Grandissimi Sasha e Stefano. Mancavano gli aggiornamenti del Sitrep. Solo voi dite la verità. E per verità si intende proprio il significato letterale del termine. Non è che il vostro lavoro è apprezzato perché dite ciò che piace al vostro pubblico. Voi siete realmente oggettivi. Ancora grazie e buona serata.
(tratto dal sito francese di Meyssan)
È stato inaugurato un ponte autostradale sul fiume Amur lungo un chilometro, che collega le città di Blagovechtchensk (Russia) e Heihe (Cina). Il costo è stato sostenuto in parti uguali da entrambe le nazioni. La sua costruzione era iniziata nel 2016. Dovrebbero passarvi 630 camion e 164 bus al giorno.
Cina e Russia hanno modificato il progetto cinese delle nuove vie della seta per includervi il territorio russo e linee di comunicazione nord-sud.
Alle 22,00 il vs. TELEGRAM ha publicato con cartina che Buvobka a nord est di Zolote è stata conquistata. E in altra cartina altri villaggi ormai di nuovo a ridosso di Kharkov…
Si ha l’impressione di una progressiva accelerazione della perdita di tenuta ucraina… quando collasserà il fronte est sarà una valanga irrefrenabile…
Ritengo interessante ciò che ha detto Orsi in merito alla capacità futura dell’ukraina di resietere all’avanzata russa nel Donbass, prevedendone un decadimento nelle prossime settimane in termini di qualità e quantità, di armati e di armi.
Già da tempo notiamo la penuria ukraina in termini di carri principali da battaglia, di blindati e di artiglierie, malamente compensati dall’uso di veicoli civili per trasportare le truppe.
In poche parole, questa penuria per evidente già da alcune settimane e il livello di perdite sembra aumentare progressivamente.
Resisteranno ancora un mese o due, prima del tracollo finale su tutto il fronte dell’est e del Donbass?
Quanto dipenderà la tenuta dei nazi-ukrainofoni (banditi, per il simpatico Kadirov) dall’invio delle armi occidentali?
Servirà a ritardare ancora, il più posssibile, la fine del conflitto?
L’Italia, complici i collaborazionisti saldamente al governo e la falsa opposizione parlamentare, dovrà svenarsi fornendo obbligatoriamente armi ai nazi-ukrainofoni, nonstante l’appossimarsi di una crisi socioeconomica mostruosa?
La verità è che abbiamo molte domande, ma non ancora risposte …
A me viene in mente che ad esercito quasi esaurito arriveranno gli scarponi atlantici (polonia gb ecc) non piu’ solo armi…e lo stato di fatto sara’ congelato fino a quando qualche avvenimento non lo rimettera’ in moto.
Grandissimi Sasha e Stefano. Mancavano gli aggiornamenti del Sitrep. Solo voi dite la verità. E per verità si intende proprio il significato letterale del termine. Non è che il vostro lavoro è apprezzato perché dite ciò che piace al vostro pubblico. Voi siete realmente oggettivi. Ancora grazie e buona serata.
Grazie a te Massimo per il commento, alla prossima
(tratto dal sito francese di Meyssan)
È stato inaugurato un ponte autostradale sul fiume Amur lungo un chilometro, che collega le città di Blagovechtchensk (Russia) e Heihe (Cina). Il costo è stato sostenuto in parti uguali da entrambe le nazioni. La sua costruzione era iniziata nel 2016. Dovrebbero passarvi 630 camion e 164 bus al giorno.
Cina e Russia hanno modificato il progetto cinese delle nuove vie della seta per includervi il territorio russo e linee di comunicazione nord-sud.
Traduzione
Rachele Marmetti
Alle 22,00 il vs. TELEGRAM ha publicato con cartina che Buvobka a nord est di Zolote è stata conquistata. E in altra cartina altri villaggi ormai di nuovo a ridosso di Kharkov…
Si ha l’impressione di una progressiva accelerazione della perdita di tenuta ucraina… quando collasserà il fronte est sarà una valanga irrefrenabile…
Ritengo interessante ciò che ha detto Orsi in merito alla capacità futura dell’ukraina di resietere all’avanzata russa nel Donbass, prevedendone un decadimento nelle prossime settimane in termini di qualità e quantità, di armati e di armi.
Già da tempo notiamo la penuria ukraina in termini di carri principali da battaglia, di blindati e di artiglierie, malamente compensati dall’uso di veicoli civili per trasportare le truppe.
In poche parole, questa penuria per evidente già da alcune settimane e il livello di perdite sembra aumentare progressivamente.
Resisteranno ancora un mese o due, prima del tracollo finale su tutto il fronte dell’est e del Donbass?
Quanto dipenderà la tenuta dei nazi-ukrainofoni (banditi, per il simpatico Kadirov) dall’invio delle armi occidentali?
Servirà a ritardare ancora, il più posssibile, la fine del conflitto?
L’Italia, complici i collaborazionisti saldamente al governo e la falsa opposizione parlamentare, dovrà svenarsi fornendo obbligatoriamente armi ai nazi-ukrainofoni, nonstante l’appossimarsi di una crisi socioeconomica mostruosa?
La verità è che abbiamo molte domande, ma non ancora risposte …
Cari saluti
il video n° 118 non e’ visibile.
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A me viene in mente che ad esercito quasi esaurito arriveranno gli scarponi atlantici (polonia gb ecc) non piu’ solo armi…e lo stato di fatto sara’ congelato fino a quando qualche avvenimento non lo rimettera’ in moto.