Il 19 maggio è stato emesso un avvertimento politico internazionale implicito, ma non tra paesi; è stato emesso tra fazioni alleate e opposte all’interno di ciascuno dei due paesi: Stati Uniti e Ucraina. Negli Stati Uniti, è un avvertimento del Partito Repubblicano per il Partito Democratico: un avvertimento di Trump contro Biden e contro Obama che dice: “Abbiamo prove su di te, e non le stiamo ancora diffondendo. Ma eccone un campione. Quindi accordiamoci”.

È un avvertimento che viene dall’attuale presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyj, e che mette in una luce eccezionalmente negativa il suo immediato predecessore, Petro Poroshenko, come un semplice vassallo del predecessore immediato di Trump, Obama.

La fazione ucraina pro-Zelenskyj e anti-Poroshenko e pro-Trump sta avvertendo il Partito Democratico degli Stati Uniti, che ha sostenuto Poroshenko. Questo avvertimento arriva tramite una stazione televisiva ucraina online pro-Zelenskyj, InTimeUkraineTV, ed è stato emesso in un video di 32 minuti del 19 maggio 2020:

Si può sentire dapprima il segretario di stato americano John Kerry e poi il vicepresidente americano Joe Biden dire al presidente ucraino Petro Poroshenko come gestire il suo paese in modo che l’FMI continui a garantire (appoggiato dai contribuenti statunitensi e alleati) gli investimenti privati statunitensi e alleati nel debito pubblico (obbligazioni) ucraino. L’alternativa che Poroshenko doveva affrontare era che quegli investitori avrebbero perso tutto ciò che avevano investito, e che Poroshenko non sarebbe stato più protetto dal governo degli Stati Uniti e dai governi suoi alleati.

Questi sono solo estratti selezionati, e costituiscono anche un avvertimento ai pro-Poroshenko e ai pro-Obama di iniziare presto a cooperare con le persone pro-Zelenskyj e pro-Trump, altrimenti saranno rese pubbliche porzioni di conversazioni telefoniche diplomatiche USA-Ucraina ancora più incriminanti contro la gente di Poroshenko-Obama. In questo senso, è come un ricatto, ma al momento è solo un pericolo politico, anziché legale.

Ecco alcune delle rivelazioni degne di nota:

I funzionari statunitensi, agenti del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, vengono mostrati, all’inizio del 2016, non negoziare, ma istruire, il presidente ucraino Petro Poroshenko, che, dal minuto 17:00 al 22:50, chiede a Biden di “aumentare la pressione” per far sì che le fazioni parlamentari (estremiste anti-russe) della Tymoshenko, di Ljashko e del partito Fiducia in Sé Stessi, sostengano i progetti di legge richiesti dagli Stati Uniti che sono sotto esame al Parlamento ucraino. Al minuto 19:20, Biden menziona l’americana Natalie “Jaresko [sulla sua] pagina Facebook che parla di voler considerare l’idea di diventare Primo Ministro del governo tecnocratico”. Il blog di Michael Bloomberg (Bloomberg News) aveva intitolato, il 22 marzo 2016, “L’ucraina Jaresko afferma che sarebbe disposta a dirigere il nuovo governo[tutti e tre i link in inglese], e ha riferito che né il presidente Poroshenko (nominato segretamente da Obama – si veda qui il video di quella nomina segreta americana del Primo Ministro ucraino, e la trascrizione e la spiegazione qui [in inglese]) né il Primo Ministro ucraino quell’epoca (sempre nominato dagli USA), Arsenij Yatsenyuk, hanno parlato pubblicamente dell’iniziativa dell’americana Natalie Jaresko di diventare la succeditrice (sempre nominata dagli americani [in inglese]) di Yatsenyuk. La risposta di Poroshenko a Biden è stata “[ti] prometto di ricevere la mia proposta sul governo tecnocratico della Jaresko”. I dipendenti di Bloomberg hanno riferito che l’FMI voleva che diventasse la succeditrice di Yatsenyuk, di modo che “Le riforme saranno più radicali e questo significa più rischi politici, più possibili conflitti con il Parlamento” (perché – sebbene Bloomberg lo abbia nascosto – proteggendo gli investitori nel governo ucraino le obbligazioni richiederebbero un impoverimento ancora maggiore del popolo ucraino). Come ha detto Poroshenko a Biden al minuto 20:00, “il motivo della crisi politica è che le tre frazioni [fazioni o partiti politici] Fiducia in Sé Stessi, della Tymoshenko e di Ljashko, hanno lasciato la coalizione e siamo rimasti in minoranza insieme al Primo Ministro [nominato dagli Stati Uniti]. Inviterò Fiducia in Sé Stessi e proporrò loro di sostenere la Jaresko o di proporre il loro leader come prossimo Primo Ministro”. Quindi, sebbene Poroshenko non avesse appoggiato pubblicamente la proposta di Jaresko di diventare il prossimo Primo Ministro in sostituzione di quello attuale nominato dagli americani, ha confermato privatamente a Biden di aver appoggiato la scelta della Jaresko o quella di Fiducia in Sé Stessi di riempire quel posto. Ma Poroshenko ha continuato dicendo che Fiducia in Sé Stessi avrebbe collaborato, ma solo questa volta, e poi Poroshenko ha spiegato a Biden: “Questo non è possibile secondo la nostra Costituzione; dovrebbero firmare personalmente la loro appartenenza alla coalizione”, cosa che si sono rifiutati di fare. Il vassallo, Poroshenko, stava spiegando qui all’imperatore Obama (tramite il messaggero dell’imperatore, Biden), le difficoltà che stavano bloccando la riduzione forzata in schiavitù del popolo ucraino da parte dell’FMI. (Minuto 22:15:) “Senza Fiducia in Sé Stessi, con il rifiuto della Tymoshenko e di Ljashko, non raggiungiamo i 226 voti necessari” (una maggioranza di governo – che avrebbe fatto diventare il popolo ucraino ancora più sfruttato direttamente, e i cittadini statunitensi e alleati sarebbero diventati più sfruttati indirettamente perché i rischi finanziari al ribasso di questi debiti internazionali sarebbero quindi stati trasferiti su di essi). (Minuto 22:40:) “Ho chiesto di contattare il [vostro] ambasciatore magari per aumentare la pressione e sostenere la candidatura della Jaresko da parte di Fiducia in Sé Stessi”. (Minuto 23:23:) “I nostri partner statunitensi danno sovvenzioni a Fiducia in Sé Stessi e gli danno un significativo sostegno finanziario”. Poroshenko stava dicendo a Obama (via Biden) “magari di aumentare la pressione”, se voleva convincere i politici eletti dell’Ucraina a collaborare. Stava dicendo: non vogliono perdere i loro posti, ma forse più soldi dei contribuenti statunitensi potrebbero convincerli a correre il rischio di perdere i loro posti (tramite tangenti e/o minacce sufficientemente alte).

Non è noto se InTimeUkraineTV, o qualsiasi altra emittente di Zelenskyj, abbia registrazioni simili risalenti al colpo di Stato [in inglese] che ha consegnato il controllo del governo ucraino al governo degli Stati Uniti, ma le prove precedenti suggeriscono che quasi certamente è così.

Se ci sono già negoziati in corso tra il team di Trump e il team di Obama su come saranno guidate le Americhe (o su come saranno organizzate le “elezioni” americane), è ancora meno certo. Ciò che non è stato divulgato da quelle registrazioni è un’arma.

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Articolo di Eric Zuesse pubblicato su Strategic Culture il 28 maggio 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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