Come promesso, mostriamo le foto della formazione dei cittadini ucraini mobilitati prima di essere inviati al “fronte”. Studiare i manuali, posare con le mitragliatrici e fare uno spuntino col necessario.
Un altro estratto da una conversazione notturna con il comandante di questi combattenti [in inglese]:
La risposta alla domanda “Come sei arrivato alla decisione di deporre le armi?” – è incredibile fino alla follia!
Il combattente ha continuato:
“…Nella foresta vicino alla stazione di Jampol, ho visto una fossa comune della Seconda Guerra Mondiale, anche se ora si può dire: della Grande Guerra Patriottica (non fa più paura che dopo queste parole arrivino ospiti della SBU [i servizi ucraini]); il cartello è molto logoro, ma si può vedere che la tomba viene custodita. Quindi, sul cartello c’è una scritta: “Nessuno è dimenticato”. E poi, nelle foreste vicino a Lyman, vicino a Krasnyj Lyman, capisco che tutto è dimenticato nel nostro paese…
Sapete, ora mi vergogno molto, mi vergogno di fronte al mio bisnonno, morto nelle battaglie per Krasnyj Lyman nell’inverno del ‘43. Sono passati 79 anni, e ora sono sdraiato in trincea vicino a Krasnyj Lyman e si scopre che sto difendendo i Nazisti, difendendo quelli contro i quali ha combattuto il mio bisnonno. Dalle battaglie nelle quali è stato versato il sangue di milioni di ucraini per cancellare queste creature dalla faccia della terra sono passati 79 anni e noi, i pronipoti di quegli ucraini, ora difendiamo i Nazisti. Sono rimasto lì per qualche giorno, e ho pensato a come siamo arrivati a questo punto, a come tutto è stato cancellato dalla nostra storia…
Guardo i miei ragazzi e non capisco come siamo stati ingannati in tutti questi anni. Come sono state cancellate dalla nostra memoria le gesta dei nostri nonni e bisnonni. Ricordo ancora che alle elementari si celebrava il 9 maggio, e poi gradualmente si è incominciato a chiamare la guerra Seconda Guerra Mondiale e a commemorare l’8 maggio. A scuola non davo importanza a questo, dicono gli insegnanti – significa che dovrebbe essere così. E poi hanno cominciato a tenere sfilate in memoria della “Centuria Celeste” e dedicate agli eroi dell’ATO [“Operazione Anti-Terrorismo” del regime di Kiev contro il Donbass]. Le hanno tenute e tenute, abbiamo capito molto? E ora capisco, capisco perché e da chi tutto questo è stato fatto…
In questi giorni ricordo ogni sera la mia bisnonna, voglio dirle un enorme grazie per aver conservato le foto del mio bisnonno e avermi parlato di lui. Poi le ha tenute mia nonna… E grazie a quelle persone che stanno custodendo la fossa comune a Jampol, guardando la quale mi è balenato qualcosa nel cuore e nella testa, spero che tutto sia andato a posto. Se ne avrò l’opportunità, verrò sicuramente lì, dirò grazie a quei soldati che sono sepolti lì per il fatto che, a quanto pare, continuano a combattere la disonestà fascista anche adesso…”
Il combattente si calmò e io pensai. Ecco perché nei paesi baltici e in Polonia i monumenti in onore degli eroi della Grande Guerra Patriottica, i liberatori d’Europa, sono come un osso in gola!
Fin quando saranno in piedi, vivrà il ricordo delle loro imprese, dell’eroismo e del sacrificio di sé nella lotta contro il Fascismo sulla terra.
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Articolo di Operational Summary pubblicato su Stalker Zone l‘1 giugno 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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La redazione di Saker Italia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
https://www.kp.ru/daily/27399/4596563/
Intervista lunga al corrispondente di guerra russo che parla della futura battaglia per Sloviansk come decisiva, ma anche dei difetti e delle insufficienze russe.
Sull’articolo, capisco che l’educazione alla antiStoria e all’odio antirusso sia la colpa principale di una generazione politica post sovietica che non durerà a lungo.
Come promesso ieri ho inviato una mail di solidarietà all’Ambasciatore di Russia a Roma.
Invito tutti a distinguersi dai comportamenti di una nostra classe dirigente irresponsabile.
Io non festeggio il 2 Giugno con chi ha espropriato una nobile Festa mutandola nella autocebrazione della classe aristocratica irresponsabile verso chiunque e intoccabile nel delirio di corsa alla Fame che ci colpirà…
per cosa, se non per servilismo al padrone amerikano?
Ho inviato anche io le mie personali scuse all’ ambasciata di russia e sono commosso che mi hanno risposto
–,commento commovente e se sarà esteso alla popolazione russa e ucraina con i media e i social il regime gialloblu andrà nel panico e sarà costretto a incrudelire la sorveglianza dei pensieri e manifestazioni del popolo che si sta svegliando e sottraendo agli oppiacei della propaganda governativa che è quella che ordina e gestisce il circo della persuasione psicologica euro-americana.
Ovest è come un mulo che spinge col muso contro un muro, sa solo spingere credendo di ottenere qualcosa… pompa di armi e soldi un clown pazxo indifferente alle sofferenze dei propri ma finalmente protagonista del più grande show planetario che un attore possa mai sperare…
Ma è un perdente…
ovest guadagna una montagna mensa di soldi (lobby delle armi)… ed è l’unico motivo per pompare finchè regge chi già è un morto… vedrete che anche il Papa sarà chiamato a salvarlo… ma lui come l’ovest è coinvolto nel lucro.
Russia sta per arrivare al Dnepr, inun mese ce la fa xkè si sta aprendo come una cozza il fronte orientale…
Farebbe malissimo a fermarsi lì.
Incenseranno la Russia, le diranno:ok sei stata brava, te lo riconosciamo!
Puoi accordarti xkè finalmente ti riconosciamo nostra pari…
In Ovest pensano:
perline colorate consuete per quei poveri cretini di Russi che Negri e Pellirosse in fondo sono, e che cascheranno nell’inganno…
Sarebbe la Fineee delka Russiaaa!
Vai avanti Russia, fino al confine polacco e ungherese e solo allora sarsi tu a concedere con un piccolo ritiro una piccola Ucraina Staterello cuscinetto!
le previsioni si fanno per opporsi all’inevitabile ,che dovrà comunque accadere,:il Destino non è nelle nostre mani ma possiamo aiutarlo a favorire le vicende umane che operano per un senso di Giustizia.
In questa faccenda l’ovest collettivo ,per millenni ,non ha mai potuto sfondare a Oriente perché i popoli d’oriente e quelli della Marca di confine hanno una psicologia umana che è sempre in difesa alle lusinghe e offerte dei pirati d’occidente.
Confidiamo che questo trentennio di pace apparente dell’Ovest con la Russia non abbia già fatto danni irreparabili con le sue perline luccicanti di falso benessere che implica una sudditanza a cui Putin ha deciso di sottrarre la Russia.
E il caro Ze si troverà a governare i rimasugli dell’Ucraina circondato dai pazzi rimasugli dell’Azov et similia che non gli perdoneranno la sconfitta! Regicidio in divenire?
https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/armi-all-ucraina-lanciarazzi-mars-ii-e-missili-iris-t-dalla-germania-che-sfida-putin-ecco-cosa-sono/ar-AAXZLfG
stanno però mandando armi di pericolosità superiore
a cosa si fermeranno, alle atomiche tattiche?
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poi c’è il problema del controllo dall’alto:
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https://www.voltairenet.org/article217106.html I satelliti di Elon Musk per la guerra in Ucraina, di Manlio Dinucci
I satelliti Starlink della SpaceX vengono già usati dall’esercito ucraino per guidare droni, proiettili di artiglieria e missili contro le postazioni russe. Lo conferma il generale Dickinson, capo del Comando spaziale USA, il quale ha dichiarato al Senato che “la Starlink di Elon Musk dimostra in Ucraina cosa possono fare le megacostellazioni di satelliti”. La SpaceX di Elon Musk fa parte del gruppo dei dieci maggiori operatori satellitari commerciali che collaborano col Comando spaziale USA nella base spaziale militare di Vandenberg in California.
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bisognerebbe ACCELERARE un po’ anche se non è facile: più interventi aerei? più intelligence? più uomini e blindati?
non saprei
L’ attore Tigran Keosayan: La nostra idea nazionale è “non vogliamo essere come voi”.
E basta questo per scatenare un conflitto mondiale.
La società aperta distrugge la persona permettendole di essere qualsiasi cosa.
Fa saltare ogni vincolo di decenza. “Tutto ciò che dà fastidio è male.” E cosa dà fastidio? La tradizione, il rapporto intergenerazionale, la chiesa.
Non si tratta di autocrazia, anche se forse l’ autocrazia è il sistema politico adatto a noi.
C’è uno zar, e deve essere così.
Ai miei occhi, la democrazia elettorale è completamente screditata.
La Germania è caduta da Kohl a Scholz, che si rivolge ai Tedeschi in inglese.
Da De Gaulle a Macron, da Churchill a Johnson.
No, grazie.
A me va bene Putin.
E mi andrà bene per tutto il tempo per cui starà lì.
E mi soddisfa la direzione che il Paese sta seguendo.
Mi ha restituito l’ orgoglio per il mio paese.
Ho cinque figli, e voglio che anche loro siano orgogliosi. https://t.me/dimsmirnov175/34016
…anche a me sta bene Putin! 🙂
molto interessante: battaglia laser satellitare
https://www.stalkerzone.org/laser-grinding-of-spacex-why-the-us-is-alarmed-by-the-abrupt-failure-of-military-satellites-over-ukraine/
Laser Grinding di SpaceX: perché gli Stati Uniti sono allarmati dal brusco fallimento dei satelliti militari sull’Ucraina
GeoMath,
ma in sintesi cosa dice l’art.? I russi hanno un dispositivo Terminator nello spazio che distrugge i satelliti occidentali che s’impicciano nel conflitto sulle pianure dell’Ucraina e Russia e sul mar Nero?
Si, ma l’articolo non è così chiaro; andando per gradi:
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1) avevo letto da qualche parte che per i primissimi giorni dell’invasione russa, attacchi informatici avevano ostacolato le rilevazioni satellitari USA riuscendo anche a danneggiare i router
2) l’articolo inizia con questa sintesi: I sistemi commerciali rimangono l’unico canale per ottenere dati per il Pentagono e l’UAF, ma potrebbero presto “uscire” [=essere disattivati?]
3) l’articolo invece afferma che si sia trattato di attacco col sistema laser da combattimento “Peresvet” e “Zadira”
4) all’inizio di marzo, Wired ha riferito che i satelliti americani stavano “incontrando difficoltà” nel lavorare quando sorvolavano le aree di confine di Russia e Ucraina. Secondo Wired
5) 28 febbraio, 4 giorni dopo l’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina, i satelliti di Google “sono caduti”
6) la trasmissione di dati dai satelliti WorldView-2 di Maxar Technologies ai veicoli spaziali ucraini è stata difficile… quindi i veicoli spaziali sono semplicemente appesi in orbita come spazzatura.
7) È per questo motivo che Elon Musk è stato urgentemente portato nell’arena. I satelliti per le comunicazioni Starlink, precedentemente testati nelle esercitazioni militari dell’esercito americano e del comando strategico, si sono rivelati il canale più conveniente per la trasmissione dei dati. Se non fosse stato per la rete di trasmissione dati che SpaceX ha schierato in orbita, l’UAF avrebbe perso tutta l’intelligenza, sia sua che di quella trasmessa loro dall’intelligence americana.
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in conclusione, a parte l’allusione iniziale, non si capisce se i satelliti di Elon Musk siano aggredibili e se saranno aggrediti
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https://www.stalkerzone.org/peresvet-why-in-reality-there-can-be-no-arms-race-with-russia/
https://www.stalkerzone.org/russias-peresvet-laser-system-took-up-experimental-combat-duty/
https://www.stalkerzone.org/laser-grinding-of-spacex-why-the-us-is-alarmed-by-the-abrupt-failure-of-military-satellites-over-ukraine/
https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/guerra-ucraina-ecco-quali-sono-le-perdite-militari-russe-e-ucraine-rapporto-4-a-1/ar-AAY1SM9
bugiardi matricolati: perdite russe 4 volte più di quelle ucraine (tra cui persi più aerei russi 30 che ucraini 25 ?!?)
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https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/la-guerra-in-ucraina-potrebbe-avere-i-mesi-contati/ss-AAY1xtu
che fa il paio con: Ucraina vincerà entro l’anno riprendendosi la Crimea e Putin sarà spodestato a Ferragosto.
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bah e poi bah
https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/mangiamo-i-cani-gli-sms-choc-del-soldato-russo/ar-AAXVjgb
e… i soldati russi mangiano i cani… e fanno razzie
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puhàh, ridicoli
Beh… titolo di oggi… Russi intrappolati a Severodonetsk…(?), boh…!
Sulle preziosissime notizie Telegram…
Se il giornalista canadese è sconvolto dalla quantità giornaliera di perdite ucraine… centinaia e centinaia, addirittura migliaia,
… allora, l’unico esito che The Hill da come possibile, vittoria ben diversa da quella che sperava Putin ma cmq Vittoria devastante per Occidente sconfitto, risulta essere una analisi errata.
La opzione vittoriosa prospettata è infatti una mera proiezione comoda e consolante del presente…
Invero, tutto dipende e cambia da:
1. Durata della guerra, che Russia decide autonomamente… a Natale non si è fermi a Lishiansk! E figuriamoci a Febbraio prox!
2. Tutte le guerre sembrano in bilico incerto per mesi co una parte sì in vantaggio ma non decisivo o eclatante…ma fino al punto di rottura che fa collassare il fronte…
Il punto di rottura è il cedimento del fronte orientale ucraino…
Severodonetsk, Lisischansk, Krematorsk..
A Sud Russi stabilmente già oggi oltre il Dnepr.
Quando il fronte collassa, inizia la rotta, dopo l’Operazione Bagration, i Sovietici avanzarono in 40 giorni di 600 km arrivando in Prussia Orientale e superando la Polonia…
Ma tutto dipende dai tempi… più sono lunghi, più a Occidente arriveranno i Russi.
È importante sul piano politico più ancora che militare!
Ho scritto già un post… arrivare a Leopoli, significa generosamente fare elemosina al devastato e in piena crisi Occidente, potendosi ritirare concedendo uno Staterello ucraino cuscinetto indipendente.
Se non si arrivasse a Leopoli, suicidandosi decidendo di terminare prima la guerra, sarebbe una vittoria politica occidentale…
vedete, ecco, aver resistito blocca i Tiranni!
Il concetto di vittoria infatti muta:
Per Russia è sconfitta totale e devastante di Occidente…
Per Occidente, è essere sopravvissuti alla furiosa pretesa russa ridimensionata a impotente potenziucola regionale.
Leggo però sulla stampa russa che tutti i dirigenti istituzionali dello Stato sono di questo ben consapevoli e ogni giorno ripetono: andremo avanti!
–,in effetti ,prima hanno preparato, per anni , l’opinione pubblica ad ogni perversione, suggerendo che sia tutto possibile, e finanche (rammento ancora) un presidente della Camera quando venne intronizzato dalla sinistra progressista , tale ex sindacalista Bertinotti che amava agghindarsi con golfini in cashmir, facendo finta di avversare l’élite, biascicava all’incirca :”non è più tempo per la lotta di classe ma lotteremo per i diritti, per tutti i diritti”.
Poi scoprimmo che il suo gruppo politico lavorava per i devianti sessuali(lbgtqi), come vediamo ora come allora.
Per sintetizzare; ogni menzogna divulgata, via media e social, è diventata un’opinione qualificata di qualche personaggio televisivo ,che diventa “la Verità ” a cui nessuno deve osare di opporsi ,pena la gogna pubblica e l’indicazione che parteggi per il Nemico e quindi sei un pericolo pubblico da eliminare.
Per finire, non riesco capacitarmi come i media pubblici e quelli che si attribuiscono ai Mediaset (in ragione di una defunta vicinanza psicologica con il presidente Putin del vecchio demente che non comprende che il suo tempo è passato e non conta nulla né in politica né in Mediaset ,)dicevo ,possano costruire notizie su fatti mai avvenuti ma che essi avrebbero accertato, insomma una vergogna pubblica che lavora ogni giorno per distruggere finanche quella farlocca che per anni hanno costruito.
corre sul web la sostituzione del gen. Dvornikov con il gen. uzbeko Zhidko (Геннадий Валериевич Жидко).
E’ giovane, pluriammirato per la rapidissima efficienza, mobilità e determinazione delle sue truppe in tutti i suoi comandi.
Altra notizia che compone il quadro è l’incontro a Mosca fra Kadirov e Shoigu… Kadirov riporta che sono state discusse le nuove disposizioni per nuove tattiche più efficienti e veloci di combattimento in relazione ai nuovi abiettivi dati da Shoigu per l’Operazione Speciale… aggiungiamo anche Medvedev che conferma la totalità degli obiettivi della Operazione come dati da Putin nel discorso.
A me sembra che, come ho scritto nel post precedente, Giugno sarà caratterizzato dal collasso del fronte orientale…. non si tratta di conquistare l’ennesima cittadina un pò più a Occidente di ieri… ma proprio si aprirà il fronte.
questa voce dl web della sostituzione del generale Dvornikov ha tutta la caratteristica di una tecnica propagandistica occidentale per influenzare i comportamenti di fedeltà dei suoi sottoposti .
Ve lo immaginate Putin che si confida con la talpa che esiste d sempre in ogni angolo del Mondo per far sapere al suo generale che non è contento del suo operato?
Chi se la beve ,questa notizia, è destinato ad applaudire gli sconfitti.
Gli uomini che hanno in mano le chiavi dello Stato ucraino ,più il tempo passa e più hanno l percezione che la fine possa essere vicina.Ora attendono i mirabolanti missili dell’Ovest ma sarà probabile che quando arrivino siano fatti saltare ancora prima di renderli operativi.La Russia non può permettersi di vedere quei missili partire ed arrivare a Mosca perché sarebbe costretta a rispondere ,e duramente ma potrebbe non essere Kiev ma la Polonia che sta facendo di tutto per allargare il conflitto a cui la Nato crede di essere pronta.
Noi ,intanto , confidiamo che questo mese sia decisivo e che i russi arrivino a prendere anche il Dnieper per tutta la sua lunghezza. I Nazisti sanno che non avranno un futuro,se perderanno,e si daranno da fare con attacchi alle infrastrutture più importanti russe ,contando su un improbabile defenestramento di Putin.
3/5/22
su telegram the saker: i video delle scene di finte azioni di guerra…il marchio di fabbrica dell’impero della menzogna…che pena.
bisognerebbe proporre a un giornalista indipendente di farci un documentario:
bucha, mariupol, i caschi bianchi in siria…i film dell’isis…e tantissimi altri episodi.
Quando penso alla situazione in Ucraina e al fatto che i gloriosi soldati ucraini stanno svendendo gli armamenti ricevuti dai soliti noti nel mercato nero ( https://www.maurizioblondet.it/interpol-scopre-armi-militari-e-pesanti-dallucraina-saranno-disponibili-sul-mercato-criminale/ ) la domanda è: quando in Italia o in Francia scoppia la guerra civile? Le azioni hanno conseguenze…
https://www.kp.ru/daily/27401.5/4597621/
Ex comandante delle forze aerotrasportate risponde con franchezza alle domande che qui ci siamo tutti posti cento volte su lentezza, perchè la ritirata da Kiev, come fanno ad arrivare integre tante armi da Occidente, colpo di Stato a Kiev…
Conclude che è preferibile la lentezza con poche vittime alla mobilitazione generale.
Alle h. 01,12 silla stampa russa nessun cenno alla sostituzione di Dvornikov.
‘Notte!
(Tratto oggi -4/6/22- dal sito di Colonel Cassad)
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(lo ritengo un interessante e utile excursus storico dell’esistenza dei servizi di sicurezza Russo -sovietico); e fa luce sulla nebbia prodotta in occidente dalla pubblicistica liberista.!
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Il discorso di routine del direttore dell’FSB alla stampa in occasione del 100° anniversario della Cheka ha portato a un divertente ribollire della quinta colonna nazionale.
Nel suo discorso Bortnikov ha toccato il tema della repressione e della responsabilità delle autorità.
Oggi gli ufficiali dell’FSB sono spesso chiamati Chekist. Non sei imbarazzato da simili paralleli con la Cheka, che è stata creata come una “spada punitiva della rivoluzione”?
Alexander Bortnikov: Non mi infastidiscono affatto. La parola “chekist” è stata a lungo una figura retorica. È profondamente radicato non solo nel nostro gergo professionale, ma in linea di principio è ampiamente utilizzato nell’ambiente giornalistico, nella società nel suo insieme. Ebbene, bisogna capire che le attività delle attuali agenzie di sicurezza non hanno nulla a che vedere con l'”emergenza” dei primi anni del potere sovietico. Lascia che ti ricordi che la Commissione straordinaria panrussa per la lotta alla controrivoluzione e al sabotaggio sotto il Consiglio dei commissari del popolo guidato da F. Dzerzhinsky è stata creata come organismo temporaneo con poteri speciali nelle condizioni di una situazione critica nel paese, il scoppio della guerra civile e intervento straniero, paralisi dell’economia, brigantaggio e terrorismo dilaganti, aumento del numero dei sabotaggi, rafforzamento del separatismo. Come capisci L’urgenza della situazione ha imposto la necessità di misure di emergenza. Alla Cheka sono stati affidati compiti di intelligence, controspionaggio, ricerca, indagine e processo con il diritto di applicare la pena di morte, in seguito – la protezione del confine di stato, la protezione delle strutture governative e delle prime persone dello stato.
I Chekisti hanno identificato e represso con successo le attività sovversive dei servizi di intelligence stranieri, organizzazioni terroristiche, bandite ed emigrati bianchi, e hanno anche partecipato a garantire la sicurezza alimentare.
Allo stesso tempo, è stata condotta una lotta contro un relitto della Guerra Civile – il “banditismo rosso” – l’arbitrarietà degli attivisti del partito di sinistra e delle forze dell’ordine, che, con il pretesto di “opportunità rivoluzionaria”, hanno compiuto azioni illegali rappresaglie, arresti e requisizioni. Nel 1923, nel 1923, le dure misure adottate erano riuscite a reprimere questo fenomeno criminale.
Il sistema unificato delle agenzie di sicurezza ha ampiamente contribuito a mantenere la controllabilità del paese in condizioni di guerra. Nel 1922, la Cheka, adempiuta la sua missione, fu trasformata nella Direzione politica statale sotto l’NKVD della RSFSR e nel 1923, in connessione con la creazione dell’URSS, nella Direzione politica degli Stati Uniti (OGPU) con i diritti del Commissariato popolare di tutta l’Unione. Prima di loro c’erano già altri compiti: garantire la sicurezza e lo sviluppo pacifico del giovane stato sovietico. Tuttavia, per decenni a venire, il nome degli agenti di sicurezza è stato saldamente radicato nei dipendenti degli organismi. In altre parole, la storia, l’esperienza e le tradizioni che si riflettono in questo nome non si limitano solo al periodo dell’esistenza della Cheka o, come hai detto, “la spada punitiva della rivoluzione”. È molto più ampio. E negare la parola “chekist”
Poi, negli anni ’20, le agenzie di sicurezza dello stato acquisirono la prima esperienza di controspionaggio e furono persino in grado di battere le spie occidentali esperte?
Alexander Bortnikov: Il lavoro si è svolto senza la necessaria formazione professionale, l’esperienza è stata acquisita da zero. Il primo successo significativo del controspionaggio sovietico fu la divulgazione nel settembre 1918 della “Cospirazione degli ambasciatori” dei paesi dell’Intesa sotto la guida del capo della missione diplomatica britannica R. Lockhart: i diplomatici cercarono di organizzare una ribellione armata a Mosca e sostenere lo sbarco degli interventisti britannici ad Arkhangelsk. Nel 1919, i Chekisti denunciarono la residenza britannica a Pietrogrado e Mosca, guidata da un ufficiale dell’MI6 noto come “l’uomo dai cento volti”, P. Dukes. Il significato di questa rete di spionaggio per Londra è stato evidenziato da questo fatto. Il governo britannico ha incluso la richiesta di risarcimento monetario per l’arresto e l’esecuzione di un certo numero di membri del “gruppo Duxe” nell ‘”ultimatum Curzon” del 1923,
A metà degli anni ’20, a seguito delle operazioni “Sindacato-2” e “Fiducia”, durate diversi anni, i Chekisti cessarono le attività sovversive di un ampio clandestino controrivoluzionario-terrorista, legato ai circoli di emigranti e speciali stranieri Servizi. Allo stesso tempo, la rete di intelligence britannica appena creata è stata aperta e distrutta.
D’accordo, questi sono stati risultati eccezionali per un giovane servizio speciale.
Ma ancora, per molti, i corpi della Cheka – OGPU – NKVD sono ancora associati principalmente alle repressioni degli anni ’30. Gli stessi chekisti non capivano in cosa erano coinvolti?
Alexander Bortnikov: Torniamo alla realtà di quegli anni. Il Trattato di Versailles era considerato dai paesi vincitori solo come una tregua temporanea. I piani per un attacco all’URSS erano stati sviluppati da loro sin dagli anni ’20. La minaccia di una guerra imminente richiedeva allo stato sovietico la concentrazione di tutte le risorse e il massimo sforzo delle forze, la rapida attuazione dell’industrializzazione e della collettivizzazione. Ma la società non si è ancora ripresa dalla guerra civile e dalla devastazione. La mobilitazione è stata molto dolorosa. I metodi duri dello stato hanno suscitato il rifiuto di una parte della società sovietica. Anche all’interno dell’OGPU sorse un conflitto tra il presidente G. Yagoda e il suo vice S. Messing, che nel 1931, insieme a un gruppo di persone che la pensavano allo stesso modo, si espressero contro gli arresti di massa. Iniziarono le “purghe” negli organi, che si intensificarono ancora di più dopo l’assassinio di S. Kirov nel dicembre 1934. Al minimo sospetto di “inaffidabilità”, i dipendenti qualificati venivano trasferiti in periferia, licenziati o arrestati. Al loro posto hanno preso il posto persone prive di esperienza nel lavoro operativo e investigativo, ma pronte per il bene di una carriera a eseguire qualsiasi istruzione. Ciò è in parte collegato agli “eccessi” nel lavoro dell’OGPU – NKVD sul campo. In totale, nel 1933-1939, 22.618 cechisti furono repressi, inclusi i primi agenti del controspionaggio sovietico A. Artuzov, K. Zvonarev e altri. Solo durante il periodo della cosiddetta Yezhovshchina, il personale del dipartimento di controspionaggio della Direzione principale della sicurezza dello Stato (GUGB) dell’NKVD è stato aggiornato tre volte. Nel marzo 1938 il GUGB fu completamente liquidato. Al loro posto hanno preso il posto persone prive di esperienza nel lavoro operativo e investigativo, ma pronte per il bene di una carriera a eseguire qualsiasi istruzione. Ciò è in parte collegato agli “eccessi” nel lavoro dell’OGPU – NKVD sul campo. In totale, nel 1933-1939, 22.618 cechisti furono repressi, inclusi i primi agenti del controspionaggio sovietico A. Artuzov, K. Zvonarev e altri. Solo durante il periodo della cosiddetta Yezhovshchina, il personale del dipartimento di controspionaggio della Direzione principale della sicurezza dello Stato (GUGB) dell’NKVD è stato aggiornato tre volte. Nel marzo 1938 il GUGB fu completamente liquidato. Al loro posto hanno preso il posto persone prive di esperienza nel lavoro operativo e investigativo, ma pronte per il bene di una carriera a eseguire qualsiasi istruzione. Ciò è in parte collegato agli “eccessi” nel lavoro dell’OGPU – NKVD sul campo. In totale, nel 1933-1939, 22.618 cechisti furono repressi, inclusi i primi agenti del controspionaggio sovietico A. Artuzov, K. Zvonarev e altri. Solo durante il periodo della cosiddetta Yezhovshchina, il personale del dipartimento di controspionaggio della Direzione principale della sicurezza dello Stato (GUGB) dell’NKVD è stato aggiornato tre volte. Nel marzo 1938 il GUGB fu completamente liquidato. Zvonarev e altri. Solo durante il periodo della cosiddetta Yezhovshchina, il personale del dipartimento di controspionaggio della Direzione principale della sicurezza dello Stato (GUGB) dell’NKVD è stato aggiornato tre volte. Nel marzo 1938 il GUGB fu completamente liquidato. Zvonarev e altri. Solo durante il periodo della cosiddetta Yezhovshchina, il personale del dipartimento di controspionaggio della Direzione principale della sicurezza dello Stato (GUGB) dell’NKVD è stato aggiornato tre volte. Nel marzo 1938 il GUGB fu completamente liquidato.
Naturalmente, tra i Chekisti, che, ripeto, erano la carne della carne della società che si era sviluppata in quel tempo, c’era una varietà di persone. Si tratta, purtroppo, di opportunisti che hanno aderito al principio “il fine giustifica i mezzi”, ma, allo stesso tempo, di coloro che sono stati spinti da motivi ideologici disinteressati. Questi ultimi, pur essendo essi stessi caduti sotto la repressione, per la maggior parte non persero la fiducia nel partito e personalmente in I. Stalin. Sotto L. Beria, alcuni di loro furono restituiti alle agenzie di sicurezza.
Quindi c’era una vera base di prove per queste “epurazioni”?
Alexander Bortnikov: Sebbene molte persone associno questo periodo alla fabbricazione di massa di accuse, i materiali d’archivio testimoniano la presenza di un lato oggettivo in una parte significativa dei procedimenti penali, compresi quelli che hanno costituito la base di noti processi aperti. I piani dei sostenitori di L. Trotsky di rimuovere o addirittura eliminare I. Stalin ei suoi associati alla guida del PCUS (b) non sono affatto un’invenzione, proprio come i collegamenti dei cospiratori con i servizi speciali stranieri. Inoltre, un gran numero di imputati in quei casi sono rappresentanti della nomenclatura del partito e della leadership delle forze dell’ordine, impantanati nella corruzione, commettendo arbitrarietà e linciaggio.
Comunque non voglio offendere nessuno. Gli specifici autori di atti criminali tra i Chekisti sono conosciuti per nome, la maggior parte di loro ha subito una meritata punizione dopo che Yezhov è stato rimosso e fucilato. Sono stati anche giudicati dalla storia: durante i periodi di riabilitazione di massa degli anni Cinquanta e della fine degli anni Ottanta, le sentenze nei loro casi sono state dichiarate definitive e non soggette a revisione. Le repressioni politiche di massa si conclusero dopo l’adozione della risoluzione del Comitato Centrale del Partito Comunista di Tutta l’Unione dei Bolscevichi e del Consiglio dei Commissari del Popolo dell’URSS “Sugli arresti, la supervisione e le indagini del pubblico ministero” del 17 novembre 1938. Nominato alla carica di commissario per gli affari interni del popolo, L. Beria ha restaurato il GUGB dell’NKVD e ha effettuato “epurazioni” del personale, espellendo i carrieristi delle precedenti chiamate. Sono aumentati i requisiti per la qualità del lavoro investigativo, il che ha contribuito a una riduzione multipla delle condanne alla pena capitale.
Fonti diverse danno numeri diversi di repressi. L’FSB dispone di dati accurati?
Alexander Bortnikov: Alla fine degli anni ’80, un certificato del Ministero degli affari interni dell’URSS datato 1954 fu declassificato sul numero di coloro che erano stati condannati per crimini di stato controrivoluzionari e altri particolarmente pericolosi, tra cui banditismo e spionaggio militare, nel 1921-1953. – 4.060.306 persone. Di questi, 642.980 furono condannati alla pena capitale, 765.180 all’esilio e all’esilio, come testimoniano i materiali d’archivio. Tutte le altre cifre sono discutibili.
https://www.rg.ru/2017/12/19/aleksandr-bortnikov-fsb-rossii-svobodna-ot-politicheskogo-vliianiia.html – zinc
Bortnikov ha detto qualcosa di nuovo e sensazionale? Affatto. Questa posizione non è nuova.
È sciocco dire che tutti sono stati condannati per il caso. È sciocco dire che tutti sono stati condannati senza colpa. La complessità del problema della repressione sta nel fatto che lì i colpevoli si mescolano agli innocenti in una proporzione sconosciuta. Quindi, da un lato, c’è l’attività degli organi di tutela dello Stato, e dall’altro, ci sono abusi e delitti. È inutile negare entrambi, poiché ci sono molti fatti su questo argomento. L’esistenza di cospirazioni per uccidere Stalin e rovesciare il regime sovietico non è stata a lungo un segreto e i crimini dei corpi dell’NKVD furono riconosciuti anche sotto Stalin, quando la leadership dell’NKVD responsabile degli eccessi fu repressa e molti detenuti innocenti furono rilasciati sotto il Beriev amnistia.
Dall’elogio delle repressioni, attraverso il silenzio su di esse, alla loro denigrazione. Questa è la strada intrapresa dalla coscienza pubblica. Ora che gli archivi del Gulag sono stati aperti, quando è possibile reperire i fascicoli personali dei repressi, quando è stata pubblicata una massa di documenti sulle repressioni, è già del tutto possibile farsi un’idea oggettiva delle repressioni come un processo complesso e ambiguo, in cui si parla sia di colpevoli che di innocenti. Questo è esattamente ciò che Bortnikov ha cercato di spiegare al giornalista, ripetendo di fatto le argomentazioni di quegli storici che, tornati a quelli “zero”, hanno rivelato bugie e frodi legate ai miti sui “milioni di giustiziati innocenti”.
Pertanto, quando il principale mito nero sugli organi viene effettivamente distrutto, non c’è nulla di sorprendente nel fatto che il capo dell’FSB non veda nulla di sbagliato nel seguire la sua successione dalla Cheka e chiamare “chekisti” i moderni ufficiali del KGB.
Seguì l’isteria del “Congresso dell’Intelligence”, che, con le dita intorpidite dei morti storici, cerca di aggrapparsi all’interpretazione nera della storia e delle repressioni sovietiche, che Bortnikov si è semplicemente proposto di valutare nella sua interezza, senza miti cliché. Non c’è idealizzazione del potere sovietico o pubblicità di Stalin, Bortnikov sembra piuttosto un pragmatico che si sbarazza casualmente dei miti storici, che ora sono usati, tra l’altro, per vere e proprie attività sovversive. Non lo perdonarono davvero per questo, avendo scarabocchiato una denuncia pubblica nelle tradizioni del 1937.
Chiediamo le dimissioni immediate del direttore dell’FSB della Russia, il generale dell’esercito A.V. Bortnikova
Chiediamo le dimissioni immediate del direttore dell’FSB della Russia, il generale dell’esercito A.V. Bortnikov, perché riteniamo che la sua posizione ideologica e politica pubblica sia incompatibile con la sua posizione.
Il capo di un’agenzia federale, in particolare di un’agenzia delle forze dell’ordine il cui compito è quello di proteggere l’ordine costituzionale, non ha il diritto di giustificare direttamente o indirettamente ciò che è riconosciuto nel nostro Paese come reati gravi e, inoltre, di rivedere atti normativi di altissimo livello livello.
Nella sua intervista con la Rossiyskaya Gazeta il 19 dicembre 2017, collegata al centenario della creazione dell’organismo di polizia politica bolscevica – la Ceka il 20 dicembre 1917, il generale dell’esercito Bortnikov fece una serie di dichiarazioni oltraggiose che screditano la legalità fondamenta del nostro Paese.
Ha effettivamente giustificato il genocidio con segni sociali (espropriati, sacerdoti, rappresentanti della nobiltà e dell’intellighenzia) e nazionali (popoli deportati) e altri crimini contro l’umanità, che hanno provocato il terrore di massa degli organi punitivi sovietici. Ha deliberatamente minimizzato più volte la portata del terrore degli anni ’20 e ’50, riducendolo agli eccessi del 1937-38.
Tutto ciò è avvenuto con la partecipazione diretta degli organi della Cheka-GPU-OGPU-NKVD-NKGB-MGB-KGB, il cui centenario è stato solennemente celebrato il 20 dicembre sotto forma di festa professionale.
Bortnikov “dimenticò” la partecipazione delle agenzie repressive nell’organizzazione della persecuzione politica, le cui vittime furono riabilitate dalle leggi dell’URSS e della Federazione Russa.
Bortnikov ha ignorato il fatto che da diverse leggi della Federazione Russa, inclusa la decisione della Corte costituzionale del 30 novembre 1992, le repressioni commesse da agenti di sicurezza di ogni grado sono state riconosciute dalla legge russa come crimini di massa e imperdonabili.
Con un decreto del 21 dicembre 1993, il primo presidente della Russia, Boris Eltsin, dichiarò l’impossibilità di una riforma democratica del dipartimento: “Il sistema degli organi della Cheka-OGPU-NKVD-NKGB-MGB-KGB-MB si è trasformato dichiararsi irreformabile. Il sistema di indagine politica è fuori servizio e può essere facilmente ricreato”.
La pubblicazione di Bortnikov indica che questa ri-creazione sta avvenendo.
E l’attuale presidente V.V. Putin all’apertura del memoriale “Wall of Sorrow” ha dichiarato:
“Le repressioni politiche sono diventate una tragedia per tutto il nostro popolo, per l’intera società, un duro colpo per il nostro popolo, le sue radici, la sua cultura, la sua autocoscienza. Ne stiamo ancora sentendo le conseguenze.
Il nostro dovere è prevenire l’oblio. La memoria stessa, la chiarezza e l’inequivocabilità della posizione, le valutazioni su questi eventi cupi servono come un potente avvertimento contro la loro ripetizione.
La pubblicazione di Bortnikov in realtà contraddice direttamente questa posizione.
Riteniamo che la conservazione della tradizione di celebrare il prossimo anniversario delle agenzie di sicurezza della Russia, a partire da qualsiasi data associata all’esistenza dei servizi speciali sovietici, sia un indebolimento dell’ordine costituzionale della Federazione Russa.
All’inizio degli anni ’90, lo stato russo ha compiuto passi decisivi per sradicare la sua natura totalitaria e ha adottato una costituzione essenzialmente democratica. Essa e la legislazione della Federazione Russa definiscono il quadro giuridico per i servizi speciali che proteggono la società dalla ripresa della repressione politica.
Riteniamo inaccettabile mantenere la festa dell’anniversario delle agenzie di sicurezza della Federazione Russa nella sua forma attuale.
Consideriamo impossibile per una persona giustificare repressioni politiche, ideologiche e sociali di massa per essere il Direttore dell’FSB e ne chiediamo il licenziamento immediato!
Lyudmila Alekseeva, attivista per i diritti umani;
Boris Altshuler, fisico dei diritti umani;
Grigory Amnuel, storico, giornalista, regista;
Mikhail Arkadiev, direttore d’orchestra, pianista, dottore in arti, artista onorato della Federazione Russa;
Liya Akhedzhakova, artista popolare russa;
Harry Bardin, direttore dell’animazione;
Vladimir Baron, dottore in scienze biologiche, ricercatore principale dell’IPEE che porta il suo nome AN Severtsov RAS;
Yuri Bogomolov, critico cinematografico, critico cinematografico;
Tatyana Bonner-Yankelevich, editore, traduttrice;
Georgy Borodyansky, giornalista;
Valery Borshchev, attivista per i diritti umani;
Anatoly Vershik, matematico;
Alina Vitukhnovskaya, scrittrice, politica;
Boris Vishnevsky, pubblicista, deputato dell’Assemblea legislativa di San Pietroburgo;
Elena Volkova, culturologa;
Svetlana Gannushkina, attivista per i diritti umani
Valentin Gefter, attivista per i diritti umani;
Irina Glushkova, dottore in storia, orientalista;
Tatyana Gnedovskaya, dottore in arti
Leonid Gozman, politico, pubblicista;
Lev Gudkov, sociologo;
Pavel Gutiontov, Segretario dell’Unione dei giornalisti della Russia;
Oleg Dorman, direttore della fotografia;
Andrey Zbarsky, editore;
Yevgeny Ikhlov, attivista per i diritti umani, pubblicista;
Andrei Makarevich, poeta, musicista;
Larisa Miller, poetessa;
Vladimir Mirzoev, regista;
Alexander Nezhny, scrittore;
Sergey Neklyudov, professore universitario;
Alexander Obolonsky, dottore in giurisprudenza, professore di politica e diritto;
Nikolai Podosokorsky, pubblicista;
Rimma Polyak, giornalista, cap. editore della newsletter CIVITAS;
Lev Ponomarev, attivista per i diritti umani;
Irina Prokhorova, editore, personaggio pubblico;
Boris Sokolov, storico, scrittore;
Nikita Sokolov, storico;
Natalia Sokolovskaya, scrittrice;
Lev Timofeev, scrittore;
Ludmila Ulitskaya, scrittrice;
Oleg Khlebnikov, poeta, pubblicista;
Igor Chubais, personaggio pubblico;
Victor Sheinis, professore, storico, politologo;
Lev Shlosberg, deputato dell’Assemblea regionale di Pskov (fazione Yabloko)
https://nowarcongress.com/petitions/1089/ – zinc
L’elenco è così meraviglioso nel suo contenuto che parla da sé. Infatti il censimento della quinta colonna.
Questa non è la prima iniziativa del genere da parte di questa banda per i diritti umani. Nel 2015, il “Congresso dell’intellighenzia” ha cercato di organizzare un processo contro lo stalinismo https://www.svoboda.org/a/27399917.html . Ancora l’anno scorso, il “Congresso dell’Intelligence” è uscito in difesa dei militanti, chiedendo l’immediata sospensione dell’assalto ad Aleppo http://colonelcassad.livejournal.com/3008562.html https:/ /colonelcassad.livejournal.com/3076685.html È abbastanza ovvio che questo gruppo di persone non sta certamente lavorando nell’interesse della Russia, cercando dal punto di vista di una minoranza marginale radicale di imporre le proprie opinioni settarie al paese.