Gli sviluppi del 13-17 giugno in prima linea in Ucraina sono stati contrassegnati dai successi tattici delle forze russe nella regione del Donbass, nel mezzo della stabilizzazione della prima linea in altri settori. In generale, i combattimenti più intensi sono in corso nell’area di Severodonetsk-Lisichansk e intorno a Slavjansk. La situazione è tesa anche nella regione di Kharkov, dove sono in corso scontri isolati nel nord del capoluogo di provincia, e nelle regioni di Nikolaev e Kherson. Il resto della linea di contatto rimane per lo più stabile. Nonostante ciò, le forze armate russe continuano la loro campagna di attacchi mirati sulle infrastrutture militari e sulle concentrazioni di attrezzature delle forze armate ucraine.
Quella che segue è una panoramica delle dichiarazioni del Ministero della Difesa russo sugli attacchi in Ucraina in questo periodo:
13 giugno. Gli attacchi missilistici nella DPR hanno distrutto spedizioni di armi e attrezzature militari, comprese quelle provenienti dagli Stati Uniti e dai paesi europei. Inoltre, un punto di schieramento temporaneo di mercenari stranieri nella LPR è stato distrutto, nonché due batterie di lanciarazzi multipli nelle aree di Kharkov e della LPR. L’aviazione dell’esercito ha distrutto un posto di comando, una stazione radar del sistema missilistico terra-aria Buk-M1 nell’LPR, nonché 63 aree di concentrazione del personale e di equipaggiamento militare delle AFU. Gli attacchi aerei hanno distrutto più di 120 soldati delle AFU, due carri armati, sette cannoni da campo e 11 veicoli speciali. Le forze missilistiche e di artiglieria hanno colpito 247 aree di concentrazione di personale ed equipaggiamento militare delle AFU, 13 posti di comando, 63 postazioni di tiro di unità di artiglieria delle AFU, inclusi 7 lanciarazzi multipli, nonché una stazione per la guerra elettronica nell’area della DPR. In totale, 120 soldati, 29 pezzi di equipaggiamento, 17 postazioni militari.
14 giugno. Un Kalibr ha distrutto un arsenale di artiglieria e munizioni delle AFU. Inoltre, missili lanciati dall’aria ad alta precisione hanno colpito 11 aree di concentrazione di perosnale ed equipaggiamento militare ucraini, 8 postazioni di tiro di unità di artiglieria delle AFU, inclusi 3 plotoni di lanciarazzi multipli Grad, nonché 2 depositi di munizioni a sud della periferia di Kharkov e nella LPR. L’aviazione operativa e tattica e l’aviazione dell’esercito hanno colpito 101 aree in cui erano concentrati personale ed equipaggiamento militare delle AFU. A seguito di attacchi aerei, più di 350 soldati delle AFU, 3 posti di comando, 13 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 6 lanciarazzi multipli Grad, 14 cannoni di artiglieria da campo e 22 veicoli speciali sono stati distrutti. Le risorse della difesa aerea russa hanno abbattuto un MiG-29 e un elicottero Mi-24 durante il giorno. Anche nove UAV ucraini sono stati abbattuti. Le forze missilistiche e dell’artiglieria hanno colpito 280 aree in cui sono concentrati il personale e l’equipaggiamento militare delle AFU, 18 posti di comando, 59 postazioni di tiro di unità di artiglieria e mortai e un deposito di carburante. In totale, 350 soldati, 66 pezzi di equipaggiamento e 28 postazioni militari.
15 giugno. I missili Kalibr hanno distrutto vicino a Leopoli un deposito di munizioni per armi straniere trasferite in Ucraina dai paesi della NATO. Inoltre, missili ad alta precisione lanciati dall’aria hanno colpito 11 aree in cui era concentrata personale ed equipaggiamento militare ucraini, e otto postazioni di tiro di unità di artiglieria, inclusi tre plotoni di lanciarazzi multipli Grad. A seguito degli attacchi, una stazione radar di controllo aereo nella LPR, un sistema missilistico terra-aria Buk-M1 nella DPR, due depositi di munizioni nella DPR, nonché due posti di comando delle AFU e un centro di comunicazione nella DPR sono stati distrutti. L’aviazione dell’esercito ha colpito 24 aree in cui erano concentrati il personale e l’equipaggiamento militare delle AFU. Gli attacchi aerei hanno distrutto più di 300 ucraini, una stazione di guerra elettronica, 10 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, tre lanciarazzi multipli Grad, 18 veicoli speciali, tre mortai, nonché 11 cannoni di artiglieria da campo e un aereo. Inoltre, sei UAV ucraini vicino a Donetsk sono stati abbattuti. Durante il giorno le truppe missilistiche e dell’artiglieria hanno colpito 313 aree di concentrazione di manodopera ed equipaggiamento militare, 43 punti di controllo delle unità e 62 postazioni di tiro delle unità di artiglieria delle AFU. In totale, 300 soldati, 57 pezzi di equipaggiamento e 8 postazioni militari.
16 giugno. A seguito di attacchi missilistici ad alta precisione, due posti di comando delle AFU, una stazione da guerra elettronica vicino alla regione di Kharkov, un lanciatore Tochka-U e un veicolo da combattimento Uragan sono stati distrutti. Veicoli operativi-tattici, dell’esercito e senza pilota hanno colpito 57 aree in cui erano concentrati il personale e l’equipaggiamento militare delle AFU. Tre punti di controllo e un sistema missilistico terra-aria Buk-M1 vicino alla regione di Sumy, nonché un punto di riparazione e recupero per veicoli corazzati delle AFU vicino a Kharkov sono stati distrutti. Gli attacchi aerei hanno anche distrutto più di 280 ucraini, 2 depositi di munizioni vicino a Donetsk, 5 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 6 cannoni di artiglieria da campo e 11 veicoli speciali, 1 aereo e 7 UAV. Le truppe missilistiche e l’artiglieria hanno colpito 34 punti di controllo. A seguito degli attacchi delle truppe missilistiche e dell’ artiglieria più di 200 ucraini, 1 stazione per la guerra elettronica, 3 depositi di munizioni, 6 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 1 lanciarazzi multiplo Grad, 4 cannoni di artiglieria da campo, 18 veicoli speciali e 2 posti di controllo per UAV sono stati distrutti. In totale 480 soldati, 62 veicoli e 14 postazioni militari.
17 giugno. Durante il giorno, missili ad alta precisione lanciati dall’aria hanno colpito 18 aree in cui erano concentrati personale ed equipaggiamento militare, oltre a 10 postazioni di tiro dell’artiglieria ucraina e batterie di mortai, comprese sei batterie di lanciarazzi multipli Grad. A seguito di attacchi aerei, più di 200 soldati ucraini, 2 sistemi missilistici terra-aria Buk-M1 e Osa–AKM, un deposito di munizioni vicino a Lisichansk, 10 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 6 cannoni di artiglieria da campo, 4 lanciatori di più lanciarazzi e 9 veicoli speciali, un aereo e 15 UAV sono stati abbattuti. I colpi di artiglieria hanno distrutto 350 ucraini, un posto di controllo per UAV delle AFU vicino alla regione di Nikolaev, 8 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 3 veicoli da combattimento Grad, 3 cannoni di artiglieria da campo e 11 veicoli speciali. In totale, 550 soldati, 77 pezzi di equipaggiamento e 2 postazioni militari.
Il Ministero della Difesa ucraino ha annunciato per la prima volta le cifre delle perdite di equipaggiamento delle forze armate ucraine. Il viceministro della Difesa ucraino Volodymyr Karpenko ha nominato le perdite di attrezzature del paese. Secondo lui, citato dalla Difesa Nazionale, sono il 50% dall’inizio dell’operazione speciale.
Ha detto: “Abbiamo perso circa il 50%. Si tratta di circa 1.300 veicoli da combattimento per la fanteria, 400 carri armati, 700 sistemi di artiglieria”.
Secondo i briefing del Ministero della Difesa russo, è chiaramente evidente che le principali aree di operazioni di combattimento sono Kharkov, Lisichansk, la DPR, la LPR, Leopoli e Nikolaev. Se sommiamo le perdite delle AFU, sembra che secondo la versione russa 1.800 soldati delle AFU, 291 pezzi di equipaggiamento militare e 69 infrastrutture militari siano stati distrutti in cinque giorni.
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Pubblicato da Southfront il 18 giugno 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
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@Redazione…
Una domanda che mi porto dietro da mesi…: ma perchè elicotteri e jet volano all’altezza degli alberi, quindi bersagli più facili per i manpads?
Dai filmati dei bersagli, anche dai tempi della Siria, elicotteri per non dire dei jets possono compiere il lavoro di ricerca e di mira efficacemente anche da altezze notevoli.
Non capisco… non devono temere i radar perchè la contraerea ucraina è irrilevante…
[I Manpad non funzionano bene quando i loro bersagli volano a bassissima quota. Inoltre bisogna scoprire i bersagli e uno dei modi migliori è farsi sparare addosso. Per questo che gli aerei volano in coppia. La contraerea ucraina è tutto tranne che irrilevante, possiedono sistemi pericolosi come OSA-Strela-S-300 e così via, senza contare quantità enormi di Manpads. In secondo luogo più si alza il raggio d’attacco e meno precisione si ottiene con i sistemi d’arma. La zona quindi più sicura è la meno precisa, quella meno sicura è quella che garantisce l’eliminazione del bersaglio.
Sembra che lo scopo sia far loro esaurire i missili o rivelare le posizioni. I nuovi sistemi di protezione contro i missili IR sembrano funzionare, solo qualche missile nemico va a bersaglio e i danni sono spesso trascurabili al punto da riuscire a portare a casa il velivolo.]
Grazie.
Kadirov ha dichiarato che i Ceceni stanno entrando (finalmente) nella periferia di Zolote, difesa da mercenari polacchi.
10 giorni alla fine di Giugno… il fronte Est sta per cedere?
non abbiamo ancora notizie se , dalla Lituania partono formazioni Nato mascherate da volontari internazionali che vanno in ucraina a fare la guerra contro i Russi.
Se esistono e verranno presi, anche solo perché abboccano a bersagli facili ,sarebbe una bella manovra perché consentirebbe alla Russia di direi modo informale, al governo Lituano” hai voluto applicare le Sanzioni UE ed impedirci il transito verso il nostro territorio di Kalingrad ? Ora dovrai mettere in conto che le tue vie di comunicazione saranno sanzionate da incidenti”!
Il problema, in generale, è simile a quello riscontrato nella guerra in Siria e cioè: “Se i russi riescono a distruggere, giorno dopo giorno, più mercenari e equipaggiamento militare di quelli che nello stesso periodo entrano nel paese, la vittoria è assicurata, perché il nemico non riuscirà a compensare le perdite”.
In entrambi i casi – Siria e ukraina – gli “sponsor” della soldataglia tagliagole, nazi e mercenaria sono gli stessi.
In ukraina, raggiunto il punto di svolta, ci aspetta il collasso ukrainofono su molti fronti attivi, con una velocizzazione (non ancora in atto) della pulizia che stanno facendo i russi e con una velocizzazione delle liberazione dei territori del Donbass non ancora liberati, per poi passare ad altri obbiettivi.
Cari saluti
La Russia sta usando una variante della tattica della saturazione: le truppe a terra sono sottoposte a continui bombardamenti se in terreno libero, i rifornimenti vengono continuamente distrutti assieme alla perdita continua del supporto aereo, le armi portate dalla N.A.T.O durano lo spazio di un mattino. Qui vige il giusto rapporto per la Russia tra quantità e qualità e quando sfondare le linee nemiche non è un problema.
Si puo’ risalire alle vere intenzioni della presidenza russa e a quelle della banca centrale sulla possibilita’ di intervenire sul tasso di cambio del rublo?apparentemente sembrano in contraddizione….bisognerebbe risalire alle vere dichiarazioni
penso che la Russia modulerà il valore del suo rublo in valore in base alle piazze in cui opera: a Mosca non può essere altrimenti nelle borse estere non sappiamo cosa succede. Ciò che è importante è che le- ragioni di scambio-, fra i suoi più importanti alleati commerciali( Cina-India-Iran-Sud Africa e qualche paese del suf America) ,che vogliono liberarsi dall’invadenza del dollaro ed euro e sterlina, non dipendano dalla valutazione di Borse estere basate nell’occidente collettivo.
Solo su questa base detti Paesi possono pianificare le loro azioni e le loro transazioni commerciali senza dipendere dal sistema internazionale dei pagamenti basato sul dollaro.
IL ciclo di Isteresi della caduta del valore delle attività economiche e finanziarie USA e vassalli richiede qualche tempo, otto mesi potrebbero essere sufficienti e significa arrivare al fine ottobre p.v.
Per quel tempo gli USA dovranno raccogliere un successo significativo militare ed economico , per tenere in piedi il suo sistema planetario della insicurezza altrui; fatti che difficilmente possono convivere.
Cercavo di capire perche’ putin avesse detto che il rublo stava diventando troppo forte ( se ha proprio detto cosi’) ; anche qui mi sembra solo di aver capito, anche ill vice capo della banca centrale ritiene di dover lasciarlo fluttuare….cioe’ in attesa dell’ isteresi del dollaro……
se il rublo si rafforza troppo la Russia fatica a esportare i suoi prodotti, dovendoli gli altri pagare o in rubli o in controvalore di altre divise rese deboli dalla forza del rublo. Per questo si fa intervenire la banca centrale onde gestirne il valore sulla frontiera dell’ottimo possibile.
Com’è la situazione a Nikolaev? I Russi avanzeranno fino a Odessa?
https://www.youtube.com/watch?v=3UAYOjIN-oY
Forse conviente guardare questo video, l’utlimo di Stefano Orsi nel quale si parla anche dei punti di contatto con gli ukrainofoni a sud di Nikolaev, con corredo di mappe … Gli ukrainofoni lanciano mini contro-offensive che, ovviamente, finiranno tutte male, per loro, com’è già accaduto in quell’area.
Forse vogliono arrivare al fiume per togliere l’acqua alla Crimea, o cercano di distrarre l’attenzione concentrata su Severodonetsk, Lysychansk e Sloviansk, in base a ordini statunitoidi-gb-nato …
Cari saluti
Adesso si è aggiunta pure la Lituania. Danzica 2.0?
@Andrea… 3 missili hanno colpito la piattaforma marina russa del gas al largo di Sebastopoli, 111 km, e da Odessa, 71 km.
Feriti, 7 dispersi…
In Russia lo scandalo é enorme e si abbina alla generale indignazione per il blocco di Kaliningrad che viola l’accordo con UE del 2008 che consentí ingresso di Lituania…
Bene, in Russia tutti dicono che soltanto con missili USA o UK é stato possibile l’attacco terroristico contro la struttura solo civile nel mare.
Tutti chiedono che Odessa sia conquistata per porre termine a questa orgia di pazzia degli ucraini.
Tutti significa Autorità con dichiarazioni pubbliche.
Già compaiono le prime bandiere bianche all’Azot… Tempo al tempo, secondo me.
Ora c’é Kaliningrad, problema serissimo.
ci saranno incidenti dovuti ad incendi alle piattaforme USA e UE nei mari. in cui operano; dopodiché sarà guerra aperta e limitazioni della libertà di scrivere qui sul WEB.
Non avremo più notizie dai due fronti ma solo d uno e bisognerà sapere leggere nel non detto.
Sí… Ci porteranno a questo ☹️
https://t.me/sakeritalianotizie/21770
–
Attenzione, falso. Il video che sta “viaggiando” su Telegram e che ritrae l’estinzione di piattaforme di perforazione in Crimea, che sono state oggetto di un attacco missilistico da parte delle Forze armate ucraine, è stato in realtà girato 8 anni fa nel Mar Rosso.
https://t.me/voenkorKotenok/37659
Telegramma
Vоенкор Котенок Z
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si parla della stesso evento?
[Le foto-video diramate sono del 2014 nel Mar Rosso, quindi sono due eventi distinti con più di 8 anni di distanza. Non ci sono ancora immagini ufficiali a quanto pare]
gli ucraini , che mettono in giro video di altre epoche spacciandoli per loro vittorie non potranno fare il giochino a lungo, mentre nel frattempo gli ucraini si divideranno secondo le linee di faglia etniche e linguistiche ma ci vorrà ancora qualche mese e, per i russi,gli avanzamenti potrebbero essere più rapidi se la Nato non interverrà direttamente con i baltici che sembrano coraggiosi e avanguardisti ,poi bisognerà vedere quanto sapranno resistere considerando che nelle loro popolazioni ci sono russi etnici che sono trattati da inferiori. Anche da qui ci saranno sorprese.I confini imposti dalla Pace americana dopo la caduta dell’URSS ,dovranno essere ridisegnati ma ci saranno vittime e moltissime.
Nuovo video di Stefano Orsi solo su Kaliningrad, gravissima provocazione!
https://youtu.be/OAmTaZeFRvc
Il finale del video è da brividi.
Dai cieli del nord europa sono scomparsi gli aerei civili… segno cje le rotte sono tutte occupate da aerei
militari…
Dunque la decisione lituana fu pianificata a tavolino, freddamente, da almeno 15 giorni.
Occidente va felice alla guerra, sicura di vincerla con facilità perchè la Russia crollerà subito internamente…
Occidente ricorda i tedeschi del 1914 che si mobilitarono cantando, con le città in tripudio, convinti che in 40 giorni sarebbero sfilati sotto l’Arc de Trionf a Parigi!
È finito un mondo e un’era, come in 4 anni di trincea venne spazzata via la Belle Epoque e il mondo post napoleonico del 1815, e la tradizione dinastica di Imperi che sembravano eterni e sicurissimi.
https://www.youtube.com/watch?v=3ZyGhauCXK4
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Putin: “Il dominio USA nel mondo è finito” – Giacomo Gabellini Stefano ORSI
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Il Cremlino avvisa la Lituania: “Revochi il blocco al transito delle merci o reagiremo”. Il nuovo capo di stato maggiore britannico Patrick Sanders ha diramato una lettera all’esercito: «Preparatevi a combattere contro la Russia… Siamo la generazione che deve preparare l’esercito a combattere ancora una volta in Europa». L’analisi dello storico discorso di Putin Venerdì 17 Giugno al summit di San Pietroburgo. Le conseguenze per la Francia in politica estera dopo la bruciante sconfitta di Macron alle legislative di domenica.
Alcuni dei tanti spunti contenuti nella puntata di oggi, ospiti GIACOMO GABELLINI ricercatore-analista economico e geopolitico e STEFANO ORSI analista geopolitico.
Conduce l’intervista CARLO SAVEGNAGO