Stefano Orsi l’ho conosciuto da poco e sono veramente impressionato dalle sue capacità di analisi, altro che l’abbonamento a Limes e ai suoi radical chic dissociati dalla realtà !!!
Grazie di condividere le tue riflessioni
secondo il ministero delle verita ‘ la che la nave, l’incrociatore sia stato colpito da ben 2 ,dico due missili Neptun (gittata 120 -130 km .mentre la nave era a 210 km ) oltre a citare sempre la fonte autorevole ucraina (autorevole si fa per dire) ,questia ffermano che il comandate sia morto e che si siano salvati solo 58 marinai…agenzia adnakronos e altri nonposto le news perche’queste agenzie Cia mi fanno schifo a prescindere ,potreste verificare queste fake (se siano fake?)
a buon rendere
purtroppo ho anche visto adesso qui https://www.youtube.com/watch?v=qDSgA9uMoEk
che la nave Moskva non era a 210 Km ma a soli 110 Km da Odessa (circa 60 miglia)
comunque oltre la linea dell’orizzonte: “Per un osservatore su una collina o su una torre di 100 metri di altezza, l’orizzonte è ad una distanza di 35,7 km”; per scomparire alla vista la nave dovrebbero più che bastare 70 Km.
–
Pertanto è stato completamente ignorato il pericolo dei missili Neptune e gli ucraini hanno atteso sia che i russi in mare si sentissero ormai tranquilli, sia di provare a prendere il pesce più grosso.
Nel contempo, essendo la nave oltre la linea dell’orizzonte, un aiutino radar gli ucraini dovrebbero averlo avuto: basterebbe uno dei loro pochi aerei o elicotteri rimasti (a 3.000 metri di quota la linea dell’orizzonte è di 200 metri) o è necessario un aereo spia?
Neanche il mare era in tempesta.
Tristezza.
Grazie…. attendo sempre con impazienza i vostri aggiornamenti….. interessantissimo video… siete una boccata di aria fresca nell’informazione in un mondo dove la verità viene nascosta sotto il tappeto della propaganda…. grazie ancora, buona serata e buona Pasqua
Orsi riconosce che:
1. La guerra moderata é quella che finora ha scelto la Russia;
2. la mezza guerra non porta la vittoria;
3. In via preparatoria, attacchi aerei nei primi 2 giorni su centrali elettriche, depositi carburanti e raffinerie, nodi ferroviari, aeroporti, porti, centri di comando, i palazzi di presidenza, del governo, ministeri difesa e interni sarebbero stati la via classica, all’americana, di annientare e vincere; aggiungendo la scomparsa sotto le macerie di un qualche palazzo anche della dirigenza dello Stato…
4. Non é avvenuto…non certo per improfessionalità dello Stato Maggiore, ma per volontà politica di riguardo al popolo ucraino fratello;
5. Il comando unico delle operazioni sta finalmente portando ordine, razionalità e maggiore efficacia.
A questo punto deve avvenire che i giganteschi rifornimenti di armi occidentali siano colpiti un metro dentro il confine ucraino… Se non avvenisse, il pelo di spedizione russo attuale resisterebbe a un miliardo e mezzo di dollari in armamenti che precipitassero sul campo di battaglia?
La NATO ha partecipato al colpo contro l’incrociatore?
Possibile che non sia possibile una operazione parimenti “anonima e mascherata” contro gli aerei di guerra elettronica sul mar Nero, o contro i droni giganteschi che partono da Sigonella?
Manca la cattiveria nei Russi… Perché? Per ordini politici?
Ma non manca in Kadirov!
Gli Ammiragli, spero, che abbiano un moto di orgoglio…
Il problema non ė che sia messa in dubbio la vittoria finale…
Ma tempi lunghi disumanizzano di piú la guerra, per entrambi gli schieramenti.
Il problema del litio ė vitale. Nel mondo il litio é pochissimo, esclusiva di 3 paesi sudamericani e di Australia.
Senza litio tutta l’industria si ferma, una Nazione é bloccata.
Solo dal litio si puó ottenere il trizio, essenza della industria nucleare militare.
Il Sudamerica fornisce il mondo, e non vende piū a Russia.
Cina non ha litio. Non puó aiutare la Russia… (Come al solito).
Che fare?
La soluzione c’é… Il litio é sulla costa artica siberiana, prima conveniva importarlo… Il litio é nel Caucaso, poco, …ma il litio é a Donetsk (tanto e a soli 300 metri di profondità…
E a Zhaporiznia, sulla costa est del Dniepr che si vede in cartina sopra, la quantità totale soddisferebbe con abbondanza la insaziabile richiesta del sistema industriale russo.
Mosca sta combattendo per la vita, come nel Dicembre del ’41…
Se perdesse, perderebbe per sempre.
Combattere per il litio ingiustamente proibito dai padroni amerikani del mondo significa combattere per l’ossigeno…
Stefano Orsi l’ho conosciuto da poco e sono veramente impressionato dalle sue capacità di analisi, altro che l’abbonamento a Limes e ai suoi radical chic dissociati dalla realtà !!!
Grazie di condividere le tue riflessioni
secondo il ministero delle verita ‘ la che la nave, l’incrociatore sia stato colpito da ben 2 ,dico due missili Neptun (gittata 120 -130 km .mentre la nave era a 210 km ) oltre a citare sempre la fonte autorevole ucraina (autorevole si fa per dire) ,questia ffermano che il comandate sia morto e che si siano salvati solo 58 marinai…agenzia adnakronos e altri nonposto le news perche’queste agenzie Cia mi fanno schifo a prescindere ,potreste verificare queste fake (se siano fake?)
a buon rendere
no, i Neptun ucraini hanno gittata fino a 300 Km https://it.wikipedia.org/wiki/R-360_Neptun
purtroppo ho anche visto adesso qui https://www.youtube.com/watch?v=qDSgA9uMoEk
che la nave Moskva non era a 210 Km ma a soli 110 Km da Odessa (circa 60 miglia)
comunque oltre la linea dell’orizzonte: “Per un osservatore su una collina o su una torre di 100 metri di altezza, l’orizzonte è ad una distanza di 35,7 km”; per scomparire alla vista la nave dovrebbero più che bastare 70 Km.
–
Pertanto è stato completamente ignorato il pericolo dei missili Neptune e gli ucraini hanno atteso sia che i russi in mare si sentissero ormai tranquilli, sia di provare a prendere il pesce più grosso.
Nel contempo, essendo la nave oltre la linea dell’orizzonte, un aiutino radar gli ucraini dovrebbero averlo avuto: basterebbe uno dei loro pochi aerei o elicotteri rimasti (a 3.000 metri di quota la linea dell’orizzonte è di 200 metri) o è necessario un aereo spia?
Neanche il mare era in tempesta.
Tristezza.
Grazie…. attendo sempre con impazienza i vostri aggiornamenti….. interessantissimo video… siete una boccata di aria fresca nell’informazione in un mondo dove la verità viene nascosta sotto il tappeto della propaganda…. grazie ancora, buona serata e buona Pasqua
Orsi riconosce che:
1. La guerra moderata é quella che finora ha scelto la Russia;
2. la mezza guerra non porta la vittoria;
3. In via preparatoria, attacchi aerei nei primi 2 giorni su centrali elettriche, depositi carburanti e raffinerie, nodi ferroviari, aeroporti, porti, centri di comando, i palazzi di presidenza, del governo, ministeri difesa e interni sarebbero stati la via classica, all’americana, di annientare e vincere; aggiungendo la scomparsa sotto le macerie di un qualche palazzo anche della dirigenza dello Stato…
4. Non é avvenuto…non certo per improfessionalità dello Stato Maggiore, ma per volontà politica di riguardo al popolo ucraino fratello;
5. Il comando unico delle operazioni sta finalmente portando ordine, razionalità e maggiore efficacia.
A questo punto deve avvenire che i giganteschi rifornimenti di armi occidentali siano colpiti un metro dentro il confine ucraino… Se non avvenisse, il pelo di spedizione russo attuale resisterebbe a un miliardo e mezzo di dollari in armamenti che precipitassero sul campo di battaglia?
La NATO ha partecipato al colpo contro l’incrociatore?
Possibile che non sia possibile una operazione parimenti “anonima e mascherata” contro gli aerei di guerra elettronica sul mar Nero, o contro i droni giganteschi che partono da Sigonella?
Manca la cattiveria nei Russi… Perché? Per ordini politici?
Ma non manca in Kadirov!
Gli Ammiragli, spero, che abbiano un moto di orgoglio…
Il problema non ė che sia messa in dubbio la vittoria finale…
Ma tempi lunghi disumanizzano di piú la guerra, per entrambi gli schieramenti.
Il problema del litio ė vitale. Nel mondo il litio é pochissimo, esclusiva di 3 paesi sudamericani e di Australia.
Senza litio tutta l’industria si ferma, una Nazione é bloccata.
Solo dal litio si puó ottenere il trizio, essenza della industria nucleare militare.
Il Sudamerica fornisce il mondo, e non vende piū a Russia.
Cina non ha litio. Non puó aiutare la Russia… (Come al solito).
Che fare?
La soluzione c’é… Il litio é sulla costa artica siberiana, prima conveniva importarlo… Il litio é nel Caucaso, poco, …ma il litio é a Donetsk (tanto e a soli 300 metri di profondità…
E a Zhaporiznia, sulla costa est del Dniepr che si vede in cartina sopra, la quantità totale soddisferebbe con abbondanza la insaziabile richiesta del sistema industriale russo.
Mosca sta combattendo per la vita, come nel Dicembre del ’41…
Se perdesse, perderebbe per sempre.
Combattere per il litio ingiustamente proibito dai padroni amerikani del mondo significa combattere per l’ossigeno…