Con la prospettiva di affrontare i carri armati occidentali in Ucraina mentre la Polonia e il Regno Unito, secondo quanto riferito, finalizzano l’invio dei loro carri armati da battaglia principali (MBT) Leopard 2 e Challenger 2, la Russia ha nominato [in inglese] il suo miglior carrista – il suo capo militare – a dirigere le operazioni.
Il capo di stato maggiore generale Valerij Gerasimov è un ufficiale di carriera del corpo corazzato. Il suo trasferimento avviene sullo sfondo dell’introduzione del T-90M russo e dell’introduzione della versione “M” modernizzata dell’elicottero d’attacco Ka-52 “Alligator”. Mosca sembra stia preparando una classica guerra fra carri armati in Ucraina.

Il generale Valery Gerasimov, il nuovo comandante in capo dell’Operazione Militare Speciale russa in Ucraina
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La “volontà corazzata” dell’Europa di armare l’Ucraina
I leader polacchi, tedeschi e britannici hanno simbolicamente annunciato l’approvazione all’invio delle macchine. Tuttavia, non sono andati avanti a causa di quattro fattori: l’inasprimento permanente dei legami già tesi con la Russia, l’attesa che un paese europeo facesse la prima mossa, l’attesa di un cenno del capo da parte di Washington, e l’esaurimento delle scorte di munizioni.
In seguito al chiarimento [in polacco] del primo ministro polacco Morawiecki secondo il quale la Polonia non avrebbe consegnato i carri armati all’Ucraina “senza una coalizione più ampia”, sulla Germania è aumentata la pressione per rimuovere il veto sui paesi che vogliono trasferire armi di origine tedesca.
Mentre questi paesi possono trasferire solo tra i 10 e i 15 carri armati, molto meno dei 300 che il capo militare dell’Ucraina, il Generale Valerij Zaluzhny, ha detto che sarebbero necessari, si spera che ottengano alcune ampie vittorie tattiche sul campo. Ciò consentirà a qualsiasi accordo negoziale di essere più a favore dell’Ucraina.
La nomina di Gerasimov arriva in questo contesto, dove i T-90 e i T-72B3 russi potrebbero scambiare colpi con i Leopard e i Challenger.
Assume un comando operativo dopo un decennio alla guida delle forze armate russe come Capo di Stato Maggiore Generale e uno degli ufficiali più anziani del corpo corazzato, avendo prestato servizio sin dai tempi dell’ex Unione Sovietica. Gerasimov ha scalato i ranghi delle forze armate russe e si è laureato all’Accademia Militare dello Stato Maggiore nel 1997.
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Chi invierà per primo i propri carri armati?
Ma la politica che circonda il trasferimento Leopard 2 e Challenger 2 è più intrigante. La scorsa settimana, il Guardian ha riferito [in inglese] che la Gran Bretagna sta valutando la possibilità di inviare circa 10 Challenger 2 in Ucraina, cosa che il Regno Unito ha successivamente confermato.
E’ stato seguito dal vice-cancelliere tedesco Robert Habeck, che ha pubblicamente sostenuto le richieste di approvazione di altri paesi, come la Polonia, per inviare il Leopard 2.
Ciò indica un tentativo di aumentare la pressione sulla Germania, che ha fornito quasi 2000 Leopard 2 a 13 paesi europei.
Oltre alla Polonia, questi includono Spagna, Grecia, Turchia, Ungheria e Slovacchia. La Germania ha inviato all’Ucraina un numero imprecisato di veicoli da combattimento per la fanteria Marder (IFV), sistemi antiaerei semoventi Gepard e piattaforme missilistiche terra-aria (SAM) IRIS-T.
Ma non c’è stato alcun segno che gli Stati Uniti invieranno il loro MBT M1A1/2 Abrams, cosa che i funzionari dell’amministrazione Biden hanno indicato come improbabile.
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Acciaio contro acciaio
L’Ucraina utilizza i vecchi T-72 dell’era sovietica, donati dalla Polonia e dalla Repubblica Ceca lo scorso aprile, un altro T-64 di origine sovietica, e il T-80 sviluppato localmente. Da aprile, la Repubblica Ceca ha trasferito [in inglese] almeno 40 carri armati T-72M1 in cambio del rifornimento con carri armati Leopard 2A4 di origine tedesca, parte di un accordo circolare.
I primi 14 carri armati sostitutivi sono arrivati [in inglese] nella Repubblica Ceca alla fine di dicembre dello scorso anno. Si dice che la Polonia abbia ricevuto carri armati Challenger 2 dal Regno Unito per “riempire” [in inglese] il suo inventario, come annunciato dall’allora primo ministro Boris Johnson alla fine di aprile dello scorso anno.
Pertanto, il T-90 e il T-72B3 russi potrebbero scambiare colpi con i Leopard 2 e i Challenger 2 ad est. Il Leopard, in particolare, è stato giudicato in grado di affrontare i corazzati russi con la sua torretta inclinata e un potente cannone a canna liscia Rheinmetall RH-M da 120 mm.
In grado di sparare proiettili [perforanti] Armor-Piercing Fin Stabilized Discarding Sabot (APFSDS) e [ad alto esplosivo] High Explosive Anti-Tank (HEAT), gli esperti ritengono che possa penetrare la corazza frontale del T-72 a una distanza di 2000 metri.
La Russia si prepara allo scontro, pubblicizzando notevolmente il T-90M, l’ultima versione del suo carro armato più potente. Dal dicembre dello scorso anno ha annunciato nuovi lotti di carri armati che raggiungeranno le unità della Repubblica Popolare di Lugansk (LPR), del Distretto Militare Centrale (CMD) e della Wagner.
I canali Telegram russi hanno registrato equipaggi di carri armati che si vantano del T-90M “Proryv-3” (che vuol dire “sfondamento”) e sfidano le macchine occidentali.
L’esercito russo, nel frattempo, ha ricevuto [in inglese] dieci elicotteri d’attacco Ka-52 Alligator aggiornati della variante “M”. Il Ka-52M ha una nuova torretta di mira elettro-ottica GOES-451M con portata maggiore, ruote del carrello di atterraggio più robuste, migliore ergonomia della cabina di pilotaggio, e migliore adattamento agli occhiali per la visione notturna. Può anche trasportare l’ultimo missile LMUR..
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Articolo di Parth Satam pubblicato su The Eurasian Times il 16 gennaio 2023
Traduzione in italiano di Raffaele Ucci per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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