L’11 novembre, il disegno di legge ucraino per la riforma terriera è stato approvato [in ucraino] a maggioranza in parlamento. È stato presentato dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.
Su 450 deputati, 240 hanno votato a favore del disegno di legge del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, che consente la vendita di terreni agli stranieri. 227 voti sono stati espressi da “Servo del Popolo” e 13 sono arrivati da deputati indipendenti.
La legge include quanto segue, come precedentemente indicato: [in inglese]
- La vendita dei terreni inizierà l’1 ottobre 2020;
- l’acquisizione di terreni sarà possibile per: cittadini ucraini, persone giuridiche ucraine create ai sensi della legislazione ucraina, comunità territoriali e Stato;
- non più del 15% della terra in una regione e lo 0,5% di tutto il territorio ucraino, ovvero una fattoria, non può ricevere più di 200 mila ettari;
- introduzione di un periodo transitorio fino all’1 gennaio 2024, durante il quale soggetti giuridici, beneficiari effettivi stranieri, apolidi, soggetti giuridici creati a norma di legge diversa dalla legislazione ucraina e stati stranieri, non saranno in grado di acquisire terreni dello Stato, della proprietà comunale e delle terre unitarie, ad eccezione di quelle terre che al momento dell’entrata in vigore della legge sono già in affitto a tali soggetti e purché tali soggetti siano stati creati non meno di 3 anni prima della data di entrata in vigore della legge;
- gli stranieri potranno riscattare terreni prioritari, che le loro compagnie attualmente affittano già. Ne sono interessati circa tre milioni di ettari su 42 milioni;
- Non ci sono restrizioni per l’acquisto di società con proprietà terriere; ci sono già società con 300-500 mila ettari; una società può possedere quasi la metà della terra in Ucraina se viene effettuata come entità acquirente che possiede già terra.
Gli oppositori della riforma terriera hanno affermato che si tratta di una quota molto ampia, e che apre la strada ai grandi proprietari terrieri perché acquistino tutta la terra (il cambiamento significa che 200 persone possono controllare tutte le terre in Ucraina).
Inoltre, c’è la questione del prezzo di detta terra:
- Si propone di stabilire il “prezzo minimo” per i terreni a livello di una valutazione monetaria normativa (in media in Ucraina è di 28-30 mila grivnie per ettaro, cioè circa 1.000 euro);
- Agli abitanti di villaggio sarà permesso di acquistare il terreno a tale prezzo, con un piano rateale di cinque anni. Queste persone un tempo hanno lavorato la terra, e l’hanno preparata per l’uso permanente di una famiglia o di una fattoria (prima dell’adozione del nuovo codice fondiario nel 2002);
- I calcoli mostrano che gli agricoltori dovranno pagare circa 200$ per ettaro all’anno (allo stesso tempo, gli utili del grano per ettaro sono 300$, perciò dopo l’entrata in vigore della legge, gli abitanti del villaggio dovranno dare la maggior parte delle loro entrate allo Stato);
- Non esistono meccanismi per il prestito ad agricoltori di medie dimensioni in modo che possano acquistare terreni e creare una classe media di proprietari nelle campagne. E non sono state fatte proposte simili per stabilire un meccanismo;
La situazione è piuttosto semplice: le piccole e medie aziende agricole hanno un enorme svantaggio rispetto alle grandi società ucraine, e ancora di più quando si tratta di investitori stranieri che possono avere molto più potere e capacità d’acquisto.
I predecessori di Zelenskyj hanno evitato il disegno di legge sulla riforma terriera perché potevano perdere il sostegno dei residenti rurali e delle attività agricole, il che a sua volta poteva dare adito alla possibilità di proteste guidate dall’opposizione.
E immediatamente, il partito “Patria” di Yuliya Tymoshenko è passato all’opposizione:
“Il nostro partito ha deciso di non andare in opposizione dal primo giorno in cui il nuovo presidente ha assunto il potere… Ma oggi Volodymyr Zelenskyj ha attraversato tutte le “linee rosse”. A suo nome, è stato votato il disegno di legge sulla vendita dei terreni”.
Inoltre, la Tymoshenko ha definito la decisione del Parlamento “una vendita di strutture strategiche, compresa la terra” e ha dichiarato che il partito “Patria” aveva già inviato una richiesta alla Corte Costituzionale, chiedendo chiarimenti sull’articolo 13 della Costituzione, che afferma che la terra ucraina appartiene al popolo. Ha aggiunto che avrebbe presentato ricorso in tribunale per l’adozione della legge in prima lettura a causa della violazioni delle norme.
Anche il partito “Piattaforma d’Opposizione – Per la Vita” si è opposto al progetto di legge, ma Zelenskyj sembra essere il più grande vincitore della situazione. Ha dimostrato di essere ora la figura centrale della politica ucraina, prende tutte le decisioni e stabilisce l’agenda politica.
Questa decisione è stata presa principalmente per ricevere finanziamenti estesi dal Fondo Monetario Internazionale.
Il 15 novembre, appena quattro giorni dopo aver votato sulla terra, il Primo Ministro ucraino Oleksiy Honcharuk e il Ministro delle Finanze Oksana Markarova hanno discusso le condizioni per l’avvio di un nuovo programma triennale di finanziamento ampliato con la missione del Fondo Monetario Internazionale, che ha iniziato a lavorare in Ucraina il 14 novembre.
Il Primo Ministro Honcharuk ha delineato la situazione e i piani, esprimendo apertamente le speranze di assistenza finanziaria:
“L’Ucraina ha dimostrato e continua a dimostrare la rapida ed efficace attuazione delle riforme dichiarate dal presidente, dal nostro governo e dal parlamento. Nelle ultime settimane, il parlamento ucraino ha adottato come base il progetto di legge sulla vendita di terreni agricoli e ha adottato nel suo insieme la legge sulla “separazione”. Quest’ultima è già stata firmata dal presidente. Pertanto, speriamo di concordare un nuovo programma di finanziamento esteso a lungo termine che sosterrà i nostri sforzi per accelerare la crescita economica”.
La missione dell’FMI era già operativa a Kiev tra il 12 e il 26 settembre, quando il Ministero delle Finanze ucraino ha annunciato che i negoziati con il fondo erano in corso attivamente. Pertanto, questo non era un segreto, il che ci consente di concludere che l’opposizione di Zelenskyj sapeva già qual era la forza trainante dietro l’agenda politica nel paese; molto probabilmente hanno ammesso il fatto e la loro attuale opposizione è semplicemente una formalità.
Inoltre, sembrerebbe che l’FMI, analogamente agli Stati Uniti, si preoccupi di quanta influenza ha l’oligarca Igor Kolomoisky su Zelenskyj.
Il Capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina Andriy Bogdan ha dichiarato, in un incontro privato con i giornalisti, che: “Ora l’FMI vuole sapere quanto è vicino al potere l’oligarca Igor Kolomoisky. È difficile per la squadra del presidente convincere i partner stranieri che sta giocando al suo stesso gioco”.
È piuttosto preoccupante che Kolomojskyj in un’intervista al NYT abbia affermato [in inglese] che le relazioni con la Russia dovrebbero essere normalizzate e l’Occidente dovrebbe essere “rimandato a casa”.
“Gli americani ci hanno trascinato in un conflitto con la Russia, ma in cambio non ci hanno dato nulla. Gli americani hanno bisogno che combattiamo con i russi. Ma non ne abbiamo bisogno. Dobbiamo abbandonare i prestiti dell’FMI e passare ai finanziamenti dalla Russia”.
Secondo Kolomojskyj, la Russia è pronta a dare all’Ucraina 100 miliardi di dollari.
Inoltre Zelenskyj, durante una riunione del partito “Servo del Popolo”, avrebbe riferito che Kolomojskyj era alla base di tutte le proteste contro la legge sulla riforma terriera. Il che, se è vero, significa che Zelenskyj potrebbe tentare di prendere le distanze dall’oligarca, ma quanto sia probabile ciò rimane discutibile.
Ma è vero che la narrazione dell’“aggressione russa” sembra portare ad una risposta meno significativa rispetto al passato, e il profitto economico che ha portato sembra diminuire.
In queste condizioni, Zelenskyj ha affrontato la necessità di cercare risorse politiche ed economiche per il successo della sua presidenza. Questa risorsa, attualmente, sembra essere la terra ucraina.
Sono in corso negoziati con l’FMI, Zelenskyj ha la maggioranza in Parlamento. Il voto finale sul disegno di legge sulla riforma agraria non è ancora stato approvato.
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Pubblicato da Southfront il 25 novembre 2019
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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pazzesco………x tornaconto personale svendono fisicamente tutto il loro paese…il popolo l’avevano già svenduto…dombass e crimea a parte.