasso tecnologico e a bassa intensità di addetti applicati all’utilizzo dei mezzi medesimi soprattutto nel settore della sorveglianza e difesa aerospaziale dai satelliti militari d’occidente.
Ora i Russi sono stati costretti a mendicare droni da Iran e Cina.
Putin ha delle responsabilità in proposito che sono maggiori di quelle del Ministro della Difesa perché la spesa nel settore bellico è in mano al comandante in Capo, ovvero del Presidente.
Confido che la Russia abbia le risorse scientifiche sufficienti per recuperare lo svantaggio e cogliere occasione per migliorare le competenze militari anche del personale che dovrà gestire sul campo la sorveglianza dei movimenti sul terreno e delle linee logistiche che s’innestano su quelle verso occidente sia via terra sia via mare.
Infine, auspico di vedere all’opera la Polizia Militare coadiuvata nella vigilanza dai civili russo-foni ,ciò produrrà un effetto psicologico e costringerà gli ucraini locali avversi ai russi a sfollare verso nord e ovest facilitando indirettamente il compito della polizia e del contro-spionaggio militare.
li, 18/8/22
https://www.russiapost.su/archives/302595
Qui uno solo dei molti articoli del nuovo corso gornalistico russo che lascia intravedere la Determinazione ormai esplicita degli obiettivi del Cremlino.
Potrei citarne altri, ma è solo in suggerimento.
Grazie, articolo interessante ed altri articoli interessanti sul sito
–
l’articolo originale è qui https://vz.ru/opinions/2022/8/15/1171454.html
con le note:
Il nome e il cognome dell’autore sono stati cambiati, la foto non viene pubblicata per motivi di sicurezza.
L’Ucraina è diventata un paese trappola
–
–
–
https://www.youtube.com/watch?v=n3PsNUABmBQ
Le prossime mosse della governatrice della Banca Centrale Russa – Davide Rossi Fabio, Sarzi Amadè
–
Perchè Elvira Nabiullina, governatrice della Banca Centrale Russa, è una figura così importante per Vladimir Putin? C’è stato un certo scalpore quando la BCR, a fine marzo, aveva annunciato la ripresa dell’acquisto a prezzo fisso di oro; che significato possiamo dare a questa mossa della Nabiullina? Le misure intraprese dalla governatrice per sostenere l’economia russa dopo le sanzioni occidentali successive al 24 febbraio.
La nostra intervista a FABIO SARZI AMADE’ docente di Diritto del lavoro, già consulente per la regione Piemonte a Bruxelles e DAVIDE ROSSI analista politico scrittore.
Conduce CARLO SAVEGNAGO
molto interessante questo argomento:
https://vz.ru/opinions/2022/8/17/1171458.html
– Chi ha guadagnato sulla fornitura di armi all’Ucraina
https://www.youtube.com/watch?v=guq28Xbd9Ss
– Dalle sanzioni flop alle prime anticipazioni sui biolaboratori – Franco Fracassi
–
“Il secondo giorno in Russia dell’inviato di Visione tv Franco Fracassi, che ha avuto modo di entrare in un ex ristorante Mc Donald e toccare con mano il fatto che, nella pratica, non è cambiato niente. In esclusiva il giornalista svela anche alcune importanti anticipazioni sui biolaboratori in Ucraina”
https://www.youtube.com/watch?v=fmrc8Fn5Wok
– Aggiornamento dai fronti ucraini del giorno 17 8 2022 mappe e situazione generale
–
– Nell’aggiornamento di oggi facciamo il punto fronte per fronte con la mappa ed il vostro amato cursore.
Si va ad esaminare nel dettaglio le strutture colpite, e gli aeroporti che gli Ucraini stanno al momento utilizzando con i caccia che hanno ancora.
I guadagni russi nel Donbass fronte per fronte partendo da Karkov e terminando a Cherson.
–
– Stefano ORSI