Un documentario di Vladimir Soloviev sul Nuovo Ordine Mondiale, su ciò che sta accadendo, sul mondo che abbiamo ereditato, e che lasceremo ai nostri figli. I testimoni interpellati vanno da Julian Assange a Pervez Musharraf, da Emir Kusturica a Lord David Owen.
Nella quarta parte si illustra il passaggio in corso da un mondo unipolare a multipolare, con le tensioni e i conflitti che comporta il passaggio. Su questo V.V. Putin sottolinea col suo interlocutore l’importanza (tutta russa) della spiritualità, di far parte di uno Stato che “sta dalla parte giusta”, con però la necessità di non imporrei propri valori agli altri (come avvenne invece in epoca sovietica); e di come sbagliano i “partner americani” a voler mantenere il loro dominio solo umiliando la controparte, con la violenza: nessun partner, solo servi e nemici.
E poi il pericolo dello “Stato Islamico”, per la Russia, gli stessi Paesi musulmani, e per il Mondo. E interessante, ancor più dato il personaggio, il discorso sulla moralità di Shimon Perez.
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Sottotitoli in Italiano a cura di Mario per SakerItalia.it
In questa puntata emergono i tratti pragmatici di Vladimir Putin; non assume mai atteggiamenti sprezzanti o di sufficienza nei confronti dei suoi contraddittori/antagonisti. La sua lunga attività sulla scena politica russa e mondiale mi suggerisce che Putin non solo comprende ciò che deve fare o differire ma finanche cosa Non Deve Fare.
Il tempo dirà se egli operò per amore di Patria o per una moderata ambizione personale ; quello che mi appare certo è che a differenza di Giulio Cesare( un modello a cui molti s’ispirano) non solo non ha promosso guerre di conquista ma non ha fatto nulla per assicurarsi un presente ed un futuro dittatoriale.
Se la Nazione Russia sarà aggredita i suoi popoli di varie etnie e religioni saranno con lui e si salverà perché combatterà per difendersi e non per espandersi in danno di popoli “liberi” .
li, 19 gennaio 2016
Al giorno d’oggi il mondo intero deve proseguire sulla strada del miglioramento economico. Questo obiettivo va condiviso lealmente in primis dalle Nazioni più evolute, divulgando le nuove tecnologie ai Paesi più bisognosi. La ricerca di uno sviluppo equilibrato porterà benefici a tutti. Il graduale rinnovamento delle strutture per i Paesi già evoluti e lo sviluppo per quelli che ne sono rimasti privi. Qualcuno rinuncia un po (Occidente) a favore di chi non riesce a vivere. Spariranno come d’incanto i conflitti e le barbarie dei nostri giorni. Andare tutti d’accordo si può, anzi si deve volenti o nolenti. Senza accusare alcuno in particolare, chiudiamo le tipografie dei soldi facili western e diamone un pochi anche ad altri. Basta mandare a casa un po di militari in giro per il Mondo. Le risorse che si libereranno, saranno davvero enormi!