Per prima cosa, voglio pubblicare un video che ho trovato su Twitter che mostra che tipo di esplosione ha avuto luogo sul ponte della Crimea.

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Da quanto ho letto, un camion pieno di esplosivo è saltato in aria, uccidendo tre persone in un’auto, e poi le fiamme hanno investito un treno che stava attraversando il ponte. Quel treno era pieno di carburante.  È solo grazie all’incredibile velocità di reazione degli addetti al ponte che i danni si sono limitati a soli 9 vagoni e, quindi, ad un segmento molto più breve dei binari.

Guardando il video, si potrebbe immaginare che il ponte sia in rovina. In realtà, il traffico è stato ripristinato sia sui binari che sulla strada in meno di 24 ore (ad eccezione dei mezzi pesanti). In altre parole, si tratta dell’ennesimo caso di “è umiliante, ma non pericoloso” (обидно но не опасно).

Ma è un’idea sempre più sbagliata: questa volta è anche MOLTO pericoloso:

  • È evidente che il regime di Kiev non avrebbe mai avuto i mezzi, tecnici e politici, per eseguire un simile attacco senza che i suoi padroni in Occidente gliel’avessero ordinato.
  • Un attacco del genere, proprio sulla scia degli attacchi a Nord Stream I e II, dimostra senza ombra di dubbio che l’Occidente ha ormai intrapreso la strada della guerra terroristica totale.
  • Il che ha senso poiché, nonostante tutte le cosiddette “vittorie” delle forze NATO in Ucraina, la realtà è che hanno riconquistato pochi villaggi e città, mentre la Russia ha liberato e poi incorporato intere regioni.
  • E la Russia l’ha fatto sempre in condizioni di svantaggio numerico.
  • E mentre infliggeva un rapporto vittime di 10:1.
  • In altre parole, il “riorientamento” dell’Occidente verso il terrorismo è un’ammissione di sconfitta militare, economica e politica.

Anche se non è una sorpresa, l’Occidente usa *sempre* il terrorismo contro i governi sovrani, questo è comunque uno sviluppo molto negativo per la Russia.

In poche parole, ci sono sempre più obiettivi che poliziotti/guardie.

Inoltre, i terroristi possono sempre scegliere il momento e il luogo dei loro attacchi.

Finora, gli sforzi degli ucraini in Russia hanno prodotto ben pochi benefici tangibili: l’omicidio Dugina l’ha resa una martire, l’attacco ai Nord Stream ha danneggiato solo la Germania e l’Unione Europea, mentre l’esplosione sul ponte di Crimea ha dimostrato che si tratta di un obiettivo molto difficile da distruggere a meno di usare una testata nucleare tattica.

Dobbiamo tutti ricordare gli attacchi terroristici alla scuola di Beslan, al teatro Dubrovka di Mosca, all’ospedale di Budennovsk, all’aeroporto internazionale Domodedovo o alla metropolitana di San Pietroburgo. Tutti sono stati il risultato di azioni di cosiddetti “gruppi terroristici” che erano (e sono tuttora) gestiti dai servizi speciali occidentali.

Ci sono fondamentalmente solo due modi per sconfiggere questi attacchi terroristici sponsorizzati dallo Stato:

  1. Infiltrarsi nei cosiddetti gruppi terroristici e infiltrarsi nelle “agenzie madri” occidentali che li gestiscono.
  2. Convincere l’opinione pubblica ad entrare in modalità di “alta vigilanza”.

In sostanza, l’intera società russa deve entrare in un “assetto mentale di guerra” e rimanere calma e allo stesso tempo molto vigile: non solo la Russia è sotto attacco da parte dei nazisti banderisti, ma anche da parte di chi ha fatto l’11 Settembre, l’MH17 (e molti altri!) e che hanno scatenato un’intera campagna terroristica contro l’Iran che comprendeva bombardamenti, assassinii, sabotaggi, eccetera.

C’è poi il problema dell’escalation.  L’attacco al ponte di Crimea è stato un chiaro atto di guerra.

Naturalmente, poiché non sono stati trovati passaporti statunitensi che galleggiavano comodamente nell’acqua, la risposta della Russia non dovrebbe essere un attacco militare di rappresaglia. Tuttavia, mi aspetto che presto accada qualcosa, molto probabilmente in Ucraina, ma probabilmente coinvolgendo personale, beni e strutture occidentali.

In conclusione, mi aspetto che le cose peggiorino ulteriormente fino alle elezioni negli Stati Uniti. Non che abbia molte speranze che la sanità mentale prevalga in caso di vittoria del GOP, ma “un pochino“è meglio di “niente”.

Nel frattempo, è semplicemente scioccante per me osservare l’orgasmo collettivo provato dai leader dell’Occidente ogni volta che qualche orrore si abbatte sulla Russia. A dire il vero, il fatto che ci odino non mi sorprende. Ciò che mi sorprende è il modo in cui queste grida di gioia sono apertamente piene di odio e “alla faccia vostra”.  E mi chiedo:

vedono quest’odiosa gioia nei loro stessi occhi quando si guardano allo specchio? Quando vedono una foto di Daria Dugina, si sentono come se avessero detto: “Sì! Un punto contro Putin!”? Quando il processo farsa in Olanda dichiarerà che è stata la Russia (o la LDNR) a far esplodere l’MH17, sentiranno che è stata fatta giustizia e che i colpevoli sono stati puniti?

Temo che chiedere cosa vedono o non vedono sia la domanda sbagliata alla quale, tra l’altro, Putin ha risposto nel suo recente discorso dicendo che “queste élite europee capiscono tutto, lo capiscono, ma preferiscono servire gli interessi degli altri”.

Non è che non vedono, ma non gliene importa nulla. Per niente. Non l’hanno mai fatto.

Concludo con una domanda: quanto detto sopra è vero solo per le classi dirigenti europee o è vero per la maggior parte della gente che vive nell’Unione Europea?

Che cosa faranno i benintenzionati e nobili europei quando il prossimo bagno di sangue si verificherà in Russia (perché prima o poi accadrà, tale è la natura della minaccia terroristica)? Si rallegreranno e sventoleranno le loro bandiere ucraine un po’ più forte, o se ne infischieranno?

La risposta è ovvia, soprattutto per i russi..

The Saker.

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 Articolo di The Saker pubblicato su The Saker il 9 ottobre 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia

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