Mentre l’Occidente continua a mantenere l’isteria sull’imminente “invasione russa dell’Ucraina”, le autorità ucraine stanno goffamente cercando di rassicurare i propri cittadini a non ritirare i loro soldi dalle banche, portando alcuni esperti a temere che la Banca Nazionale possa limitare i prelievi di contanti e fondi di risparmio per arginare la crisi.
Mentre l’esercito ucraino continua i suoi preparativi, accumulando truppe, armi e munizioni vicino alla prima linea nel Donbass, e diversi paesi occidentali hanno invitato i propri cittadini a lasciare l’Ucraina, le dichiarazioni delle autorità ucraine che invitano la popolazione a non farsi prendere dal panico sembrano dissonanti, ma si spiegano con la volontà di fermare l’emorragia economica innescata dall’isteria che circonda la futura “invasione russa” del paese [in inglese].
In effetti, anche se non è stata ancora svolta alcuna azione militare, la grivna è precipitata, gli investitori stanno fuggendo dal paese, facendo scendere il valore di mercato azionario delle principali società ucraine e gli stranieri stanno vendendo i loro beni immobili e Titoli di Stato in grivne prima di convertire il denaro in valuta estera, che si stanno affrettando ad inviare a conti esteri.
Mentre la recente dichiarazione del Primo Ministro ucraino Denys Shmygal, invitando le persone a non farsi prendere dal panico, ha menzionato l’economia, indicando che è lo stato dell’economia a giustificare tali richieste di calma, la dichiarazione di Volodymyr Zelenskyj che dice agli ucraini di non ritirare i loro soldi dalle banche è più preoccupante che rassicurante.
In un videomessaggio ai suoi concittadini, il presidente ucraino ha invitato alla calma, a non acquistare massicciamente dai negozi beni di prima necessità e a non ritirare i propri soldi dalle banche.
“L’unico motivo per andare nel panico ora è se, dopo otto anni di guerra, cediamo ancora al panico, prelevando denaro dal conto in banca e tutto dagli scaffali dei negozi, diffondendo false informazioni e storie spaventose ai nostri amici e a tutti quelli che conosciamo. Tutti i nostri cittadini, soprattutto gli anziani, hanno bisogno di capirlo. Dobbiamo respirare, calmarci e non correre a comprare grano saraceno e fiammiferi”, ha affermato il presidente ucraino.
Allo stesso tempo, la Banca Nazionale ucraina ha indicato che non imporrà alcuna restrizione al commercio di valuta estera [in ucraino], nonostante l’elevata domanda di valuta estera legata alla rivendita di oltre 6 miliardi di grivne di titoli di Stato da parte di investitori stranieri sin dall’inizio di gennaio. Questa forte domanda l’ha costretta a vendere 752 milioni di dollari sul mercato dei cambi, anche se l’Ucraina ha bisogno di questa valuta per pagare ciò che deve ai creditori internazionali. Chiaramente, il rischio di un crollo della grivna è reale.
Di conseguenza, diversi esperti stanno iniziando a preoccuparsi, e stanno considerando che la Banca Nazionale ucraina potrebbe ancora una volta limitare i prelievi di contanti e fondi di risparmio, come ha fatto nel 2008-2009 e nel 2014-2015.
L’economista ucraina Viktorija Rozanova [in ucraino], ad esempio, ha affermato che il presidente non ha convinto i suoi concittadini, anzi, e che le autorità ucraine si stanno preparando a dover adottare misure radicali, come vietare il ritiro anticipato dei fondi di risparmio e persino limitare i prelievi di contante.
“Le autorità del paese si stanno preparando a prendere decisioni difficili, che riguarderanno tutti noi. Ad esempio, agli ucraini potrebbe presto essere impedito di prelevare contanti e fondi di risparmio, come è successo nel 2014-2015. La Banca Nazionale ha persino convocato una riunione per discutere le misure per combattere il panico nei mercati finanziari. Il dollaro è alle stelle, raggiungendo le 28,5 grivne, e molte persone si stanno sbarazzando della grivna acquistando valuta statunitense. I non residenti prelevano denaro dai propri conti correnti e di risparmio, e lo portano fuori dal paese. Anche gli ucraini stanno ritirando i loro depositi dalle banche. La domanda di obbligazioni in grivne alle aste del Ministero delle Finanze è diminuita di 32 volte”, scrive la Rozanova.
Mentre per il momento la Banca Nazionale ucraina si è accontentata di aumentare il tasso di interesse chiave, affermando che ciò eviterebbe l’inflazione, l’economista elenca misure più radicali che sono all’esame delle autorità.
“Finora si è deciso di non introdurre ulteriori drastiche restrizioni, ma nel giro di una settimana la situazione potrebbe cambiare. Diverse opzioni sono allo studio contemporaneamente, compreso il divieto di ritiro anticipato dei fondi di risparmio. In caso di peggioramento della situazione, non è escluso che i prelievi di contante dagli sportelli automatici vengano limitati già dalla prossima settimana. Tutte queste misure sono proposte per non minare il sistema finanziario. Ci siamo già passati e molti dei nostri cittadini hanno subito questi divieti. Ecco perché è assolutamente comprensibile che molti ucraini non si fidino dello Stato e vogliano mettere rapidamente i propri risparmi sotto il materasso per non andare in bancarotta e finire a mani vuote”, ha concluso la Rozanova.
La consulente politica ucraina Tetjana Protorchenko ha espresso la stessa opinione [in ucraino], affermando che l’invito di Zelenskyj a non farsi prendere dal panico significa che l’economia del paese sta affondando in stile Titanic.
Per lei il video in cui “Il Presidente Volodymyr Zelenskyj ha esortato gli ucraini a non farsi prendere dal panico, a non prelevare denaro dai conti bancari e a non precipitarsi nei negozi a comprare grano saraceno e sale […] non solo non ha rassicurato nessuno, ma anzi, è diventata un’altra prova che il paese è in una grave crisi economica”.
Ricorda che durante le due più gravi crisi finanziarie ed economiche in Ucraina, nel 2008-2009 e nel 2014-2015, che hanno portato entrambe a un calo della grivna, la Banca Nazionale ha introdotto misure molto severe come il divieto di ritiro anticipato dei fondi di risparmio. Una decisione che è stata presa anche dal parlamento a livello legislativo la seconda volta, per salvare il sistema finanziario e prevenire il massiccio deflusso dei fondi di risparmio.
“Pertanto, è possibile che nel prossimo futuro la Banca Nazionale se ne esca con la stessa proposta delle crisi passate: il divieto di ritiro anticipato dei fondi di risparmio. Dopotutto, l’economia del paese ha già iniziato a reagire al rischio di una possibile guerra: la grivna ha lentamente iniziato a cadere, la domanda di titoli in grivne alle aste del Ministero delle Finanze è stata divisa per 32, gli ucraini sono andati in banca per ritirare i loro piccoli risparmi, e gli uomini d’affari stanno ritirando in massa i loro capitali dal paese. Pertanto, la frase “niente panico” in bocca a Zelenskyj è solo un motivo per iniziare almeno ad innervosirsi. Dopotutto, la nostra storia ha dimostrato più volte che gli appelli disperati alla calma dei funzionari governativi significano in realtà che il Paese è l’epicentro di una tempesta economica e finanziaria”, ha concluso la Protorchenko.
Il motivo per cui pochi esperti al momento ne scrivono in Ucraina è per non spaventare gli ucraini e rischiare di provocare una corsa agli sportelli che peggiorerebbe la situazione e accelererebbe l’attuazione di misure restrittive sui prelievi di fondi di risparmio, e persino di contanti. È ovvio che rimarranno in silenzio fino all’ultimo momento, quando sarà troppo tardi per reagire e prelevare fondi dalla banca.
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Articolo di Christelle Néant pubblicato su Donbass Insider il 27 gennaio 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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–,succederà anche in Italia e questa potrebbe essere la ragione che ha spinto il governo a prolungare lo Stato di Emergenza che non è dovuto a motivi sanitari ma a motivi economici che esploderanno da qui a marzo p.v.
Comprare grano saraceno, sale e fiammiferi in preda al panico, con la moneta che crolla e l’industria già da tempo quasi azzerata …
Che goduria!
Il vaso si sta svuotando (anche di capitali) e presto finirà in cocci, forse prima della guerra che gli ukrainofoni stanno preparando per ordine dello “stato profondo” usa.
Ecco che fine fanno gli “alleati” degli usa, ma gli potrà accadere anche di peggio, se continuerà così.
Speriamo in un’ulteriore e rapidissima caduta della situazione socio-economica ukraina, che provochi il crollo finale e sanguinose rivolte interne, prima che questi bastardi riescano a scatenare la guerra nei Balcani.
Cari saluti
Chi paventa che il blocco dei conti in banca dei poveracci non ha torto, potrebbe essere una delle ragioni per cui ci è stato imposto (dai poteri finanziari) il governo draghi …
Consiglio a tutti, fin da ora,di prelevare pazientemente, giorno dopo giorno, il contante in banca, lasciando sui conti il meno possibile …
Mi piace nel commento di joseph l’accostamento (nonc redo del tutto involontario) fra il governo draghista/ elitista e quello ukronazi ukrainofono, a kiev … Corretto! Infondo, il padrone è sempre lo stesso.
Cari saluti
La crisi finanziaria oggi in atto, anche se nascosta sotto la storia della pandemia, fa sembrare i problemi dell’Ucraina come la miccia ideale per scatenare il collasso. Anche l’Italia non è da meno come dice Eugenio Orso, ma non pensiamo di essere noi i soli. Dove la mettiamo la Deutche Bank con tutti i suoi derivati? Sul sito Iceberg Finanza era ed è definita “il buco nero con la banca intorno”! Stanno cercando in tutti i modi di evitare l’inevitabile ma la pressione non riescono più a controllarla vedi quello che è successo in Canada. Le linee di frattura si stanno lentamente manifestando e la storia che la Russia stia per invadere l’Ucraina fa sorridere. Basta che Putin rimanga in attesa facendo credere alla cosiddetta elitè quello che lei vuole credere e il gioco è fatto. Come la mettiamo con la grande industria tedesca? Senza il gas russo essa muore. Teniamo conto che qui in Italia Draghi ha palesemente violato non solo tutte le norme costituzionali e giuridiche ma anche lo stesso ordinamento per la gestione delle emergenze. Oggi avrebbe dovuto obbligatoriamente dichiarare la fine dell’emergenza ai sensi del decreto legislativo 224 del 2018. Non l’ha fatto. Cosa spera di ottenere? Qualcuno si ricorda cosa successe anni fà col movimento dei Forconi? Stavano per assaltare il Parlamento a Roma e furono i Grillini a risolvere il tutto. Ora è peggio. Non si può tirare la corda oltre un certo tanto.
Giusto. Indubbiamente. Però… nuove armi moderne in Ucraina, e nuove brigate britanniche sul baltico. Aderire alla NATO è solo inutile atto formale di fatto bypassato ogni giorno di più…
Russia messa all’amo ad aspettare accordi con blablabla sine die…
Durante il disgelo, quello è il momento perfetto per tagliare il nodo di Gordio!
Aerei e missili e artiglieria non si curano di 2 metri di fango, ma chi aerei e missili e artiglieria non li ha, è bloccato…