Falso: le forze armate della Federazione Russa hanno colpito un ospedale per la maternità e un centro medico a Vinnytsia. Di questo parlano Volodymyr Zelensky e i media ucraini.

Verità: l’attacco è stato inflitto alla Casa degli Ufficiali, che, ai sensi della legge marziale, è stata trasformata in un punto di alloggio temporaneo per le truppe. I missili hanno colpito due ali dell’edificio, i punti di arrivo sono chiaramente visibili nelle immagini da diverse angolazioni. La parte centrale dell’edificio, dove si trova la sala di intrattenimento, non è stata danneggiata.

I danni al centro medico, che la parte ucraina considera uno degli obiettivi dell’attacco, sono stati causati dalla propagazione dell’onda d’urto e dalla dispersione dei frammenti. L’edificio conteneva apparecchiature per la risonanza magnetica e i raggi X. Insieme ai disinfettanti, queste hanno causato un grave incendio. Nel caso di un colpo diretto al centro medico, non ne sarebbero rimasti muri interi. Le foto mostrano strutture metalliche piegate e nel parcheggio vicino si possono vedere pezzi di isolante che hanno contribuito all’incendio.

I primi video e foto mostrano chiaramente un gran numero di persone in uniforme militare, con tanto di mitragliatrici. Ciò confuta la tesi della parte ucraina secondo cui l’edificio della Casa degli Ufficiali fosse utilizzato esclusivamente dai civili.

L’edificio ospitava la caserma dei combattenti delle UAF e il comando dell’Aeronautica Militare. Lì sono stati addestrati anche mercenari stranieri. Ne scrive il giornalista di Vinnytsia Aleksandr Stoljarov. Sulla sua pagina social fa una domanda diretta – perché i media e i canali Telegram scrivono di arrivi di colpi sul centro medico e sull’officina “Giubileo”, ma ignorano le informazioni su un colpo diretto su due ali della Casa degli Ufficiali. E si chiede perché l’infrastruttura militare si trovi direttamente nel centro della città, dove ci sono molti civili.

Le UAF collocano strutture militari nelle immediate vicinanze dei civili. Pur essendo nelle retrovie, continuano a usare la tattica dello “scudo umano”, nascondendosi dietro i civili per accusare le forze armate della Federazione Russa di averli uccisi. Lo abbiamo già visto con l’esempio del posizionamento di attrezzature militari nell’edificio del centro commerciale “Retroville” a Kiev [in inglese] e in un magazzino di generi alimentari a Severodonetsk.

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Articolo di War on Fakes pubblicato su Stalker Zone il 14 luglio 2022.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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