Ieri a Kiev è stato assassinato il politologo ucraino Andrei Doroschenko. E’ stato buttato da una finestra al 9° piano con l’intento di farlo passare come un suicidio, così come successo con altri noti “suicidi politici” a partire da Kravcenko, Kirp e finire con Buzina e Kalashnikov. Ed ora, per motivi ancora sconosciuti, si sono liberati anche di Doroscenko.
Politologo Ucraino, dipendente del “Fondo legislativo di iniziative avanzate”, Adrei Doroshenko è deceduto ieri a Kiev dopo esser precipitato dal nono piano. Ha lavorato come assistente di un deputato della Verhovna Rada, Taras Chornovil, e poi con Vadim Karacevo presso l’Istituto delle Strategie Globali.
La polizia al momento ha aperto un procedimento penale (contro ignoti) per “Omicidio volontario”: il defunto non abitava in quello stabile ed è precipitato da un locale tecnico.
Andrei Doroshenko aveva 40 anni. Compariva spesso sulla TV ucraina. Non si può dire che la posizione dell’esperto fosse filorussa, tuttavia era un critico coerente contro la “lobby degli Oligarchi”, i quali, a suo avviso, hanno portato all’aggravamento della crisi politica nel paese. Egli sosteneva che per risolvere il problema del sud-est ucraino si dovesse prendere come modello gli accodi di Dayton, i quali hanno permesso la cessazione della guerra in Jugoslavia. Concedere uno statuto speciale alla zona di guerra, cosi come richiesto negli accordi di Minsk, era poco probabile a causa del rischio elettorale.
“Mettiamo caso che il Parlamento voti a favore di questa riforma… questo metterà fine alla guerra?” Si domandava a gennaio Andrei Doroshenko in onda alla Ukrlife Tv.
“Chi ce lo può garantire? E se il Parlamento dovesse andare ad elezioni anticipate? Come faranno a guardare negli occhi gli elettori?”
Il cadavere è stato trovato da Andrei Nazarenko. “Ho chiamato l’ambulanza alle 13.52, la caduta non l’ho vista, ma al nono piano i poliziotti hanno trovato sul davanzale l’impronta dei piedi (scarpe) della vittima. Tracce di lotta non sono state trovate” – così racconta ai media ucraini.
La polizia arrivata dopo i soccorsi ha interrogato Andrei Nazarenko come testimone. Secondo le sue parole la polizia ha trovato nel portafoglio del defunto 500 grivnie [circa 17 €, NdT].
Secondo il sito ucraino strana.au, il “Fondo legislativo di iniziative avanzate”, presso il quale lavorava, era collegato con il leader del movimento popolare “Scelta Ucraina” Viktor Medvedchuk, nonché capo dell’amministrazione dell’ex-presidente Leonid Kuchma. Il movimento popolare di Medvedchuk sostiene attivamente l’utilizzo della “democrazia diretta” (ovvero referendum) e, allo stesso tempo, secondo l’ex presidente del consiglio di sicurezza e della difesa Andrei Parubiya “finanziava la creazione di gruppi estremisti che portarono il conflitto nel Donbass”. Ad ogni modo il portale di informazione ha negato la cooperazione di Doroshenko con Medvedciuk. La vittima ha lavorato dal 2009 al 2011 con il famoso politologo ucraino Vadim Karacevo all’Istituto delle Strategie Globali. Prima di allora (ha lavorato) come assistente dell’ex deputato popolare Taras Chornovil, membro del Partito delle Regioni. Lo stesso Chornovil ha espresso, sulla propria pagina Facebook, le sue condoglianze alla famiglia della vittima. “Andrei era una brava persona, molto tollerante, delicato e talentuoso, sempre pieno di nuove idee. Una di queste ci ha uniti per molti anni – L’idea di cooperazione Ucraino-Araba”.
P.s.
Di fatto, dai discorsi ufficiali di Doroscenko non ne consegue che potesse rappresentare in qualche modo una seria minaccia per la giunta. Tuttavia i sui legami con coloro che prima facevano parte del Partito delle Regioni sarebbero potuti essere sfruttati per estrometterlo, così da mandare un segnale a Medvedciuk e al “Comitato per la salvezza dell’Ucraina” che l’utilizzo di agenti infiltrati non sarebbe stato accettato in alcun modo, non escludendo la loro eliminazione fisica.
L’idea della federalizzazione, in qualunque forma, è stata scartata a priori dalla giunta di Kiev, e promuoverla attraverso l’attività politica sarà estremamente difficile.
E’ chiaro che la Federazione Russa, attraverso il movimento “Scelta Ucraiana”, cerca di influenzare la situazione interna in Ucraina, ma scommettere sul progetto di Medvedciuk e sui gruppi a lui affiliati, ancor prima del Colpo di Stato e dell’inizio della guerra civile, è una scommessa già persa. Il movimento è un collegamento con i gruppi di élite rimossi dal potere, ma non dà la possibilità di influenzare la politica estera e interna dell’Ucraina, possibilità che si è persa con il crollo del Partito delle Regioni.
Per quanto riguarda Doroschenko, così come accaduto con altri strani decessi, non credo che la faccenda porterà all’arresto del responsabile. Anche aprendo un’indagine seria non è detto che i responsabili saranno trovati. Non c’è bisogno di dire che anche questo caso sarà una farsa, come accaduto con l’assassinio di Buzina.
Con questo regime gli omicidi politici resteranno sempre irrisolti.
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Articolo apparso su Colonel Cassad il 25 aprile 2016
Traduzione dal Russo a cura di ArtiomSki per Sakeritalia.it
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